29 aprile 2013

#pallacorda e #occupypd. Domani, in via Masserano

Ci siamo lasciati domenica scorsa condividendo tre punti che riteniamo essenziali per il futuro del Pd: no al governissimo, reset della classe dirigente, congresso subito. Quello che è successo in questi giorni, dalla formazione del governo Letta fino ai drammatici eventi di cronaca di ieri, non hanno fatto altro che aumentare lo smarrimento e le perplessità di noi tutti, semplici militanti. Continuiamo a credere che il futuro del nostro Paese non può essere costruito insieme a chi, in questi anni, si è impegnato per distruggerlo.
Va da sé che i due punti legati al futuro del Pd e alla sua classe dirigente rimangono più attuali che mai. Un Pd senza vertici e profondamente diviso difficilmente riuscirà a incidere in maniera decisiva sulle sorti del prossimo governo. Vogliamo perciò ribadire la necessità di dare spazio al cambiamento, a tutti i livelli, e di aprire una discussione su cosa vogliamo che sia il Pd di domani. Proprio per questo vogliamo ritrovarci domani, alle 18.00, sempre in via Masserano 6, per discutere insieme come affrontare le prossime settimane e come portare avanti le nostre richieste. Per ricostruire il Pd su basi nuove ma soprattutto diverse.

27 aprile 2013

Pare ci sia il governo

L'elenco dei ministri, qui
Emma Bonino agli Esteri, Del Rio alle Autonomie Locali ma soprattutto Cecile Kyenge all'Integrazione mi sembrano gli unici passi avanti.Per l'analisi politica, quoto Francesco Costa.

24 aprile 2013

Appello aperto ai segretari di circolo del PD di Torino

Chi vi scrive ha partecipato alle manifestazioni di OccupyPD e alle riunioni di
autoconvocazione cosiddette "della Pallacorda". Stiamo portando avanti una mobilitazione permanente per mantenere vivo il Partito Democratico e per cercare di cambiarlo davvero, indipendentemente da chi o cosa si è votato alle Primarie o all’ultimo Congresso.
Vogliamo chiarire subito una cosa: non vi chiediamo di costruire una corrente assieme a noi o di firmare documenti politici.
Vi scriviamo perché siete Segretari di Circolo, perché in prima persona sostenete e difendete il Partito, là dove è più difficile, in mezzo alla gente. E continuate a farlo anche in questo momento di difficoltà, quando vengono meno le forze e gli ideali sembrano non reggere più.
Vi scriviamo perché siete dirigenti del PD.
La situazione non è più sostenibile, la misura è colma, in ballo non c’è solo il futuro della nostra comunità, ma quello del nostro aiuto per il Paese. Le scelte nazionali, regionali e provinciali non possono più cadere dall'alto, la piramide va rovesciata, partendo dalla base, confrontandosi sulla Politica e non sui personalismi dei dirigenti ai vari livelli.
Vi chiediamo di partecipare e intervenire alla Direzione Provinciale e a tutte le prossime iniziative che il Partito dovrà mettere in piedi.
È in calendario una riunione della Segreteria provinciale con i Parlamentari e i Segretari dei Circoli. Vi chiediamo di unirvi alla nostra richiesta di anticipare la discussione a giovedì 25 aprile. Venerdì o sabato si voterà la fiducia a un governo che potrebbe essere il capolinea del PD. Abbiamo bisogno di confrontarci e farlo in maniera aperta, con un incontro che coinvolga chiunque abbia a cuore il nostro
partito.
L'altra emergenza è quella del tesseramento. Rifiutiamo l'idea di un Partito in mani ai signori delle tessere, riconducibili non a posizioni politiche, ma personalistiche se non famigliari.
Bisogna aprire la partecipazione, estendere la possibilità di sentirsi rappresentati nei vari livelli territoriali. Bisogna salvaguardare l’esperienza e la presenza diffusa del PD sul territorio, smettendo di mortificarne il ruolo.
Noi saremo in quelle sedi a presidiare e difendere il PD, perché è nostro, è degli iscritti e dei suoi elettori. Perché non è questo il momento della resa.
Speriamo di trovarvi là, perché il Partito è ancora – e sempre – la nostra casa.

23 aprile 2013

#occupypd e #pallacorda alla Direzione nazionale del pd

Abbiamo elaborato un breve documento che abbiamo inviato alla direzione nazionale che sui sta svolgendo in questi minuti.
Eccolo:

Noi di #occupypd e #pallacorda chiediamo alla direzione nazionale del Partito Democratico che si terrá questo pomeriggio di tenere conto delle seguenti nostre considerazioni:
1. il prossimo governo dovrá necessariamente avere una scadenza predeterminata per poi andare direttamente a nuove elezioni e deve essere composto da ministri di alto profilo senza mischiare esponenti politici si primo piano di schieramenti palesemente avversi.
2. il prossimo governo dovrà occuparsi esclusivamente di poche e chiare tematiche urgenti quali riforma della legge elettorale, il pagamento dei debiti della P.A., la copertura dei fondi per la cassa integrazione in deroga e la riduzione dei costi della politica.
3. la direzione nazionale insieme ai parlamentari eletti (che dovranno essere assolutamente informati e consultati) dovrá scegliere una linea chiara e condivisa, discussa e votata ad oltranza fino al raggiungimento della maggioranza qualificata degli aventi diritto e che successivamente dovrá essere rispettata nei passaggi parlamentari.

