30 novembre 2012

Viva il 3 dicembre VIVI!

Abbiamo sostenuto il governo Monti facendo una fatica della Madonna.
Per questa scelta, difficile ma anche coraggiosa, abbiamo perso alleati e credo anche diversi elettori.
Elettori che, in questo contesto di grande incazzatura e di grande crisi, rischiano di scivolare o verso Grillo o lungo il divano.
Per cercare di arginare questa situazione, per rilanciare la nostra proposta, ma soprattutto per ridare credibilità al nostro modo di fare politica, abbiamo deciso di fare le primarie (non senza qualche sofferenza, ma alla fine abbiamo deciso).
Ci siamo ammazzati di polemiche per due mesi, dando del destroide a chi ha scelto Renzi, dei vecchi rincoglioniti ai fan di Bersani, del fighetto radical chic all’amico vendoliano di turno.
Dopo tutto questo vociare, o meglio, nonostante tutto questo vociare, 3 milioni e passa di cittadini han deciso di partecipare alle primarie, dimostrando di essere molto più lungimiranti delle tifoserie che hanno spinto per questo o quel candidato.  
Un successo strepitoso. Lunghe file di un’umanità commovente.
Una passione e una voglia di esserci che dà speranza.
Una domenica bellissima.
Passano poco più di 24 ore e giù di nuovo a prendersi a sberle. Possono votare solo quelli che han votato al primo turno. Anzi no, possono votare anche gli altri basta che dimostrino che dal 4 al 25 erano in coma farmacologico. Anzi no, basta che mandino una mail. Però non così tante eh! Non esageriamo. Niente casino! Ok, basta. Ricorso contro Renzi (così siamo pari).
Insomma, un delirio.
Io non sono per modificare le regole per il voto, come avevo già scritto qui.
Sono però più contrario ancora a mortificare la partecipazione e la voglia della gente di sentirsi parte della storia che stiamo costruendo.
Si trovino i modi per tenere insieme le due cose, ricordandosi che l’obiettivo vero è far tornare a votare quei 3 milioni e passa di persone che han votato domenica, evitando di scannarci come bestie in tv, sui giornali, su Facebook, ovunque.
E ricordandosi anche che dopo domenica ci sarà lunedì, il primo giorno in cui dovremo tornare a lavorare tutti insieme, indipendentemente da chi vincerà le primarie.
C'è un ItaliaBeneComune da governare.
  

29 novembre 2012

Mozione a sostegno dei lavoratori della Vertek

Questa sera è convocato il consiglio comunale.
Dodici punti all'ordine del giorno, riguardanti principalmente il bilancio. Discuteremo anche di una permuta di immobili tra il Comune e l'Asilo Perodo e della costituzione di un nuovo consorzio.
Come minoranze poi, abbiamo presentato un ordine del giorno a sostegno dei lavoratori della Vertek, che da anni vivono una situazione lavorativa precaria che si è complicata negli ultimi mesi.
Personalmente, ho partecipato al picchetto fuori dai cancelli della fabbrica organizzato tre mercoledì fa, dove si è discusso con gli operai (tanti dei quali, amici condovesi) del futuro di un luogo importantissimo per la storia passata, ma mi auguro anche per quella futura, di Condove.
Ho quindi aderito a questa iniziativa senza pensarci e spero che tutto il consiglio comunale vorrà fare lo stesso.

   
MOZIONE

Richiesta incontro con il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota  e con l’Assessore al Lavoro Claudia Porchietto

VISTI
la precaria situazione di lavoro in cui versano i lavoratori della Vertek Lucchini di Condove
l’assenza  dei rappresentanti della Regione Piemonte agli incontri svoltisi sinora presso il Ministero allo Sviluppo Economico
l’impegno assunto in questi ultimi anni dalle RSU dell’azienda a tutela del lavoro e dei lavoratori
Lo spettro di una amministrazione straordinaria
la continua incertezza cui sono sottoposti i lavoratori e le  loro famiglie

CONSIDERATO CHE
l’azienda, seppur con molte difficoltà, resiste in una Valle nella quale scarseggiano le opportunità di lavoro
la preoccupazione per la situazione dell’azienda accomuna tutti i gruppi consiliari che propongono questa mozione in modo unitario

                                                           IL CONSIGLIO COMUNALE

.impegna il Sindaco, l’Assessore al Lavoro ed i Capigruppo consiliari:
.ad intraprendere in modo unitario tutte le azioni necessarie al fine di ottenere  la partecipazione del Presidente Cota e dell'Assessore al lavoro Claudia Porchietto ad un incontro con dipendenti della Vertek  e con le  RSU al fine  conoscere  le problematiche dell’ azienda e dei lavoratori
.a relazionare il Consiglio Comunale nella prima seduta utile.

