28 novembre 2013

Sono in lista per Civati. #sapevatelo


Le primarie dell'8 dicembre non decideranno solo chi sarà il prossimo segretario del Pd.
Verranno eletti anche i membri dell'assemblea nazionale, il luogo di dibattito, rappresentanza e scelta politica più importante del Pd.
Ad ogni candidato sarà collegata una lista di nomi, per cui votando, che ne so, PIPPO CIVATI, voterete contemporaneamente per i candidati scelti a suo sostegno.
La provincia di Torino è stata suddivisa in sette collegi elettorali (quelli del Senato, legge Mattarellum): Ivrea, Settimo/Caselle, Pinerolo/Susa, Rivoli/Collegno/Grugliasco, Nichelino/Moncalieri, Torino 1 (circoscrizioni 1,2,3,8,9,10) e Torino 2 (4,5,6,7), per cui chi voterà alle primarie a Torino sceglierà, oltre a Civati, delle persone diverse rispetto a chi voterà a Susa o a Rivoli o a Moncalieri.
In pratica, nel collegio di Pinerolo/Susa, chi voterà Pippo Civati voterà anche me, che sono il capolista della lista a suo sostegno.
Al mio fianco, Agnese Boni di Pinerolo, Luigi Giordano di La Cassa e Roberta Falzoni, sempre di Pinerolo. 
Un segnale di attenzione da parte di Pippo verso la Valsusa e verso il lavoro fatto in questi anni.
Quindi, votando Civati votate un po' anche me.
La cosa fa un po' sorridere, mi onora parecchio ma soprattutto spero serva almeno un po' a coinvolgere più gente possibile intorno alle idee e alle proposte portate avanti da Pippo.
Capito? 
Adesso l'8 sapete cosa fare.
    

26 novembre 2013

Gli endorsement che ci piacciono

Questa campagna per le primarie dell'8 dicembre sembra i 3.000 siepi.
Ogni giorno una scadenza, un documento da leggere, persone da contattare, eventi da organizzare, materiale da distribuire ecc, ecc.
La scadenza di questa (prima parte di...) settimana è fissata per giovedì alle 12. Entro quell'ora devono essere presentate le liste dei candidati all'assemblea nazionale, collegate ai singoli candidati nazionali, corredate da 50 firme per ogni lista.
In pratica, l'8 dicembre non si voterà solo per Renzi, Cuperlo o PIPPO CIVATI :) ma anche per delle piccole liste di persone che andranno a comporre l'organismo assembleare più importante del Pd.
La nostra raccolta procede alla grande. Stiamo ricevendo adesioni da tutti i territori della provincia e probabilmente riusciremo a chiudere questa partita già stasera.
Mettendo a posto i moduli, mi è cascato l'occhio su una firma in particolare, che mi ha fatto molto piacere vedere.
Quella di Elvio Fassone. Ex senatore, giurista, pensatore raffinato ed elegante.
Una di quelle persone da non rottamare insomma, ma da tenersi ben strette.
Vota Civati e lo fa convintamente.
Ci piacciono parecchio questi endorsement.
          

19 novembre 2013

Gli inceneritori si spengono, spegnendoli

Avete presente il sindaco di Parma, Pizzarotti? Quello del Movimento 5 Stelle, che aveva promesso fuoco e fiamme contro l'inceneritore che si stava costruendo nella sua città, giurando e spergiurando che "con noi a capo della città, l'inceneritore non aprirà mai".
Bene. Sappiamo come è andata finire.
A pochi chilometri da Parma c'è un'altra città che si chiama Reggio Emilia e che, a livello provinciale, ha un assessore che si chiama Mirko Tutino, un ragazzo del'83 che si occupa di ambiente e di tutela del paesaggio.
Mirko non ha fatto tanto casino.
Si è semplicemente messo a lavorare e l'inceneritore di Reggio Emilia è riuscito a spegnerlo.
Come ha fatto? Ce lo spiegherà "di perso
na personalmente", giovedì sera alle 20.30, in piazza Vittorio 1 a Nichelino.
Io fossi in voi un salto lo farei.