Interrogazione n°23 - A.N.P.I. e Amministrazione. Chiarimenti

Questa mattina, a nome di tutti i gruppi di minoranza, ho fatto protocollare questa interrogazione, che discuteremo nel consiglio comunale di lunedì 29.

Condove, 23/04/2013
Al Sindaco
E p.c. ai Capigruppo Consiliari
Oggetto: DELIBERA DI GIUNTA N° 32 INERENTE ALLA CONCESSIONE DELLA SALA DELLA BIBLIOTECA ALL’A.N.P.I. IN OCCASIONE DELLA MANIFESTAZIONE IN RICORDO DEI MARTIRI DEL GRAVIO - CHIARIMENTI

.Vista la delibera di Giunta n° 32, approvata l’8 aprile 2013, con cui l’Amministrazione comunale concede all’associazione A.N.P.I. Condove-Caprie, in data 8 aprile 2013, l’utilizzo del salone della Biblioteca comunale per poter commemorare le vittime dell’eccidio nazifascista del Gravio.

.Considerato che il Comune di Condove, insieme all’A.N.P.I. Condove-Caprie, appare come uno dei promotori e dell’organizzatori dell’iniziativa.

.Preso atto che per l’Amministrazione comunale, nella delibera sopra citata, parla di un “vantaggio economico” di 60,00 euro verso l’A.N.P.I. Condove-Caprie, riducendo perciò un’iniziativa culturale di tutela della memoria della nostra comunità ad una mera vicenda economica.

.Considerato che la “minore entrata” per il Comune e il “vantaggio economico” a favore dell’A.N.P.I. Condove-Caprie sono del tutto aleatori e virtuali, in quanto non c’è stato nessun versamento economico reale ma soltanto il mancato pagamento della sala da parte dell’A.N.P.I. Condove-Caprie, in accordo con l’Amministrazione stessa.  

.Considerato che anche l’A.N.P.I. Condove-Caprie, con una lettera datata 22 aprile 2013, ha chiesto spiegazioni all’Amministrazione per quanto scritto in delibera.

Tutto ciò premesso, si chiede di conoscere:

.perché si è resa necessaria una delibera di Giunta per accordare l’utilizzo del salone della Biblioteca, considerando il fatto che il Comune di Condove figurava tra gli organizzatori della manifestazione.

.se la Giunta e l’Amministrazione comunale ritengo le manifestazioni organizzate ogni anno dall’A.N.P.I. Condove-Caprie dei momenti importanti per la nostra comunità, da valorizzare e sostenere a prescindere dalle valutazioni economiche.

.se, a fronte di possibili “minori entrate” future di questa importante entità, l’Amministrazione è intenzionata a proseguire la collaborazione con l’A.N.P.I. Condove-Caprie.

Ricordiamo infine che l’A.N.P.I. Condove-Caprie, nel solo anno solare 2012, ha organizzato per la comunità condovese, le seguenti iniziative pubbliche:

23 febbraio - Cinema in Verticale: proiezione del documentario “Io sottoscritto” con Don Aldo Benevelli.
3/4  marzo: vendita delle gardenie per raccolta fondi AISM Ass. Italiana Sclerosi Multipla.
23 aprile: serata Valsusafilmfest con la proiezione di “Licenziate ! Le operaie dell'OMSA”.
Concorso memoria storica con selezione dei filmati ed assegnazione di tre premi :
1° premio ex aequo “Nicola Grosa, moderno Antigone” e “La lunga scia di sangue” ;
Menzione speciale “Memorie partigiane”.
25 aprile: proiezione a Torino presso il Museo della Resistenza dei film vincitori del Concorso  memoria  storica.
12 maggio: ricordo di Vincenzo Giuglar .
Fine maggio e inizio ottobre le 3^ classi della scuola media si recano sui sentieri partigiani a Vaccherezza
2 giugno: “Di sana e robusta costituzione” cena a buffet e serata musicale.
3 luglio: “Vurumie bin a le muntagne” allestimento di un punto di ristoro sul sentiero che porta al Collombardo 
25 luglio: nell'ambito di  “Voci dei luoghi” rappresentazione de “La scelta”.
Avvio del Museo della Resistenza con il lascito di Enrica Morbello Core.
 
A queste iniziative vanno aggiunte le consuete commemorazioni dei Martiri del Gravio, del 25 aprile e di Maffiotto,  la preparazione della Festa della Repubblica, la preparazione e la commemorazione di Vaccherezza e dei Muni.

Tutte iniziative organizzate grazie all’impegno dei volontari e alla loro passione per la storia, per la nostra comunità e per il nostro Paese.

Tutto cose che, per noi, non sono quantificabili economicamente ma meritano maggior rispetto in quanto rappresentano un “vantaggio sociale” per tutti i condovesi.

Ai sensi della normativa vigente si chiede che sia data risposta nel prossimo Consiglio Comunale   
 
Cordiali saluti

Jacopo Suppo
Marinella Cuatto
Pietro Milazzo
Alberto Veggio
Valerio Bertolo

Rassegna Stampa, ancora sulla crisi del Pd

Qualche riflessione su quello che sta capitando nel Pd.
Oggi, su Luna Nuova, in un'intervista di Marco Giavelli.