 
 

Rassegna Stampa "primaria"


Un bel reportage de LaValsusa, scritto a sei mani da Bruno Andolfatto, Giorgia Allais e Anna Olivero, che racconta l'intensa giornata "primaria" di domenica ai seggi di Condove, Almese e Rubiana.

Occhio Bruno, il girl power "rottamerà" anche te :)

27 novembre 2012

Passi avanti

In mezzo a tutto sto bailamme primario, forse in molti si son persi questa notizia.
Ieri la Camera ha approvato una modifica al codice civile che riconosce pieni diritti anche ai figli nati fuori dal matrimonio, mettendo fine ad un'ingiustizia che durava da troppi anni.
Da oggi, o meglio da ieri, tutti i bambini hanno gli stessi diritti, sia che i suoi genitori siano sposati, sia se non lo siano. Come in tutti i paesi civili del mondo.
Una svolta il cui merito va al Pd, considerando che gran parte del Pdl considera questa modifica "la sacralizzazione dell'incesto".
Complimenti. 
    

Ecco, alla fine, chi può votare al secondo turno

Manco il tempo di contare le schede ed è già cominciata (o ricominciata) la polemica sul regolamento.
Renzi chiede che possano votare al secondo turno anche quelli che non hanno votato al primo, registrandosi on line o nelle sezioni del Pd e di Sel (il Psi ha sezioni? Bho...).
Il gruppo Bersani, cioè la dirigenza del Pd, non ne vuole sapere.
Morale della favola?
Questa comunicazione che mi è stata recapitata pochi minuti fa:

Il Coordinamento nazionale, riunito il 26 novembre 2012,

 - preso atto della proclamazione del risultato elettorale così come comunicato dal Collegio dei
Garanti;
                                                                              delibera:
per il ballottaggio si vota domenica 2 dicembre dalle h. 08.00 alle h. 20.00 negli stessi seggi in cui si è votato il 25 novembre.
Sono ammessi al voto gli elettori in possesso del Certificato di elettore del Centro sinistra rilasciato per il  primo turno, completo del cedolino relativo alla giornata del 2 dicembre, in mancanza del quale non è possibile essere ammessi al voto.
Per gli iscritti on-line che non abbiano completato la registrazione entro la data del 25 novembre alle ore  20.00, è possibile recarsi presso gli addetti a questa operazione del proprio seggio, versare il contributo di almeno due euro e ritirare il Certificato di elettore del centro sinistra, quindi votare.
Possono altresì richiedere la registrazione coloro che, nei giorni 29 e 30 novembre presso il Coordinamento provinciale, dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla propria volontà, nell’impossibilità di  registrarsi all’Albo degli elettori entro il 25 novembre.
Spetta al Coordinamento provinciale valutare la consistenza o meno delle cause, indipendenti dalla
volontà dell’elettore, che ne hanno impedito l’ iscrizione all’Albo degli elettori entro il 25 novembre,
ovvero la preiscrizione on-line. Il Coordinamento provinciale, con voto unanime, decide se ammettere o  meno la registrazione all’Albo degli elettori.
E’ compito altresì del Coordinamento provinciale provvedere a:
a) finalizzare la registrazione per quegli elettori che preregistratisi on line non siano in possesso di stampa di registrazione;
b) reinserire nei propri seggi di residenza quegli elettori che ne facciano richiesta dopo aver votato al
primo turno come fuori sede, e quanti, di converso, facciano richiesta di esprimere il proprio voto in una regione diversa da quella di residenza.
E’compito degli addetti del seggio a questa operazione duplicare il certificato di elettore del centrosinistra, per quegli elettori che, pur risultando nell’Albo degli elettori, ne dichiarino lo smarrimento o comunque la perdita. E’compito dei Coordinamenti provinciali fornire ai seggi il relativo elenco dei registrati all’Albo degli elettori.
L’albo dei votanti e i certificati di elettore del centrosinistra devono essere sono custoditi sotto la personale responsabilità dai coordinamenti provinciali, come da regolamento.
La scheda per il ballottaggio comprende il nome e il cognome dei candidati ammessi al voto, così come deliberati dal Collegio dei Garanti, scritto entro apposito rettangolo.
Il Coordinamento nazionale vigila, come da regolamento, sul rispetto delle suddette disposizioni.
 