18 novembre 2013

Civati l'8 dicembre ci sarà


Ieri sera si sono concluse le convenzioni di circolo del Pd, un momento di dibattito riservato agli iscritti che hanno votato i candidati alla segreteria nazionale.
Sulla base di queste votazioni, dei quattro candidati attualmente in corsa uno dovrà cedere il passo. Uno, che da ieri sera si chiama Gianni Pittella.
In tutta Italia infatti il grosso degli iscritti democratici si è diviso tra Matteo Renzi (45,7%) e Gianni Cuperlo (38%). Pippo Civati ha preso l'11% dei voti mentre Pittella si è fermato al 5%.
In provincia di Torino il voto è stato simile a quello nazionale, con Renzi che chiude al 47%, Cuperlo al 41% e Civati a poco più del 9%.
Come mozione Civati abbiamo recuperato molti consensi in provincia, mentre a Torino città e nella prima cintura non siamo riusciti ad andare oltre al 5%. I circoli più grandi sono anche quelli più "fidelizzati" dai leader del partito e quindi più difficili da smuovere.
Il dato vero però è un altro.
Negli ultimi due mesi mi sono occupato di organizzare la mozione sul territorio provinciale.
Uno sbattimento senza fine. Siamo partiti che non eravamo neanche dieci e oggi possiamo contare su una rete attiva di una sessantina di persone che in questi giorni hanno promosso la mozione nei circoli, venduto il CiWino, distribuito volantini, ecc. Partendo da zero, e senza rimbalzi mediatici, abbiamo recuperato 502 voti tra gli iscritti, che pochi non sono.
Ci siamo conosciuti, abbiamo imparato a lavorare insieme e anche a divertirci.
Ora abbiamo tre settimane per fare quello che ci piace di più.
Parlare con la gente, convincerla a dar fiducia a Pippo Civati e alla sua idea di centrosinistra.  
Dimostrargli che le cose cambiano in un modo solo.
Cambiandole              

13 novembre 2013

Lavoro e lavoratori


Solitamente non seguo molto le vicende del sindacato.
E' un mondo che non mi appartiene, che conosco poco e che, a mio avviso, in questi anni di crisi e di grandi trasformazioni, si è adoperato soprattutto per difendere i diritti di chi i diritti li ha, invece di provare a portare questi stessi diritti ai tanti, tantissimi lavoratori (quasi tutti della mia generazione) che sono in balia delle regole del mercato, senza tutele, senza rappresentanza, addirittura senza la coscienza di far parte di una stessa classe sociale.   
Queste cose le ho anche dette in varie occasioni e in vari incontri, facendo storcere il naso ai più anziani e, mediamente, riscuotendo poco consenso. Qualsiasi critica nei confronti del sindacato viene letta come un attacco ai lavoratori (come se io non lo fossi, per dire...) e a una storia gloriosa.  
Per questo mi fanno molto piacere le parole di Maurizio Landini, con cui raramente mi trovo d'accordo ma che questa volta centra il punto.
Se vogliamo uscire dalla crisi bisogna tornare a lavorare tutti. Per fare questo ognuno deve fare la sua parte, soprattutto il sindacato che in questi anni non ha fatto quasi nulla. Serve una ritrovata cultura del lavoro ma soprattutto un nuovo modo di concepire il lavoro e la produzione.
Perchè mentre noi stiamo, a mio avviso giustamente, cercando di salvare il salvabile di un sistema industriale italiano abbandondato a sè stesso, non possiamo non guardare a cosa capita nel mondo (segnalo questo bel pezzo su IlPost) dove sta cambiando il modo di produrre.
C'è poi tutta una parte legislativa sulla quale io e Landini non credo saremo d'accordo (vedi contratto unico), però ripartiamo dai fondamentali. Sarebbe già un bel passo in avanti. 
  