21 aprile 2013

#pallacorda 2.0

Il Pd e tutto il centrosinistra è a rischio dissoluzione. Con un po' di persone abbiamo deciso di autoconvocarci come nel giuramento della Pallacorda, per riprenderci il Pd prima che la "nobiltà" lo distrugga definitivamente.
La crisi che ha colpito il Pd non è culturale o politica. Il Pd rischia di collassare non perchè è distaccato dalla realtà, ma perchè i suoi dirigenti lo sono. Il Pd non sono solo loro. Anzi, da ieri ancor di più il Pd siamo noi. Tutti noi. Iscritti e non iscritti, simpatrizzanti ed elettori. Persone che hanno voglia di rilanciare e di spendersi in prima persona.
Persone che dicono: "non finisce qui"       
Ci troviamo oggi, alle 18, in via Masserano 6.
Nella sede del Pd.
A casa nostra.
 

20 aprile 2013

C'aveva ragione Tomasi di Lampedusa

Siamo il Paese del gattopardo.
Quello che vuole cambiare tutto, che vuole il bene comune, lo tsunami, la democrazia diretta, i tacchini sui tetti e i giaguari smacchiati.
E si ritrova un Napolitano bis e Amato a Palazzo Chigi.
Un incubo.
Vergogna. Tutti quanti.  

19 aprile 2013

Avanti miei Prodi

Dopo il mancato suicidio di ieri, oggi il Pd ha la possibilità di ridarsi un minimo di dignità, riaprendo la partita per il Colle proponendo dei nomi seri, spendibili e condivisi.
Condivisi con il resto della coalizione e con i "grillini dialoganti", non con Berlusconi.

Passato lo schock, iniziano a circolare le prime ricostruzioni.
Qualcuno dice che Bersani ha utilizzato Marinio come cavallo di Troia per bruciarlo agli occhi del centrodestra, dimostrando a Berlusconi e ai suoi che dal Pd (o almeno, da mezzo Pd...) non c'è spazio per alcuna trattativa, nè sul Presidente del Colle, nè su quello della Repubblica.
Una tattica sottile, talmente sottile che non l'ha capita nessuno e che ha rischiato di mandare in frantumi il partito e la coalizione.

Mentre scrivo, Bersani ha proposto all'assemblea dei parlamentari del centrosinistra il nome di Romano Prodi, scatenando un'ovazione generale. Ieri anche la capogruppo del M5S Lombardi si era detta possibilista sul nome di Prodi, cosa che non può che far piacere perchè quello che non è andato giù non Marini in sè (oddio...) ma il metodo con cui si è arrivati lì, sconfessando le parole e i segnali degli ultimi 50 giorni e mandando gambe all'aria quel minimo di dialogo che si era riuscito a instaurare con un pezzo del Movimento 5 Stelle.
Pare che sul nome di Prodi ci sia una convergenza ampia, che va oltre ai voti del centrosinistra e che potrebbe farlo diventare il Presidente di tutti.
O almeno di tutti quelli che credono che l'Italia può ancora cambiare.
Perchè le tattiche stanno a zero. Ci vuole coraggio e apertura.
Perchè il punto non è solo rompere con il centrodestra, e neanche provare a rompere il 5 Stelle.

Il punto è ricucire.
Ricucire il Pd e il centrosinistra con quelli che non lo hanno più votato ma che probabilmente, se ci diamo una svegliata, torneranno a farlo.

Avanti miei Prodi allora.

p.s. finita questa vicenda però, congresso subito e chi deve andare a casa inizi a preparare le valigie.    

18 aprile 2013

Ho mandato una mail a Bersani

Fatelo anche voi
segre.bersani@partitodemocratico.com

NON PERDIAMO QUESTA OCCASIONE:

Gentile segretario Pierlugi Bersani
Sono da sempre un elettore del Pd, nonchè segretario del Circolo di Condove (TO).

Ti chiedo con forza di far sì che il Partito Democratico, il nostro partito, sia il protagonista di un cambiamento vero e visibile e di conseguenza abbandoni l'idea di candidare di Franco Marini per la Presidenza della Repubblica.
Con il voto del 24 e 25 febbraio, l'Italia e gli italiani hanno chiesto a gran voce un cambiamento radicale e immediato.
Eludere questa domanda sarebbe un errore storico clamoroso, che ci costringerebbe alla sconfitta e alla marginalità per lunghi anni. Oggi abbiamo un'occasione irripetibile per fare una cosa giusta.
Per allontanare Berlusconi dai nostri orizzonti.
Per stupire chi non ci crede più.
Per fare dell'Italia un posto migliore.
Mi aspetto che tu, e tutti i parlamentari di quello che è ancora il mio partito abbiate coraggio.

Jacopo Suppo

Rassegna Stampa - A.N.P.I. sezione di Condove-Caprie

Sabato pomeriggio ho partecipato all'assemblea degli iscritti dell'A.N.P.I. di Condove e Caprie che si svolge ogni anno. I membri del direttivo mi hanno proposto di collaborare insieme a loro e di avere un ruolo un po' più attivo nell'organizzazione. Ho accettato con piacere, sperando di poter essere utile e di contribuire alla tutela della memoria.
Abbiamo anche salutato Mario Jannon, un ragazzo del 1925, che ha deciso di dimettersi dalla carica di Presidente di sezione ma che continuerà a lavorare per la tutela della memoria e per la crescita del'associazione.
 Mario è una vera roccia, lo conosco fin da quanto ero bambino.
Un uomo che ha speso la sua vita per il lavoro, per l'impegno sociale e per gli altri.
Un vero esempio, una vera guida.

Rassegna Stampa - cinema condovese

Il pezzo firmato da Giorgio Brezzo uscito oggi su LaValsusa parla del Cinema condovese.
Discuteremo di questa vicenda nel consiglio comunale del 29 aprile.

