26 giugno 2013

F35

"La Camera impegna il governo a non procedere a nessuna fase di acquisizione degli F35 senza che il parlamento si sia espresso nel merito ai sensi della legge 244 del 2012".
Questo è il testo della mozione che il Pd presenterà alla Camera durante la discussione in aula sull'acquisto degli aerei caccia.
In campagna elettorale avevamo detto che quegli aerei non servivano a nulla e che i soldi risparmiati sarebbero stati spesi in scuole, ospedali, servizi alle persone, piccole opere, ecc. Nei giorni scorsi alcuni dei nostri (Boccia su tutti, con uscite veramente notevoli) avevano invece rilanciato l'acquisto per vari motivi, alcuni molto fantasiosi tipo "danno lavoro", "servono per spegnere gli incendi", ecc, ecc.
Per ora è una mediazione accettabile. Speriamo che il testo vada in aula così com'è e, soprattutto, che venga approvato. 

24 giugno 2013

Il settennato 2.0

Mister B. si è preso sette anni. Per quel che mi riguarda, quelli che in Parlamento han sancito con il loro voto che Ruby era la nipote di Mubarak, dovrebbero anche loro farsi un giro in Procura.
Sul web è una festa infinita di pernacchie e sfottò, come se non esistessero gli altri due gradi di giudizio o come se mister B., in passato, non fosse già stato condannato per altri reati.
Adesso tutti gli occhi sono puntati sul Pd e sul suo comportamento nella giunta per l'elezioni del Senato. Perchè in quella giunta, in teoria, Pd-Sel e M5S hanno la maggioranza, e un loro voto unanime renderebbe ineleggibile mister B., ratificando anche politicamente quello che la sentenza dei giudici di Milano ha sancito ieri sera.
L'atteggiamento è quello del guanto di sfida. "Vediamo cosa fa il Pd adesso".
Va bene, vediamolo pure. Son curioso anche io.
Sono però anche curioso di capire cosa faranno i membri (e tutti i parlamentari) del Pdl. Perchè da ieri sera sono corresponsabili, non solo più politicamente ma anche penalmente, dei misfatti del loro capo. Ci sarà un risveglio delle coscienze? Riusciranno ad emanciparsi dal loro padre-padrone-pagatore, costruendo una nuova dignità al centrodestra italiano, oppure seguiranno tutti l'atteggiamento della Santanchè o di Brunetta?
Sono anche curioso di vedere cosa faranno i grillini. Perchè una volta votata l'ineleggibilità di mister B., è molto probabile che il secondo dopo vada a farsi benedire il governo. E allora che si fa? Ci si rende conto che il "sono tutti uguali" è una balla colossale e si prova a trovare una nuova maggioranza, oppure ripartirà il claim "tutti a casa"? Occhio però! Perchè sta volta tutti vuol dire tutti, anche i nuovi statisti Crimi, Lombardi, Nuti, Fico, ecc, ecc.
Prendersela con il Pd è lo sport nazionale, ed è anche abbastanza facile visto che ne combina una al giorno. Il difficile è scendere dal trespolo a tentare di realizzare le cose per cui si sono presi i voti. Tirarli fuori dalle tasche, i voti, e farli pesare.
Il resto son chiacchiere che non portano molto lontano.

20 giugno 2013

Rassegna Stampa - LaValsusa

Anche LaValsusa dedica qualche riga per l'incontro di stasera su Imu e tassazione.
Ormai ci siamo.
Vi aspetto.