       

8 novembre 2013

E' ora di bere un buon CiWino

Vi risparmio anche l'imbarazzo della scelta.
Perchè se le cose cambiano, cambiandole, il vino lo si beve, bevendolo.
Ma soprattutto acquistandolo.
Il CiWino è un ottimo barbera da pasto, imbottigliato da un produttore locale di Castigliole ed etichettato da noi di Piemonte per Civati.
E' un vino che fa bene non solo perchè è buono e tiene allegri, ma perchè acquistandolo si finanzia la campagna congressuale per la segreteria del Pd di Giuseppe Civati.
Non avendo nessun grande finanziatore alle spalle, ci siamo inventati questo modo trasparente e divertente per raccogliere i fondi necessari per la stampa di volantini e pieghevoli, per coprire le spese di affitto dei locali dove abbiamo fatto (e faremo) iniziative pubbliche e per tutte le spese che in una campagna elettorale devonoe ssere affronatate.
Il CiWino fa 12 gradi, è garantito "101 free" (nel senso che i famosi 101 non lo possono bere) ed è in vendita a 7 euro a bottiglia.
Per info, richieste e prenotazioni scrivetemi in privato (jacopo.suppo@libero.it oppure sul mio profilo Facebook) o mandate una mail a piemonte@civati.it oppure cercateci sulla pagina Facebook Piemonte per Civati.   
Vi dico solo che in due giorni ne abbiamo venute 132.
Fossi in voi mi affretterei.

4 novembre 2013

Il congresso provinciale del Pd

Questo week end si è concluso il congresso provinciale del Pd. Tra oggi e mercoledì ci saranno ancora alcuni congressi di circolo, che attribuirenno una trentina di delegati sui 250 totali.
In pratica però, il 90% del lavoro è fatto.
Ha vinto Fabrizio Morri, candidato neo renziano (dico neo perchè si è scoperto rottamatore alla soglia dei 60, un mesetto fa, come il suo sponsor Fassino), come ampiamente pronosticato alla vigilia. Lo stesso Morri che alle parlamentarie di un anno fa aveva preso la bellezza di 467 voti (arrivando ultimo) e che ora invece sfonda quota 3.800 voti, rischiando seriamente di chiudere sopra i 4.000.
Che peccato per lui! Se avesse preso gli stessi voti un anno fa, ora sarebbe a Roma, anche se forse un terzo mandato parlamentare sarebbe stato un impegno troppo gravoso.
Dico tutto questo non per fare il polemico (un po' sì però...) ma per introdurre qualche elemento di chiarezza in un dibattito sclerotizzato e che in questi ultimi giorni si è fossilizzato sulla vicenda vergognosa, ma ahimè non nuova, delle tessere last minute.
Il dato politico vero è che il Pd torinese avrà un segretario commissariato da Fassino. Magari anche una brava persona, capace e preparata, ma che si troverà a fare il notaio di decisioni prese altrove. Decisioni che riguardano il futuro del nostro territorio. Robette tipo inceneritore, metropolitana, servizi ai cittadini, ecc, ecc. Torino città aumenterà il suo peso e il Pd non sarà quel  luogo in grado di fare elaborazione indipendente dalle dinamiche amministrative del capoluogo.
I sostenitori di Morri hanno sposato questo progetto. Alcuni convintamente (ed è legittimo), altri un po' più inconsciamente (e non volerlo riconoscere è sciocco), altri inconsapevolmente (penso ai nuovi iscritti pescati per strada).
Io ho fatto una strada diversa. Ho rotto le scatole (insieme ad altri eh, non sono Superman) a Matteo Franceschini Beghini perchè fosse lui il candidato di un Pd diverso, deluso, che ha un'altra idea della politica. Siamo partiti in una decina di persone, senza sponsor, senza soldi, senza padri/padrini/datori di lavoro. Ecco, abbiamo preso poco meno di 800 voti e 25 delegati in assemblea (più del 10%. Più del segretario uscente, per dire). Gente libera, contattata e coinvolta una per una, girando la provincia come matti.
Come avevamo promesso, questo congresso per noi vuole essere solo l'inizio di un nuovo percorso. Sarà complicato e molto lungo, ma credo anche che non ci siano tante altre alternative per chi crede che la politica sia un fatto collettio, non solo un perenne accordo tra gruppi di potere.
Ora per noi inizia un viaggio nuovo, quello vero direi.