16 aprile 2013

I love Italy

Viviamo in un Paese meraviglioso.
L'unico in cui una buona giornalista (non una Obama al femminile...una buona giornalista) diventa, pare a sua insaputa, la candidata alla presidenza della Repubblica del secondo partito, salvo poi (anche qui, pare) declinare l'invito.
L'unico in cui il maggior partito di centrodestra ha come unico obiettivo evitare che venga eletto un Presidente che possa estromettere il suo leader-padrone travolto dagli scandali e dai processi. Del Paese, delle istituzioni, dei cittadini, ecc, ecc non gliene può fregar di meno.
L'unico in cui la coalizione non-vincitrice delle elezioni non ha ancora tirato fuori un nome che sia uno, e si sta di nuovo facendo dettare la linea da un ex comico in gita con il camper sulle montagne di Pordenone che, per paura di finire nell'angolo, rilancia parlando addirittura di possibili accordi di governo.
In questo casino, un punto solo mette d'accordo caimani, grilli e tacchini. Evitare che si torni al voto il prima possibile. Tra una manifestazione e una diretta streaming, lo status quo deve esser mantenuto.
Passato lo tsunami, ora é la piena dell'Arno a far paura.



Manifestazione regionale di CGIL-CISL-UIL

La settimana scorsa, insieme ad alcuni amici, abbiamo discusso della possibilità di aderire alla manifestazione indetta dai sindacati per giovedì 18, contro le politiche della giunta Cota che, benchè credo sia arrivata al capolinea da un po' di tempo, continua nella sua opera di devastazione dei servizi ai cittadini piemontesi, in primis quelli sanitari, socio-assistenziali e trasportistici.
Abbiamo deciso di mettere nero su bianco la nostra volontà di sfilare insieme ai sindacati, ma soprattutto abbiamo deciso di impegnare il nostro partito a fare lo stesso, sottoponendo il documento che trovate qui sotto alla direzione regionale.
Il documento è stato approvato e in queste ore si sta organizzando la presenza del Pd in piazza.
Riprendiamoci la politica. Senza timori e con serena determinazione. 
 
Ordine del giorno approvato dalla Direzione Regionale del 12 aprile 2013
Il 18 aprile 2013 CGIL-CISL-UIL Piemonte hanno indetto la manifestazione regionale contro le
politiche della Gunta Cota. La piattaforma della manifestazione è la seguente:
NO!
> - alla distruzione dei servizi
> - ai tagli lineari
> - alla riduzione dei servizi socio assistenziali
> - allo smantellamento del servizio sanitario regionale
> - ai tagli indiscriminati del personale
> - ai tagli al trasporto locali
> - alla vendita degli ospedali ai privati
> - allo spreco di risorse economiche delle federazioni sanitarie
> SI!
> - al sistema sanitario universale di qualità
> - all'integrazione socio sanitaria territoriale
> - alla legge sulla non autosufficienza
> - ad un trasporto locale efficiente e di qualità
> - ad una formazione professionale riformata, qualificata che risponda
> all'esigenze delle imprese e del lavoro
> - ad un potenziamento della rete dei servizi educativi per l'infanzia
> - ad una politica della casa che dia dignità alla persona
Vista la gravità del bilancio regionale, situazione unica nel Nord Italia, e vista l'incapacità della
Giunta Regionale di saper fra fronte alla situazione di crisi che sta colpendo la regione, riteniamo opportuno
che il Partito Democratico del Piemonte, unica forza di opposizione presente in tutte le province
della Regione, debba partecipare alla manifestazione indetta dai sindacati confederali regionali.
 
E' importante non fornire un'adesione solo formale ma sostanziale, organizzando la partecipazione
delle federazioni provinciali di tutta la Regione e qualora non fosse possibile organizzare dei presidi
nei loro territori.

Chiediamo anche la partecipazione dei Consiglieri Regionali del PD, in quanto rappresentanti del Partito in Regione, non una semplice adesione: la chiediamo pubblica, perchè è giusto che i nostri elettori sappiano se i nostri rappresentanti sono con loro, per dare un segnale chiaro in questo momento di sfiducia nei confronti delle Istituzioni.
Se si vuole "aprire il Partito alla piazza" bisogna presidiare quella piazza con chi, come i sindacati confederali, mette in atto quotidianamente azioni di contrasto alla crisi.
Il tempo delle analisi elettorali è finito, è giunto il momento di dare delle risposte e dei punti di riferimento alla nostra gente.
 
I sottoscrittori e componenti della Direzione Regionale
Cesare Damiano
Luciano Marengo
Aldo Corgiat Loia
Claudio Cerrato
Cristina Bargero
Giorgia D’Errico
Valentina Cremonini
Malvina Brandajs
Claudia Tosco
Antonio Boccuzzi
Nerina Dirindin
Andrea Giorgis
 
I sottoscrittori non componenti della Direzione
Carlo Chiama
Matteo Mereu
Matteo Franceschini Beghini
Jacopo Suppo
Simona Vlaic
Mario Sechi
Claudio Ferrentino
Anna Cuntrò
Giancarlo Quagliotti