 
Ricordo che il 6 ottobre si è svolta a Roma l'assemblea nazionale del Partito Democratico, a cui avevo partecipato anche io e di cui avevo scritto qui.
In quell'occasione Marini aveva presentato un emendamento al regolamento delle primarie chiedendo che non si potesse votare, emendamento che era stato ritirato dopo che Bersani si era "fatto garante" con i sostenitori di Renzi per trovare una mediazione. 
La "mediazione" è quella che avete letto qui sopra, e mi sembra una mezza cavolata.
Do un suggerimento spassionato a Renzi. Inizi ad occuparsi un po' di più del suo partito. Inizi a frequentarlo, ad influire, ad incidere.
Se non inizia a farlo, non solo rischia di fare la figura del polemico (o del pollo...), ma soprattutto rischia di far naufragare sul nascere la sfida che ha lanciato e che, anche io, ho sostenuto.   
 
 
 

26 novembre 2012

Le primarie in Valsusa


Inizio a darvi i primi numeri su come sono andate le primarie in Valsusa.
Mano a mano che mi arrivano nuovi risultati li butto su questo post.
Vi ricordo che in molti seggi votavano residenti di più comuni. La suddisvisione la trovate qui
Partendo "dall'alto"

Alta Valle: Bersani 157, Renzi 127, Vendola 42, Puppato 8, Tabacci 2.
Susa: Renzi 81, Bersani 69, Vendola 57, Puppato 3, Tabaccci 1.
Bussoleno: Renzi 148, Bersani 133, Vendola 84, Puppato 7, Tabacci 3
Sant'Antonino: Bersani 117, Renzi 114, Vendola 52, Puppato 8, Tabacci 4.
Condove: Renzi 110, Vendola 82, Bersani 72, Puppato 17, Tabacci 3.
Sant'Amborgio: Renzi 60, Bersani 47, Vendola 37, Puppato 5, Tabacci 2.
Avigliana: Renzi 178, Bersani 170, Vendola 109, Puppato 24, Tabacci 7.
Almese: Renzi 113, Bersani 95, Vendola 66, Puppato 7, Tabacci 1.
Rubiana: Bersani 27, Vendola 24, Renzi 22, Puppato 4, Tabacci 0.
Caselette: Renzi 69, Bersani 55, Vendola 26, Puppato 3, Tabacci 1.
Rosta: Renzi 128, Bersani 61, Vendola 39, Puppato 10, Tabacci 1.
Buttigliera Alta: Renzi 145, Bersani 113, Vendola 82, Puppato 8, Tabacci 0.
Giaveno: Renzi 256, Bersani 226, Vendola 116, Puppato 14, Tabacci 3.
Coazze: Bersani 39, Renzi 36, Vendola 21, Puppato 11, Tabacci 0.
Sangano: Bersani 98, Renzi 74, Vendola 36, Puppato 8, Tabacci 1.
Villarbasse: Renzi 103, Bersani 58, Vendola 40, Tabacci 10, Puppato 5.

Risultati definitivi Valsusa e Val Sangone.

Totala votanti: 4406
Matteo Renzi: 1764
Pier Luigi Bersani: 1537
Nichi Vendola: 913
Laura Puppato: 147
Bruno Tabacci: 39
Schede bianche/nulle: 6



