29 gennaio 2014

Il mio costo della politica

Come gli anni scorsi, eccovi il cedolino con la mia retribuzione da consigliere comunale per l'anno 2013.
Come gli anni scorsi, devolverò il tutto ad un'associazione condovese.
La trasparenza prima di tutto.

23 gennaio 2014

Rassegna Stampa - legge elettorale

Oggi LaValsusa pubblica un pezzo sulla legge elettorale, raccogliendo un po' di spunti e riflessioni. Bruno Andolfatto ha chiesto anche a me un pensiero su questa proposta di legge, pubblicandone una parte per motivi di spazio. Vi metto qui sotto la mail che gli ho inviato ieri sera, dove sono stato un po' più sbrodolone.
Due cose, una di metodo e l'altra di merito.
Metodo: tutti d'accordo che la legge elettorale fa schifo e va cambiata? Sì. Ecco, le cose si cambiano, "cambiandole" e in Parlamento lo si fa con chi ci sta. Durante l'assemblea nazionale del 15-12 (io c'ero..) Renzi ha teso la mano a Grillo, dicendogli #beppefirmaqui, facciamo un patto per legge elettorale, costi della politica, riforme, ecc.
Risposte? Zero.
Allora ha incontrato il leader decaduto al Senato ma purtroppo non tra li italiani (basta guardare i sondaggi e basta vedere che ha preso 6 milioni di voti a febbraio) del terzo gruppo parlamentare più numeroso. Che doveva fare? L'alternativa è tenersi il porcellum, che oltre ad essere una pessima legge è pure incostituzionale.
Ha sbagliato in una cosa renzi: dire quel "profonda sintonia" che ha nascosto tutto il dibattito.
Ha però fatto una cosa furba: si è scelto nn l'interlocutore, ma l'avversario. Quello più debole. Polarizzando la comunicazione su loro due.   
Merito: la proposta di legge non mi convince al 100%. il premio di maggioranza mi sembra molto alto, il fatto che ci siano le coalizioni ma che se nessuno raggiunge il 35% al primo turno si va al ballottaggio esprimerebbe un Parlamento con tre sole forze politiche, lasciando fuori i rappresentanti di una fetta consistente di elettorato, la mancanza delle preferenze (che nn sono la panacea di tutti i mali. Fiorito è stato eletto con le preferenze, la quasi totalità dei consiglieri del cdx indagati in Regione anche...) in un momento così delicato per il nostro Paese rischia di allontanare ancora di più i cittadini dalla politica.
Detto questo, mi sento di sostenere il percorso che ha iniziato Renzi, che ci sta provando a dare una scossa al Pd e a questo Paese. Mi rendo però conto che la sua forza e la sua popolarità deriva anche dal nulla che c'è stato prima di lui.
Il percorso quindi sarà lungo, pieno di ostacoli (in commissione sarà un casino) ma se non lo si inizia mai resteremmo bloccati in questa situazione di stallo che è pericolosa per la nostra stessa democrazia.
La storia ci insegna che le democrazie vanno in crisi quando non decidono, cosa che in Italia sta capitando da troppo tempo.
Di populismi ne abbiamo già anche troppi, sarebbe il caso di andare oltre.  
 

 
 
 
 

21 gennaio 2014

Sulla legge elettorale

Volevo scrivere un post, per dirvi cosa penso e magari, scrivendo, capirlo meglio anche io.
Due amici, Dino Amenduni e Pippo Civati, mi han preceduto.
Il primo ha scritto questa bella riflessione, il secondo ha parlato ieri in direzione nazionale.
Alla fine la penso come loro.
Che è consolante per quel che riguarda la sintonia con persone intelligenti e con cui ho condiviso un percorso.
Un po' meno per quel che ci aspetta.

P.s. per i patiti di sondaggi, simulazioni, previsioni del futuro in genere, qui trovate un'interessante analisi di youtrend su come sarebbero andate e su come potrebbero andare le elezioni con questo sistema elettorale (che è ancora in là
da venire).
  
  