15 aprile 2013

Ci voleva Matteo Renzi

Cioè un credente convinto, uno scout, un uomo formatosi nell'associazionismo cattolico.
Ci voleva lui per denunciare questa querelle ipocrita sul "Presidente cattolico" che sa tanto di mercanti nel tempio.
Lo ha fatto con una bella lettera a Repubblica dove scrive, tra le altre cose: "Mi sembra gravissimo e strumentale il desiderio di poggiare sulla fede religiosa le ragioni di una candidatura a custode della Costituzione e rappresentante del Paese", "  politici che si richiamano alla tradizione cattolica, invece, sono spesso propensi a porsi come custodi di una visione etica molto rigida. Non c’è peggior rischio di incrociare il cammino con i moralisti, specie quelli senza morale. Personalmente dubito di chi riduce il cristianesimo a insieme di precetti, norme etiche alle quali cercare di obbedire e che il buon cristiano dovrebbe difendere dalle insidie della contemporaneità. Questo atteggiamento, così frequente in larga parte del mondo politico cattolico, è a mio giudizio perdente.
Ma ancora più in basso si colloca chi utilizza la propria fede per chiedere posti. Per pretendere posti".
Poi qualcuno spieghi a questi "cattolici impegnati" che gli sono andati dietro per convenienza, per inseguire una sedia, per salire sul carro del vincitore, perchè, come hanno spiegato anche me "provenienti dalla stessa storia" (ma quando? ma dove? ma cosa state dicendo?) che a sto giro hanno sbagliato cavallo. Ma di brutto anche.
E che la loro giostra, fortunatamente, sta facendo l'ultimo giro.
Al passato grazie, al futuro sì.

14 aprile 2013

Rassegna Stampa e una precisazione

Qui a lato trovate il pezzo pubblicato venerdì da Luna Nuova, che dà spazio al comunicato stampa che abbiamo diramato come minoranze, dopo aver saputo che il Sindaco era stato raggiunto da un avviso di garanzia inerente all'affidamento del Cinema condovese alla SR Cinema.
Ci tengo solo a fare una piccola precisazione.
Visto che alcuni cittadini mi hanno chiesto come mai, quando discutemmo di questa vicenda in consiglio comunale, io decisi di astenermi sull'odg presentato da Buongiorno Condove, vi linko qui il pezzo che scrissi all'epoca.
In sostanza, l'odg proponeva l'annullamento dell'affidamento fatto in modo informale a favore di un iter sì più trasparente, ma che comunque sarebbe dovuto terminare, con condizioni economiche più favorevoli al Comune, sempre a vantaggio alla SR Cinema.
In caso di un rifiuto da parte dell'Amministrazione, avremmo mandato tutto in Procura.
Io decisi di astenermi perchè ero d'accordo a mandare tutto in Procura in caso di un mancato ripensamento da parte dell'Amministrazione, ma avrei voluto che il Cinema restasse alla Pro Loco e non andasse a un privato.
Che mi sembra una differenza non da poco.
     


12 aprile 2013

#resetPD

Ho aderito molto volentieri a questo bel documento scritto da alcuni amici del Pd, che chiede al nostro partito un bel #reset non solo dei vertici, ma soprattutto dei modi di fare politica.
Una battaglia, quella del rinnovamento della politica, che sapete quanto mi sta a cuore e che nel mio piccolo provo a portare avanti da tre anni abbondanti.
Devo dire che dal 25 febbraio scorso tanti amici mi hanno, e dopo il successo dell'iniziativa di via Cecchi, ho potuto confrontarmi con tantissimi amici che, come me, hanno voglia di dire basta.  
Basta tatticismi, basta divisioni, basta coi bersaniani, i renziani, i civatiani, i vendoliani e altre entità non meglio definite, basta con le correnti ce abbiamo scoperto essere degli spifferi.
Apertura totale verso il nostro elettorato, trasparenza, ascolto, elaborazione comune.
Facciamo F5 sul Pd e ripartiamo.
C'è una generazione (e un Paese) da salvare.

Istruzioni d'uso: E' un documento aperto a tutti i contributi e alle adesioni, anche fuori dal Pd piemontese. Vogliamo sfruttare l'intelligenza collettiva per migliorarlo e arricchirlo.
Su http://puntozero.ideascale.com è possibile proporre integrazioni e modifiche.
Chiunque può farlo circolare e raccogliere adesioni.