19 giugno 2013

L'Imu, Grillo e i terremoti

Domani sera parleremo di Imu e di tasse. Lo faremo con Filippo Taddei e lo faremo qui.
Soprattutto lo faremo bene, perchè tra ieri e oggi si è parlato molto di Imu e molto male.
Sulla rete impazza l'ennesimo tormentone anti casta e anti tutto. Nel mirino, ovviamente, PD e PDL, rei di aver votato contro ad un emendamento presentato dai paladini del Movimento 5 Stelle, che volevano sospendere l'Imu su tutte le aree coinvolte dal terremoto emiliano dell'anno scorso.
Tutti a gridare allo scandalo, senza interrogarsi e senza informarsi. No perchè che il Pd ne combini una al giorno non è sta gran novità, ma che la combini così grossa è abbastanza complicato da credere, e dovrebbe invitare ad un supplemento d'informazione.
L'emendamento è stato bocciato. Vero.
Sapete perchè?
Perchè è già legge.
Ed è una legge che ha un anno, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 20 maggio 2012 e visionabile qui, precisamente all’art. 8 comma 3 del dl 74/2012, dove si dice chiaramente che il pagamento dell’Imu è sospeso fino alla fine del 2014 "per i fabbricati distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero in quanto inagibili totalmente o parzialmente".
Ora, a pensare bene viene in mente l'ennesima cialtronata degli amici di Grillo. A pensare male invece, mi vien da credere che sia stata un'operazione montata ad arte, da far girare sul web per aumentare ancora un po' il livello d'indignazione collettivo, magari per distrarre i fan da tutti i casini legati alle espulsioni.
Ieri ho partecipato ad un bell'incontro con Riccardo Luna, il primo direttore di Wired Italia. Luna ha tracciato un solco netto tra la "democrazia diretta 2.0" (la "i like democracy" la chiamo io) dove uno decide e gli altri credono di decidere semplicemente condividendo roba su Facebook o su Twitter, e la "democrazia aumentata", dove in tanti possono accedere a informazioni diverse, farsi un'opinione e a non lasciarsi prendere in braccio dal primo comico che passa.
Una bella differenza, mi sembra.         


18 giugno 2013

Rassegna Stampa - Luna Nuova

Oggi Luna Nuova parla dell'iniziativa di giovedì sull'Imu e sulle tasse.
L'appuntamento è sempre lo stesso.
Ore 21, in piazza Europa 2 a Novaretto, nel salone della scuola materna.

15 giugno 2013

Rassegna stampa - congresso Pd

Oggi l'assemblea regionale del PD eleggerà un nuovo segretario, passaggio necessario dopo le dimissioni di Gianfranco Morgando. Un segretario di garanzia, che dovrà organizzare il congresso e garantire trasparenza in tutti i passaggi che affronteremo in questi mesi e che, soprattutto, non si dovrà candidare al prossimo congresso.
Senza convocare i segretari di circolo o le assemblee provinciali per discutere di chi far succedere a Morgando, non so bene chi ha deciso che verrà eletto....Morgando. Un bel gattopardismo Benedetto dalle varie correnti.
Ecco. Votatevelo voi. Noi ci prepariamo per il congresso, come ha detto benissimo Daniele a Repubblica.
Un PD diverso, che eviti queste pagliacciate.

14 giugno 2013

La democrazia 2.0

Il dibattito su come la rete ha cambiando e sta cambiando la nostra società è vivissimo.
Secondo gli studiosi che si occupano di questo tema, internet può essere paragonato all'invenzione della stampa realizzata da Gutenberg oltre 500 anni fa.
Internet cambia le nostre abitudini, le nostre interazioni, il nostro modo di consumare ma soprattutto il nostro modo di formarci un'opinione.
A rendere "pop"questo argomento però non sono stati ricercatori o intellettuali, bensì Beppe Grillo.
Che a tutti questi cambiamenti ne ha aggiunto un altro, molto più concreto ma molto meno diffuso.
Il cambiamento (a crescere s'intende) del conto in banca. Del suo conto in banca.
Una tecnica di rimbalzo tra un sito e l'altro vecchia come il mondo ma che dà ancora i suoi frutti.
Mi verrebbe da urlare "Sveglia!!!1!" ma sarebbe fiato sprecato.



11 giugno 2013

Ma il vero problema è davvero l'IMU?

"Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva".
Recita così l'articolo 53 della Costituzione Italiana. Troppe volte però questo principio è stato disatteso, creando delle situazioni di ingiustizia che non sono tollerabili. In quest'ottica, la decisione del governo Letta di sospendere il pagamento della prima rata dell'Imu è discutibile. Perchè se è vero che si concedono alle famiglie alcune settimane di respiro (perchè poi la rata si paga eh...) è vero anche che in questo modo si fa un regalo innanzitutto a quelle persone che hanno di più e che le tasse possono permettersi di pagarle. Senza contare che il mancato introito dell'Imu ricade direttamente sui comuni, che si vedono così sottratte delle risorse importanti per il loro funzionamento. Invece di rincorre facili soluzioni, sarebbe ora di discutere di come ridurre le tasse sul lavoro, per dare ai lavoratori uno stipendio più "pesante", rendendo più "leggera" la cartella esattoriale delle aziende.
Per discutere di tutto questo, tenetevi liberi giovedi 20 giugno, dalle 21 in poi, presso il salone della scuola dell'infanzia di Novaretto.
Come circolo Pd di Condove e Prossima Italia Valsusa abbiamo invitato Filippo Taddei, professore ordinario di Macroeconomia presso la John Hopkins University di Bologna e il Real Collegio di Moncalieri, giovane economista, esperto di tassazione.
Parteciperanno all'iniziativa anche alcuni sindaci ed amministratori della valle, che ci racconteranno le difficoltà nel dover dare delle risposte ai cittadini in un momento in cui i piccoli comuni sono colpiti dal taglio delle risorse, spending review e patto di stabilità.
Una serata per capire dove vanno a finire i nostri soldi, ma soprattutto dove andarli a prendere per rimettere in moto l'economia del nostro Paese.
Tutte le informazioni sulla serata le potete trovare su questa pagina Facebook. Nel frattempo, vi consiglio questo articolo apparso su Lavoce.info che spiega alcune cose molto interessanti.
         

9 giugno 2013

Un appuntamento importante

Domani sera a Torino c'è il segretario del Pd.
Cioè, non quello di adesso, quello che ci sarà dopo il prossimo congresso.
Pippo Civati insomma.
Sarà alla Fabbrica delle E, in corso Trapani, insieme a Davide Mattiello.
Parleremo di noi, del Pd, del governo, del futuro dell'Italia e di tante altre cose.
In poche parole, una serata da non perdere.
Per tutte le info logistiche, cliccate qui.
Ci vediamo lì, vi aspetto.