Ci son giorni così

In questi ultmi mesi è successo di tutto.
Dopo quasi 20 anni, Berlusconi è uscito di scena lasciandoci in condizioni economiche imbarazzanti. Il suo centrodestra è esploso, travolto dagli scandali ma soprattutto dalla sua pochezza politica e culturale.
E' nato un governo tecnico con alcune luci e tante ombre, che il Pd sta provando con un grande fatica, a condizionare e a orientare.
Finiti gran parte degli ammortizzatori sociali, la crisi è esplosa in tutta la sua gravità, trasformando la preoccupazione in rabbia e le piazze, purtroppo spesso, in polveriere pronte ad esplodere.
Tutto vento nelle vele di Grillo, che gioca con la pancia degli elettori salvo poi proporre un "vaffanculo" collettivo come soluzione ai problemi e come chiave di lettura per il futuro.
In mezzo a tutto questo gran casino il Pd, e tutto il centrosinistra, hanno dimostrato di essere l'unica forza responsabile e credibile in grado di guidare l'Italia.
Serviva però un ultimo scatto, una legittimazione ampia.
Le primarie di ieri sono state un successo per questo. Un successo nei numeri, devo dire francamente inaspettati, ma soprattutto un successo per chi vi ha partecipato.
Merito di Renzi, che ha avuto il coraggio di sparigliare il mazzo, di chiedere delle primarie che ad un certo punto non sembravano poi così scontate e che ha ridato energia a un Pd spesso un po' sulle gambe, dimostrando che è davvero un grande partito. 
Merito di Bersani, che ha accettato la sfida e non si è chiuso nelle stanze del suo partito, aprendolo e lanciandolo in mare aperto.
Merito di Vendola, che ha ridato dignità ad una sinistra un po' più tradizionalista e ortodossa che nel nostro Paese sembrava essersi smarrita.
Sono soprattutto merito di un popolo di centrosinistra commovente.
In un momento in cui la gente fugge dalle urne, nonostante tutto, ancora una volta, chi crede che l'Italia si meriti di meglio di quello che ha avuto fino ad ora, si è messo in coda con i due euro in mano, ha firmato albi, moduli per la privacy, adesioni e sottoscrizioni.
Tanti, tantissimi, ovunque.
Anche a Condove, in un posto difficile come la Valsusa, 285 cittadini han deciso di dare ancora fiducia al centrosinistra. 
Un bagno di folla. Folla vera, appassionata, responsabile, partecipe.
Questa giornata deve inorgoglire chi ne ha preso parte, ma soprattutto deve responsabilizzare chi, chiunque sarà, avrà il compito di guidare il centrosinistra alla guida dell'Italia.
Questa volta nessuna cazzata per favore.
Sarebbe imperdonabile.
 
                

24 novembre 2012

Time is over

Anche il tempo delle preregistrazioni è finito.
Oggi a Condove ne abbiamo raccolte quasi 60 in poco più di quattro ore.
A livello nazionale, pare che siano un milione e mezzo i cittadini che hanno deciso di partecipare alle primarie del centrosinistra.
Domani ai seggi prevedo tanto lavoro e tanto entusiasmo.
Sarà una bella avventura.

Chiunquie abbiate deciso di votare, buone primarie a tutti.
 

Primarie2012: dove, come, quando ma soprattutto perchè

Non mi ricordo bene se ve l'ho già detto, ma domani si vota per le primarie del centrosinistra :)
Facciamo un piccolo "recap".
Si vota domani, domenica 25, dalle 8 alle 20. Qui trovate la mappa dei seggi della Valsusa.
Per votare bisogna registrarsi, firmare la liberatoria per la privacy, versare 2 euro ma soprattutto sottoscrivere l'albo degli elettori del centrosinistra.
Il regolamento, qui.
Ci si può anche preregistrare, in due modi: online, oppure in uno die tanti gazebi allestiti in giro per l'Italia.
A Condove ne stiamo allestendo uno proprio in questi minuti, che sarà in piazza Martiri fino dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30.

Come sapete i candidati premier sono cinque: Pierluigi Bersani, Matteo Renzi, Laura Puppato, Nichi Vendola e Bruno Tabacci.
Io, per tutta una serie di motivi che ho provato a brevemente a riassumere qui, ho deciso che voterò per Matteo Renzi.

   

22 novembre 2012

Rassegna Stampa. Ancora sui sovrappassi.

La marcia dei sovrappassi
di Giorgia Allais,
LaValsusa n° 44 di giovedì 22-11.

Per i gruppi di minoranza di Condove ha parlato Jacopo Suppo: "Gli amministratori devono stare dove stanno i cittadini. L'assenza del sindaco è vergognosa. Chi non è venuto dice che si fida di RFI e tutto a breve ripartirà: io ho smesso di fidarmi di RFI  da quando ho iniziato a prendere ilt reno tutti i giorni".