Il risultato delle ultime elezioni ci ha riportato duramente alla realtà.
Siamo al punto zero del Pd.
Per noi, da oggi, comincia la fase congressuale, una fase di ripensamento globale. Di ascolto e apertura ai bisogni e alle aspettative dei cittadini.
Pensiamo che il Pd debba ripartire da alcune questioni di metodo fondamentali, dei pilastri su cui appoggiare la propria ricostruzione.
Per innescare questo processo di rinnovamento è necessaria una scossa positiva.
Chi non è stato in grado di leggere la modernità e di interpretare la società deve avere la consapevolezza di aver fallito il proprio mandato.
A loro va tutto il nostro ringraziamento per quanto fatto fino a oggi. Ma adesso abbiamo bisogno di altro.
Per questo vogliamo riunire tutte le persone che abbiano il coraggio di riprendersi il Pd, al di là delle differenze culturali, dei percorsi fatti e quelli futuri.
Trasparenza. Il Pd deve essere trasparente come un acquario.
I cittadini non capiscono in quali luoghi e secondo quale percorso vengano scelti dirigenti ed eletti.
Tutte le candidature interne ed esterne devono essere aperte e trasparenti, con continui momenti di verifica con i cittadini, con il coinvolgimento delle reti sociali e delle galassie a noi vicine, valorizzando le competenze.
E’ indispensabile la scelta di un profilo trasparente nella gestione del partito e delle sue risorse.
Collaborazione. Nel modello cosiddetto “open”, le istituzioni e la politica sono soggetti inseriti all’interno di una rete collaborativa, composta da enti pubblici, organizzazioni no-profit e comunità di cittadini.
Tutti i livelli di direzione e di rappresentanza devono essere contendibili in maniera aperta. “Caminetti”, quote di tesseramento controllato o l’appartenenza a un gruppo sono un modello passato e fallimentare che va archiviato.
Noi vogliamo un modello diverso. Un partito in cui tutte le scelte devono essere fatte davanti a chi dedica il suo tempo ed il suo lavoro o che almeno sente una forte affiliazione al partito, come avviene ad esempio nel Labour.
Ma affinché questo modello funzioni ci devono essere veri iscritti. Iscrizione online, pagamento non in contanti e centralizzato, invio postale: le possibili innovazioni sono a portata di mano, basta volgere lo sguardo ai sistemi di tesseramento dei grandi partiti europei.
L’intelligenza collettiva e la collaborazione tra istituzioni e cittadini nei processi decisionali rappresentano uno dei nodi centrali della politica del futuro.
Crediamo sia il tempo di coinvolgere nelle decisioni e nell’elaborazione politica tutti i settori della società che per troppo tempo abbiamo, per paura, tenuto fuori dalla porta.
Partecipazione. La partecipazione è la volontà di determinare insieme ad altri l'indirizzo della vita associata, che non si esaurisce nella cabina elettorale, ma è un momento di più complessivo e radicato interesse alla politica.
In una democrazia moderna 'partecipazione' indica l'esistenza di una società civile ricca e pluralistica, mobile e informata, che ha a che fare con partiti e comitati, con associazioni, appelli e manifestazioni. È necessaria una discussione sempre attiva e attivabile in spazi fisici e virtuali, che entri sistematicamente nelle pratiche di confronto del partito, e che dal partito stesso sia vista come una risorsa importante per acquisire proposte, idee, esigenze. Una piazza permanente di istanze di cui tener conto e a cui rispondere, oltre che come luogo sempre aperto di consultazione tra tutti i soggetti.
La rete, fisica e virtuale. Oggi si può essere allo stesso tempo militante, attivista civico, influencer in Rete. I circoli devono essere spazi di socializzazione fisica e virtuale costanti. Apriamoli, oppure identifichiamo nuovi luoghi, anche in numero inferiore. Mettiamo la connessione libera, mettiamoci dei bar, rendiamoli luoghi di una socializzazione straordinaria.
Facciamo confluire energie fresche e dinamiche anche senza che la tessera e la partecipazione a direttivi rappresentino elemento discriminante e siano l’unica via di accesso alla vita del partito. E’ l’idea degli spazi di contaminazione, che nascono come un luogo fisico e una piattaforma digitale in grado di promuovere la formazione e l’incontro fra i partecipanti, dove si possano incontrare gli studenti con le associazioni, il docente universitario con il pensionato, il parlamentare con il designer
Siamo al punto zero. È necessario un #reset.

11 aprile 2013

Il Sindaco ha ricevuto un avviso di garanzia

A fine ottobre avevamo discusso in consiglio comunale dell'affidamento del Cinema condovese alla SR Cinema. Una vicenda che non aveva convinto noi minoranze e che aveva spinto un gruppo di cittadini condovesi a raccogliere le firme per evitare che la gestione di un locale importante come il Cinema finisse nelle mani di un privato.
L'iter di assegnazione non era stato trasparente, e in consiglio comunale avevamo dato battaglia.
La novità è questa. Con la delibera di giunta numero 30, che trovate cliccando qui, potete leggere che la Giunta ha incaricato l'avvocato Carena come rappresentante legale del Sindaco, raggiunto da un avviso di garanzia datato 21 marzo 2013 proprio per la procedura di affidamento del Cinema.
La Procura, come tutti noi, ci vuole vedere chiaro.

Nel frattempo, come gruppi di minoranza abbiamo mandato ai giornali questo comunicato stampa.
Vi terrò aggiornati sugli sviluppi.

Abbiamo appreso leggendo la  DG n° 30 dell’8 aprile che al Sindaco è stato notificato un provvedimento di informazione di garanzia  ed avviso di persona sottoposta ad indagini in relazione alla procedura di aggiudicazione della struttura nominata “Cinema Condovese”.

Presumiamo che questo provvedimento sia la conseguenza dell’esposto presentato alla Procura dai nostri tre gruppi di minoranza avente come oggetto la totale opacità con cui si è proceduto nell’affidamento del Cinema Condovese.

Al contrario di quello che potrebbe apparire, la notizia ci rammarica perché proprio per porre rimedio all’opacità della procedura venne presentato in Consiglio Comunale a suo tempo un odg in cui si chiedeva al Consiglio Comunale stesso di annullare l’affidamento in atto e ripartire da zero con una procedura chiara e che coinvolgesse tutti gli amministratori e la cittadinanza, essendo il cinema un bene della collettività condovese. Durante l’esposizione dell’odg venne richiesto ai consiglieri di maggioranza di riflettere a fondo sulla nostra proposta proprio perché era la possibilità per tutti di archiviare un brutto episodio, ma venne anche da noi ribadito più volte che qualora la maggioranza avesse deciso di votare contro la nostra proposta ci saremmo trovati costretti, nostro malgrado, a segnalare alla Procura nostri dubbi sulla procedura affinché si accertasse la sua correttezza o meno.

A quanto pare anche la Procura ha ravvisato quell’opacità che da sempre noi sosteniamo riguarda l’affidamento del Cinema ed ha agito di conseguenza.