8 giugno 2013

Una riflessione condovese

Ho letto con molto piacere le dichiarazioni di Pietro Milazzo su Luna Nuova, che chiede a tutti i consiglieri di minoranza (lui compreso) uno sforzo unitario in vista delle prossime elezioni.
Non è la prima volta che lo dice. E ha ragione.
Personalmente ho già detto quello che penso, e non mi sembra di essere così distante da Pietro.
Se cinque anni fa i problemi della maggioranza di allora hanno inciso pesantemente, questa volta le chiacchiere stanno a zero. Sono consapevole delle differenze che ci sono tra gli eletti dei tre gruppi consiliari, ma sono altrettanto consapevole delle tante affinità che uniscono la stragrande maggioranza degli elettori di quei tre gruppi. E visto che quel che facciamo non lo facciamo per noi, ma per i condovesi, sarebbe il caso di tenere in grande considerazione queste affinità.
Il "la prossima volta state tutti insieme" è un leitmotiv che ho sentito tantissime volte da quando sono in consiglio comunale, un po' perchè le divisioni fanno sempre star male, un po' (soprattutto direi) perchè questi cinque anni abbiamo assistito a situazioni al limite dell'incredibile. Spazi pubblici ceduti ai privati, incuria e abbandono del paese, scelte amministrative ed economiche (vedi l'addizionale Irpef o la scelta di aumentarsi le indennità) che cozzano con il momento che stiamo vivendo e con la storia della nostra comunità. Le assenze del Sindaco alle manifestazioni ufficiali poi, denotano un distacco dalla comunità e un gran menefreghismo che fan cader le braccia.
In un contesto come questo, l'unica cosa da fare è mettere da parte le ambizioni personali e avere ben chiaro in testa che l'obiettivo numero uno deve essere quello di togliere Condove dalle mani di questa Amministrazione.
Per quel che mi riguarda, ribadisco quello che ripeto da un po' di tempo.
Rimettere in movimento Condove non sarà facile. Mancano i soldi, molte realtà associative sono in difficoltà, le divisioni di questi anni hanno lasciato il segno. C'è il rischio che emergano ancora una volta i rancori e i rimpianti per quello che si "poteva fare" e non le energie e la voglia di pensare a quello che si "potrà fare". Che le ambizioni personali, e una certa dose di settarismo e di preconcetti, rendano difficile realizzare quell'unità che i condovesi si aspettano e ci chiedono. Con la consapevolezza però che non basterà inventarsi un'ammucchiata in grado (forse) di vincere le elezioni ma incapace poi di amministrare.
Per uscire da questa situazione, l'unica strada è quella dell'inclusione. Bisogna dar vita il prima possibile ad uno spazio aperto a tutti quelli che vogliono voltare pagina. Un laboratorio, un comitato, un'assemblea permanente, chiamatela come vi pare. Un posto dove si discuta non delle persone ma delle cose da fare. Dove vengano fuori idee, soluzioni, problemi, magari anche sogni. Un percorso che renda tutti partecipi e che riattivi un po' di energie che si sono perse per strada. Per amministrare una comunità bisogna innanzitutto essere in sintonia con essa, capirne le esigenze e i cambiamenti, cercando di interpretarli. Bisogna far vedere visivamente che non ci sono due destini differenti tra eletti ed elettori, ma solo ruoli diversi per un unico obiettivo: rendere Condove un posto migliore di quello che è oggi. In un contesto del genere, chi ha competenze, voglia, intelligenza, disponibilità, capacità di leadership, emergerà con nettezza e sarà chiaro a tutti su chi poter puntare.
Nessuna decisione a tavolino, nessun accordo tra gruppi, nessun diktat, ma un nuovo patto di cittadinanza.
Perchè saranno tempi duri eh. Con pochissimi soldi e poche opportunità. Non si potranno fare molti voli pindarici ma solo tirarsi su le maniche e remare decisi. Per questo serve l'aiuto di tutti.
Una seconda riflessione, magari pure sbagliata. Diciamo un'impressione.
Le dichiarazioni del vicesindaco sabato sera fanno il paio con quelle del 25 Aprile, e seguono quelle che il Sindaco ha pronunciato ad un incontro con gli istituti compresivi scolastici, dove pare abbia bollato come "superata" la gestione pubblica delle strutture scolastiche, avventurandosi in ipotetiche prospettive future in cui i locali scolastici devono "fare profitto".
Non credo nelle casualità e neanche negli scivoloni involontari. Credo invece che nella maggioranza ci sia in corso un gran lavoro per limitare i danni. Le assenze di alcuni consiglieri al consiglio comunale sono all'ordine del giorno, così come l'insoddisfazione di un pezzo di cittadini che li ha sostenuti. Credo si stia facendo largo l'idea che per risolvere questi problemi possa bastare proporre un nuovo candidato sindaco, magari più giovane ma già con esperienza.
Ripeto, é un'impressione. In ogni caso, lo scopriremo presto.

7 giugno 2013

Rassegna stampa - Luna Nuova

Alla fine pare non sia successo niente di particolare. Ci chiariremo, ne parleremo, ecc, ecc.L'Amministrazione sceglie il low profile istituzionale. Abbiamo un sindaco e un vicesindaco che sembrano Fonzie: non riescono a pronunciare la parola "scusa".


6 giugno 2013

Rassegna Stampa - parte seconda. Ancora sul 2 giugno

La vicenda sta assumendo una dimensione un po' più ampia di quella condovese.
Meno male. Che tutti sappiano.
p.s. Condove non ha 7.500 abitanti ma 4.700 circa.