...cioè dal settembre del 1996. :)

21 novembre 2012

Io ci provo. Voto Matteo Renzi

L'altro giorno Suzukimaruti ha scritto questo lungo post per motivare il suo sostegno a Matteo Renzi.
Mentre lo leggevo, non solo mi sono meravigliato nel constatare quanto le sue motivazioni fossero anche le mie, ma mi sono accorto che qualcosa non andava.
Non nel post. Non stavo bene io. Mi sentivo la testa pesante e le gambe leggere. Non scherzo.
Più leggevo e più questa sensazione prendeva piede.
Arrivato alla fine, quasi spaventato, ho capito.

Mi son reso conto che, dopo oltre due anni passati a far riunioni, iniziative, volantinaggi, raccolte firme, discussioni su Facebook e in giro per il nord Italia, ribadendo continuamente la necessità di un cambio di passo (e anche di facce), ora la possibilità che tutto questo accada sul serio è reale, vicina, possibile. E come tutte le novità, un po' spaventa.
Come quando uno se ne va di casa. Passa mesi a dire che non vede l'ora, che sarà una figata, che finalmente sarà indipendente, che non ne può più degli orari fissi per la cena, ecc, ecc. Poi però quando si preparano le valige, un piccolo senso di smarrimento e di timore c'è sempre.

In questa lunga campagna elettorale per le primarie sono stato molto defilato (anche troppo, mi ha detto qualcuno). L'ho fatto per diversi motivi. Alcuni personali, altri politici. Non mi è piaciuto il tono che ha preso la vicenda, né il clima da guerra per bande che è stato messo in piedi dai sostenitori (che ogni tanto mi sembrano dei tifosi) di questo o di quel candidato. Le primarie non si fanno "contro" qualcuno, ma "per" qualcuno. E quel qualcuno sono i cittadini. Siamo noi. Questo elemento spesso si dimentica, passa in cavalleria, schiacciato da quell'anima da ultras tutta italiana di cui non riusciamo proprio a fare a meno. E visto che la priorità è la partecipazione, ho preferito spendermi affinchè alle primarie venga a votare più gente possibile, perchè quello rimane l'obiettivo primario.

Sono stato combattuto, molto, anche se il mio percorso personale e politico parla abbastanza chiaro.
Alla fine ho ceduto a me stesso, e domenica voterò per Matteo Renzi.

Lo farò per le stesse ragioni di Suzukimaruti (che poi si chiama Enrico Sola).
Perchè anche io mi considero di sinistra, anche io credo che Bersani sia una bravissima persona ed un ottimo politico, ma anche io credo contemporaneamente che il tempo della normale amministrazione sia finito e che all'Italia e al Pd serva una scossa decisa.
Perchè i nodi che legano il mercato del lavoro nel nostro Paese non posso più restare lì, senza che nessuno si occupi di scioglierli, pensando che si possa affrontare un tema così delicato, che investe tanti altri ambiti, dalla meritocrazia all'accesso al credito (giusto per far due esempi...) partendo dal presupposto che si debba trovare un accordo tra visioni del mondo contrastanti.
Perchè voglio bene al Pd, lo considero una comunità di persone e di valori importante per la mia vita e per la mia crescita personale, ma credo anche che il Pd per cui m'impegno ogni giorno non può essere quello troppo spesso timido, confuso o alla perenne ricerca di un accordo con se stesso su quasi tutto e neanche quello dei militanti che s'insultano su Facebook come sto tristemente assistendo in questi giorni. Ricordo a tutti che dopo domenica non finisce il mondo, anzi. Ci sarà una strada da percorrere insieme, che sarebbe il caso non disseminare di mine.
Perchè mi considero una persona di sinistra.
Sono affezionato all'idea di una sinistra autentica, intensa, aperta, coinvolgente, trasparente, che sappia parlare non solo ai soliti noti, ma soprattutto ai tanti ignoti.
Sono affezionato soprattutto all'idea di una sinistra coraggiosa, rivolta al futuro, capace di scelte forse scomode ma certamente utili. Una forza progressista vera. Che la smetta di venerare ossessivamente gli occupanti dei Pantheon e inizi a prendersi cura (take care, che bell'espressione...) di chi frequenta le scuole e le università.
Una sinistra che ami così tanto il cambiamento da essere disposta a cambiare anche se stessa.
Senza gattopardismi. Sul serio, non per finta.
Senza tante illusioni, se c'è uno che ha almeno una mezza possibilità di fare tutte le cose che ho scritto qui sopra è Matteo Renzi.