Ribadiamo il nostro rammarico per quanto successo ma riteniamo che la responsabilità vada ascritta totalmente al Sindaco ed alla maggioranza che sin dal loro insediamento hanno sempre amministrato in modo assolutista senza mai, ripetiamo mai, coinvolgere le minoranze anche quando queste sollevavano dei dubbi legittimi e concreti e proponevano soluzioni ai loro gravi errori. Se fossimo stati ascoltati a quest’ora la situazione sarebbe già stata sanata e saremmo tutti più tranquilli, così come se l’Amministrazione avesse raccolto le richieste di dialogo che gli stessi cittadini condovesi hanno sollecitato, raccogliendo oltre 600 firme per chiedere un maggior coinvolgimento e una revisione delle decisioni prese, oggi forse non dovremmo commentare questa spiacevole vicenda.

Speriamo che il Sindaco e la maggioranza traggano un utile insegnamento da questa spiacevole situazione e per il futuro, a partire dalla fantomatica centrale a biomasse che il Sindaco dice di voler realizzare, vi sia la totale trasparenza ed il coinvolgimento non solo delle minoranze ma, soprattutto, di tutta la cittadinanza condovese che di questa vicenda è la vera parte lesa.

Totonomi e totoproblemi

L'Espresso pubblica il centoventesimo totonomi riguardante la corsa al Quirinale.
Il dato politico mi sembra chiaro, talmente chiaro che anche un cieco capirebbe che l'ora dei tête-à-tête con B. è finita da un pezzo.
A margine di questa discussione, le polemiche Renzi-Bersani, le gite fuori porta e le occupazioni dei grillini, B. che propone Bersani per il dopo Napolitano e altre amenità del genere. 
Tutte notizie interessantissime, che riempiono le pagine dei giornali e le bocche degli opinionisti.
Però, anche se rischio di passare per qualunquista, mi piacerebbe che in prima pagina ci finissero i crediti delle PA che lo Stato non riesce neanche a quantificare, il debito pubblico che batte ogni record e divente il più alto degli ultimi 80 anni, una pressione fiscale pazzesca e una disoccupazione giovanile che mortifica ogni speranza nel futuro.
Giusto per ridare spazio e dignità alle priorità vere.
E magari anche per non dare ragione a Bill Emmott, che ieri mi ha tolto il fiato.

9 aprile 2013

I Litfiba, Elio e il centrosinistra

La dichiarazione odierna di Bersani su Berlusconi ("mascherina ti conosco") ha un merito: certifica lo status di punto di riferimento culturale dei Litfiba in questa particolare fase storica del centrosinistra.  
Cosa che, per altri motivi e con altri protagonisti, aveva già previsto Elio diversi anni fa.
#ridiamocisu

7 aprile 2013

A me sembra la cosa più sensata

Fabrizio Barca premier di transizione con un accordo con M5S su 3-4 punti condivisi e per fare quelle due cose due che ci consentirebbero di non fare la fine dell'Argentina (vedi Imu, vedi Tares, vedi Iva, vedi cassa integrazione, ecc) poi al voto in autunno.
Nel frattempo la Bindi convoca il congresso del Pd (lo deve fare, per statuto, entro il 24 aprile e sarà meglio che qualcuno glielo ricordi) e si vota l'unico candidato in grado di garantire rinnovamento, competenza e rappresentanza: Pippo Civati.
Una volta fatto questo, si torna al voto candidando l'unico in grado di farci vincere le elezioni: Matteo Renzi.
Per me sarebbe lo schema ideale, in grado di ricucire alcuni strappi ma soprattutto di farci ripartire.
Ma temo che finirà in un altro modo.

5 aprile 2013

Una cazzata mica da ridere

Son d'accordo con Scanzi e Travaglio. Una roba da segnare in agenda.
Lo stato Facebook di Andrea Scanzi, datato 30 marzo, ha ricevuto oltre 3.500 like.
Mi sembra illuminanate.
"Stamani, sul Fatto Quotidiano, Marco Travaglio ribadisce perfettamente quello che anch'io scrivo e ripeto da settimane in tivù e sul sito del Fatto. Fino a ieri il Movimento 5 Stelle aveva (al netto delle gaffes e della supponenza) provocato effetti benefici sulla politica italiana. E il no alla fiducia a Bersani era del tutto sacrosanto (Bersani è sempre stato visto, dal movimento, per quello che è: un politico incapace quando andava bene e corresponsabile del disastro quando è andata male. Dargli la fiducia era impensabile). Ieri però occorreva fare dei nomi, un Settis o uno Zagrebelsky, e uscire dallo stallo. Non limitarsi a dire: "Dateci l'incarico". Io so - ne ho certezza, e ce l'ha anche Marco - che all'interno del M5S questa ipotesi è stata più che ventilata: si attendeva lo schianto di Bersani per poi proporre un nome proprio, caro al Movimento, e varare un governo a tema (e a tempo) di 6 mesi-1 anno. Questa linea, che come molti italiani condividevo e auspicavo, è rimasta minoritaria. Ed è stato perso un treno che forse non passerà più (e i grillini verranno eternamente additati come responsabili). Ha vinto la linea del Duri&Puri, dell'ortodossia, dell'integralismo, della "rivoluzione senza ghigliottina". Al netto delle utopie confuse, però, la realtà è che l'unico governo "dei saggi" è ora quello tra Pd e Pdl. Forse M5S ci guadagnerà in termini elettorali (è tutto da dimostrare), ma la sensazione è che sia stata fatta - in nome di un eccesso di purezza - una cazzata mica da ridere".
Forse anche loro hanno iniziato a rendersi conto che, manco stessimo giocando a Monopoli, stiamo passando dal caimano al Grillopardo senza passare dal via.
 