19 gennaio 2014

Profonda sintonia

Tutti noi siamo in "profonda sintonia" con qualcosa.
Raramente però, lo siamo al 100% su quello che è altro da noi.
Quindi, anche nel dibattito post incontro Renzi-Berlusconi, sarebbe il caso di evitare le battute e gli schermi e provare a capire cosa sta capitando. Perchè non è vero che è stato resuscitato mister B., e non è vero che torna di moda il claim PDL e PD meno L.
E' vero invece che sta capitando qualcosa di importante.
Capita che Renzi è in profonda sintonia con la base del PD (basta vedere i numeri delle primarie) e sta facendo quello che la base del suo partito gli ha chiesto. Sta provando a fare il PD.
Capita allora che per fare le cose se non si hanno i numeri, bisogna fare gli accordi, vedersi, fare proposte, confrontarsi.
E' anche capitato che Renzi, prima di incontrare Berlusconi (che, se non mi sbaglio, ahinoi è il leader del terzo partito rappresentato alla Camera), aveva fatto un bell'assist a Grillo (a proposito di condannati in via definitiva), chiedendogli #beppefirmaqui e cambiamo l'Italia. Era il 15 dicembre. Non è successo nulla.
Capita che se la legge elettorale è una priorita, è arrivato il momento di farne una nuova, se no non si capirebbero i 34 appelli al giorno, puntualmente seguiti dal vuoto pneumatico. 
Renzi si è messo a fare il segretario, velocizzando i tempi della politica in maniera pazzesca, mettendo spalle al muro compagni di partito che gli fanno la guerra e avversari.
Sta provando a fare le cose, a ribaltare un sistema politico che in vent'anni non ha fatto quasi nulla.   
Sta giocando pesante, Renzi, e lo scivolone linguistico di ieri (profonda sintonia...) dimostra che è anche un po' teso. E ti credo! 
L'unico che ha capito tutto questo? Il solito mister B.
A cui non frega nulla di andare al Nazzareno col cappello in mano, perchè sa che quello sta diventando il luogo dove si prendono le decisioni. Figurarsi se si preoccupa per così poco uno che voleva far cadere il governo e quando si è accorto che non aveva i numeri, in aula!, ha fatto retromarcia.
Tralascio poi il tema "governo". Semplicemente perchè dire di dover fare una nuova legge elettorale partendo da chi attualmente è al governo per me non è un argomento. Punto. 
Sono entusiasta che mister B. sia andato per due ore nella sede del PD? No, nessuno lo è.
Ma non sono stato entusiasta di vivere nell'Italia berlusconiana di questi ultimi vent'anni. E mi ha fatto letteralmente schifo che il mio partito abbia fatto due governi (non uno, due!) con Berlusconi e la sua banda, senza riuscire a portare a casa nulla, se non l'abolizione dell'IMU (che non era una proposta nostra).
Non so se porteremo a casa qualcosa. La proposta che sta venendo fuori non mi convince molto, ma finalmente il PD fa il PD. Gioca all'attacco, detta la linea, si sceglie gli avversari (cosa comunicativamente geniale...) e i temi da affrontare.
Grillo, che non è scemo, non ha ancora detto nulla.
Stefano Fassina dice che ieri si è vergognato.
Anche io mi sono vergognato. Tante volte. Sempre per la linea politica scelta dal PD governato da lui e quelli della sua area, di cui non ricordo un successo che sia uno.
Adesso ce n'è un altro, di PD.
Vediamo che succede.       

9 gennaio 2014

Legalize. E ripartiamo

Ragionamento perfetto di Filippo Facci, oggi su Libero, sul tema liberalizzazione della cannabis e delle droghe leggere.
La nota più dolente, che però credo sia la radice del problema, sta in questa frase: "C’è chi giura che a una legalizzazione ci arriveremo tutti, anche perché porterebbe soldi all’erario: ma è frustrante che l’Europa - figurarsi l’Italia - debba andare a rimorchio di esperimenti e cambiamenti che al solito vengono anticipati oltreoceano, diversamente da come accadeva in passato".
In pratica, il "vecchio Continente" non è mai stato così vecchio.
La nostra crisi, che non è solo più economica ma è culturale, sociale e civile, nasce probabilmente dal fatto che siamo diventati la parte più conservatrice del mondo.
Il benessere raggiunto negli ultimi 50 anni ci ha dato certezze e ricchezza, ma ci ha "seduti".
Non fosse che per recuperare un po' di quel benessere, sarebbe ora di rimetterci in marcia.

8 gennaio 2014

Una cosa dovete fare, anzi due.

In meno di una settimana il Governo ha:
1) perso il permalosissimo viceministo all'economia, la cui scelta poco centra col ruolo che ricopriva ma è da ricondursi a una roba tutta interna al Pd. Da notare che le dimissioni del viceministro sono la cosa che più ricorderemo di lui e del suo operato (a parte la foto con Brunetta).
2) confermato la cosiddetta "mini-Imu", da pagare entro il 24 gennaio, che non ci doveva essere, poi sarebbe stata annacquata con la nuova tassa sui servizi (di cui non si sa nulla) e che invece alla fine si deve pagare, e anche di fretta.
3) detto che gli insegnati avrebbero dovuto "rimborsare" lo Stato dei 150 euro percepiti l'anno scorso come scatti d'anzianità, rimangiandosi giustamente tutto poco più di un'ora fa.
Nel frattempo, pezzi di Parlamento discutono dell'abolizione della Fini-Giovanardi (?), spingendosi a chiedere la legalizzazione della cannabis.
Una cosa che sarebbe rivoluzionaria, e che proprio per questo, nelle condizioni date e con i protagonisti dell'attuale scenario politico, non si farà ma che soprattutto non si capisce bene da dove nasca.
Insomma, un gran casino.
Letta avrebbe dovuto fare poche cose ma subito, come Monti.
Non ne sta facendo manco una e non se ne vede la fine.
Una cosa deve fare, il Governo. Anzi due.
Una nuova legge elettorale e poi andare a casa.  
          

4 gennaio 2014

Rassegna stampa - Una serata per un amico

Leggo solo oggi il pezzo su LaValsusa che racconta la bella serata del 21 a Bussoleno. 
Ve lo posto.