Occhio eh. Renzi non è il salvatore della patria. Ha tanti limiti e alcune delle cose che dice (vedi diritti per le coppie gay) le condivido poco. Così come condivido poco, e ne avevo già scritto, questo suo eccesso di protagonismo, esasperato dalla campagna elettorale, ma che è ben presente in tutta la sua storia politica. Guidare un paese non lo si fa da soli, lo si fa insieme.
Ci sono ancora in pista i sei referendum per il Pd, a cui nessuno dei candidati, Renzi compreso, ha dato delle risposte chiare e definitive.
E ci sono ancora le primarie per scegliere i parlamentari, che in questo casino sarebbero un vero e proprio toccasana.
Chi mi conosce sa che avrei preferito di gran lunga una sorta di patto generazionale, un movimento come quello che si era messo in moto alla Leopolda a cui ho partecipato, ormai due anni fa.
Al fianco di Matteo avrei voluto vedere per esempio Pippo Civati, giusto per fare un nome, che sarò invece felicissimo e convintissimo di sostenere al congresso del 2013. 

Tornare indietro però non si può.
E allora che fare?
Prendo atto di tutto questo e vado avanti, perchè domenica si vota, e come mi ha detto scherzosamente una mia amica, quel senso di smarrimento era una vertigine, che come dice Jovanotti "non è paura di cadere, ma voglia di volare".








20 novembre 2012

Minatori verdeoro, ovvero lo Shakhtar Donetsk

Dopo aver preso a pallonate i campioni d'Europa in carica, ora ci basta un solo punto per avere la certezza matematica di accedere agli ottavi di Champions League, obiettivo raggiunto l'ultima volta nel 2009-10.
Dovremo andarlo a cercare in Ucraina, a Donetsk, contro uno Shakhtar già qualificato, squadra nobile del calcio sovietico ma semi-sconosciuta in Europa fino a pochi anni fa.
Nato ufficialmente nel 1936, lo Shakhtar ha raccolto l'eredità di diverse squadre locali esistenti fin dai primissini anni del '900, fondate da lavoratori inglesi trasferitisi in Ucraina durante il boom industriale delle miniere dell'Impero Russo.
Una sorta di squadra da dopolavoro, tant'è che prima di prendere il nome Shakhtar (che in russo significa "minatori"), il club ucraino venne chiamato Stachanovec, in memoria del mitico minatore di Donetsk Alekesej Stachanov che ancora oggi nominiamo spesso senza saperlo quando definiamo qualcuno "stakanovista". 
Per oltre sessant'anni la fama del club non oltrepassò i confini ucraini, ma con l'arrivo del presidente Rinat Akhmetov la storia dello Shakhtar cambia radicalmente. Sette Scudetti, sette Coppe d'Ucraina, quattro Supercoppe nazionali ma soprattutto la prima Coppa Uefa nella storia del calcio ucraino.
I rubli di Akhmetiov hanno infarcito lo Shakhtar di brasiliani giovani e forti come Fernandinho, Luiz Adriano, Willian o Douglas Costa, messi in campo alla grande da quel vecchio volpone di Mircea Lucescu.
Insomma, dal piccone e la pila frontale alla salsa verdeoro. La squadretta del dopolavoro sta diventando una forza del calcio europeo e anche se loro non hanno più nulla da chiedere, prendersi un punto in casa loro non sarà una passeggiata.





   
   

 


Rassegna Stampa

"La marcia dei trecento per i sovrappassi" di Marco Giavelli, Luna Nuova del 20-11-12

"E Jacopo Suppo, a nome delle minoranze di Condove, ha bollato come "vergognosa l'assenza del Sindaco: siamo qui per recuperare un pezzo dei nostri diritti, cioè avere un servizio dignitoso che funzioni in condizioni di sicurezza. Chi non è venuto dice che a breve l'appalto verrà riaffidato e che si fida delle Ferrovie: io delle Ferrovie ho smesso di fidarmi prendendo il treno tutti i giorni".    
Qui trovate la gallery della marcia di sabato

19 novembre 2012

Il punto sulle primarie

Di primarie ne avevo già scritto qui, ma è meglio rinfrescarsi un po' le idee visto che mi sembra ci sia ancora parecchia confusione.