4 giugno 2013

Rassegna stampa condovese

Oggi Luna Nuova pubblica il mio post su quello che é successo sabato. La cosa più significativa però, é la lettera del sindaco di Caprie, che non solo prende le distanze dalle parole del vicesindaco, ma dichiara che dopo sabato le relazioni istituzionali tra Condove e Caprie sono compromesse.
Com'era il claim? Insieme si può? Benissimo...

3 giugno 2013

L'omofobia é arrivata a Condove

Sabato sera, durante le manifestazioni organizzate a Condove per commemorare la festa della Repubblica, il vicesindaco ha preso parola per un breve discorso ufficiale. Così come aveva già fatto durante l’orazione ufficiale del 25 aprile, quando aveva detto che anche i partigiani hanno commesso dei crimini durante la guerra di Resistenza, anche in quest’occasione il vicesindaco ha voluto dare una sua personale interpretazione su un tema molto attuale come i riconoscimenti dei diritti per gli omosessuali, chiedendosi “come può una società progredire se si nega un principio naturale, come il fatto che il matrimonio si fonda sull'unione tra uomo e donna?”.
L’articolo 29 della Costituzione, fondamento della Repubblica che abbiamo festeggiato proprio ieri, cita testualmente: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”, non limitando espressamente l’istituto del matrimonio a persone di sesso diverso. Una disposizione neutra, scritta in anni lontani da quelli che viviamo e in un contesto sociale profondamente diverso. Una frase che tiene aperta la porta dell’inclusione e della piena cittadinanza per tutti gli italiani quale che sia il loro l’orientamento sessuale. Interpretare in senso diverso questo articolo della costituzione vuol dire attribuire un valore morale (e quindi oggettivo) alla parola “naturale”. Un’accezione moralistica della legge che è stata superata con la Rivoluzione francese.
C’è però un altro fattore, molto più importante, che riguarda la dignità calpestata, i diritti negati e una cittadinanza non compiuta. Sentimenti che accompagnano ogni giorno milioni di omosessuali italiani. Mentre nel resto del mondo, seppur tra difficoltà e resistenze, i diritti degli omosessuali vengono riconosciuti e ratificati dai Parlamenti (gli ultimi, in ordine cronologico, a istituire i matrimoni gay sono stati l’Uruguay e la Francia), qui in Italia ci sono rappresentanti delle istituzioni che lavorano per una società più chiusa, divisa, con cittadini di serie A e di serie B. Politici o, come in questo caso, amministratori locali che credono di “far progredire” la nostra società limitando il diritto alla felicità e all’autodeterminazione di milioni di persone che dovrebbero rappresentare. Un atteggiamento che in questi anni ha creato un clima da caccia alle streghe nei confronti degli omosessuali, che trovano spazio sui media nazionali solo dopo episodi di violenza o intimidazione nei loro confronti.
Come può uno Stato lasciare indietro un pezzo di sé, non preoccuparsi che una parte della società del presente e del futuro non riesce a sentirsi cittadino a tutti gli effetti? Come è possibile trattare questo argomento con tale superficialità e sufficienza, mettendo davanti a tutto la propria morale e le proprie convinzioni etiche, manco vivessimo ancora nell’Italia feudale dell’alto Medioevo? Come può la politica italiana continuare a far finta di niente, limitandosi a dichiarazioni di facciata? 
Le dichiarazioni del vicesindaco poi, stridono profondamente con la storia civica di Condove. Una comunità che ha dato tanto alla guerra di Resistenza e che é stata in prima linea in battaglie importanti come la lotta agli armamenti o il riconoscimento dell'obiezione di coscienza. Una comunità aperta al prossimo senza nessuna preclusione, convita che le diversità rappresentano sempre una risorsa importante e non un ostacolo.
Il mio vicesindaco si chiede come può una società progredire se riconosce i matrimoni gay. Io, che di questa società faccio parte, mi chiedo invece dove crediamo di andare se impediamo alle persone di amarsi.