4 aprile 2013

L'Italia che verrà

"Che la politica degli ultimi vent’anni abbia fallito l’han capito anche i sassi, e l’avevano capito anche prima di Grillo. Dubito però che la risposta a questo fallimento sia un “vaffanculo” diffuso e ripetuto tipo un mantra. Pensare poi che siano i partiti il vero problema del funzionamento democratico del nostro Paese non solo è sbagliato, ma è un’affermazione talmente falsa da farmi pensare che sia strumentale.
Il problema della democrazia italiana invece è proprio il contrario, cioè che i partiti che hanno occupato la scena fino ad oggi o non erano partiti (Pdl, Italia dei Valori, Udc, ecc, ecc) o si sono trasformati in centri di potere (cosa che è accaduto al Pd, almeno a livello locale). I partiti non sono più stati in grado di rappresentare i bisogni reali della società, di mediare tra i diversi interessi locali (spesso in contrasto tra di loro) in un ottica di Bene Comune, di proporre soluzioni, di creare classe dirigente. E non basta entrare nella “stanza dei bottoni” per cambiare le cose. I bottoni bisogna anche avere il coraggio di premerli, possibilmente dopo aver capito quali sono quelli giusti".

Un piccolo estratto del mio ultimo pezzo per Intervistato.com che potete leggere qui

Un week end per un amico

Come ogni anno, anche questo week end ci troveremo a Bussoleno per ricordare Alessio a pochi giorni dal suo compleanno.
Un appuntamento nato nel 2011 e a cui teniamo tantissimo.
Le iniziative da segnarsi sul calendario sono tre.
Domani sera, al salone don Bunino, dalle 21, Assemblea Teatro presenta lo spettacolo "L'albero di Anna" mentre sabato, dalle 9 fino al tardo pomeriggio, saremo al campo sportivo di Bussoleno (zona Cascina del Gallo) per il consueto torneo di calcetto.
Ci si può iscrivere o chiedere info scrivendo sull'evento Facebook che abbiamo creato.
Domenica infine, se il tempo ci aiuta, l'idea è quella di fare una camminata sulle nostre montagne. Tutti insieme, come amava fare Alessio.
Vi aspettiamo.

3 aprile 2013

Ora è ufficiale

Io un po' ci speravo ancora.
Invece no.
Non hanno proprio capito niente.

Una partita e un libro

Sto leggendo questo libro di Mario Sconcerti, molto interessante sia dal punto di vista calcistico, sia dal punto di vista "culturale". In un Paese come il nostro, che senza il pallone non ci può stare, tutto il movimento calcistico pecca ancora oggi di un grande provincialismo e di un gap di infrastrutture, programmazione e visione d'insieme che fa spavento. Un vero e proprio specchio dell'Italia.
Vedendo Bayern-Juve mi son tornate in mente molte delle pagine lette in questi giorni.
Perchè se è vero che la partita di ieri sera è iniziata male ed è finita peggio, con una Juve mai in partita, impaurita e quasi arrendevole, scarica di testa prima ancora che di gambe, è anche vero che ambire ad essere tra le quattro squadre più forti del mondo (perchè così è) non basta più dominare a casa propria, comprare qualche buon giocatore ogni tanto e sperare nei sorteggi.
Al di là della singola partita sono tante le riflessioni da fare.
Bisogna avere luoghi adatti dove giocare e dove monitorare, selezionare e far crescere i propri campioni (guardate l'età media del Bayern). Bisogna attrarre investimenti per potersi permettere una visione un po' più lunga ma soprattutto un po' più "ampia", cioè guardare cosa capita al di là delle Alpi, senza paura di farsi contaminare e di cambiare le proprie convinzioni.
E non è solo una questione di business, è anche una questione tecnica e tattica. In Inghilterra, Spagna e Germania non solo girano più soldi, ma girano anche più idee. Si gioca un calcio diverso. Loro vincono. Noi no. Ci sarà un perchè.
Credo che la Juventus sia la società italiana in questo momento più all'avanguardia e che Conte sia l'allenatore più innovativo che abbiamo, ma è evidente che non basta ancora.
Italia contro resto del mondo è divertente se si gioca a piedi nudi in spiaggia con gli amici.
Nella realtà si rimediano solo brutte figure.  

2 aprile 2013

Guardo il mondo da un oblò

Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica hanno gettato le basi per la “Banca dello sviluppo”.
A Durban, le cinque maggiori economie emergenti hanno appena concluso il loro summit. Tutti i media angloamericani si sono affrettati a specificare che il bicchiere è mezzo vuoto, il che lascia il sospetto che sia invece mezzo pieno. Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica hanno infatti gettato le basi per la costituzione di una “Banca dello sviluppo” alternativa alla Banca mondiale e approvato da subito un fondo anticrisi da 100 miliardi per le emergenze, mentre Cina e Brasile hanno sottoscritto un accordo bilaterale per commerciare nelle proprie valute (leggi “fare a meno del dollaro”).
Sul piano politico, i cinque hanno ribadito la loro opposizione a qualsiasi intervento armato in Iran e Siria.

Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/brics-cina#ixzz2PIL3Pl6V

Noi intanto continuiamo pure così eh, come se nulla fosse.
Dal dibattito surreale sull'utilità dell'euro a quello altrettanto incredibile sulla necessità o meno di avere un'Europa più unita, coesa e connessa (?!) per arrivare ai dieci saggi che, fortunatamente, scopro solo oggi visto che sono stato quattro giorni in Francia.
Pazzesco. Veramente pazzesco.
E stupido, e miope, e deprimente.