Allora, si vota domenica 25 novembre, dalle 8 alle 20.

A Condove si vota in via Bruno Buozzi, al centro don Viglongo, nello stesso posto dove abbiamo votato per le primarie del 2005, del 2007 e del 2009.
Chiunque può verificare in tempo reale dove deve andare per votare cliccando qui

Possono votare tutti i cittadini italiani maggiorenni, i cittadini europei residenti in Italia e i cittadini extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Per votare NON è necessario essere iscritti al Pd, a Sel o al Psi e NON ci si deve iscrivere a nessun partito.

E' invece necessario sottoscrivere l’appello “Italia Bene Comune”, versare la quota di partecipazione di 2 euro e iscriversi all’albo degli elettori. Ci si può registrare all'albo domenica mattina, presso i seggi, oppure ci si può pre-registrare online o nei gazebo allestiti nei paesi sede di seggio.
Per esempio, a Condove ci si potrà pre-registrare questo sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 17.30 in piazza Martiri delle Libertà, davanti alle scuole Elementari.

Registrandosi si ottiene un tagliando che serve per votare domenica 25 e, eventualmente, domenica 2 dicembre in caso di secondo turno che si svolgerà se nessuno dei cinque candidati avrà ottenuto il 50% più uno dei voti.
Potranno votare al secondo turno solo coloro i quali hanno preso parte al primo. 

Per informazioni, chiarimenti, dubbi, domande o altro, scrivetemi qui sul blog, su Facebook o all'indirizzo jacopo.suppo@libero.it

18 novembre 2012

Ancora tu...(ma non dovevamo vederci più)

Ho già scritto diverse volte di Eugenio Scalfari.
Credo perciò sappiate che non mi sta molto simpatico.
Lo trovo saccente, antiquato ma soprattutto pericoloso per la grande influenza che riesce ad esercitare con i suoi giornali sul centrosinistra (e in particolare sul Pd).
Questo pezzo che ho letto ieri su Pubblico non fa che confermare il mio giudizio.
In pratica, dopo aver sparato su Bersani per due anni, da sei mesi buoni Repubblica ne tesse le lodi dalla mattina alla sera. Ottima l'apertura all'Udc, benissimo il sostegno a Monti, bene le primarie anche se forse era meglio non aprirle così tanto.
Ieri è stato sdoganato definitivamente anche il Monti bis, alla faccia del faticoso percorso fatto fino ad ora ma soprattutto alla faccia di tutti i militanti e gli elettori del centrosinistra che andranno a votare alle primarie tra un settimana. In pratica il Pd e tutto il centrosinistra dovrebbero smettere di fare il Pd e il centrosinistra, accontentandosi del ruolo di portatori d'acqua.   
Per giustificare questa idea tira fuori anche Berlinguer e Moro, l'amico Scalfari, classe 1926, che non riesce proprio a descrivere la realtà di oggi senza fare un esempio vecchio almeno di trent'anni.
Forse perchè non la capisce più, la realtà, e come un generale assserragliato continua a disegnare strategie immaginarie, spostando truppe inesistenti.
E poi dice che uno si butta su Renzi...


   
 

Smart ideas

Dai pannelli fotovoltaici "calpestabili" ai marciapiedi che si illuminano al passaggio.
L'idea ha già un paio di anni, ma l'up grade che gli ha fatto fare questo studente tedesco può veramente cambiare i modi di illuminare le nostre città.
Qualche settimana fa avevo partecipato ad un convegno sul futuro delle tecnologie urbane, i cosiddetti progetti "smart city".
Un settore che si sta arricchendo di idee e di spunti, che in Italia è ancora poco conosciuto ma che potrebbe portare notevoli vantaggi alle nostre comunità ma soprattutto creare una filiera economica verde di cui l'Italia ha bisogno.

16 novembre 2012

Il fine nel mezzo

Son giorni difficili, in tutto il mondo.
Chi vuole sicurezza, la rincorre bombardando.
Chi cerca giustizia, la reclama sparando missili.
Chi reclama un futuro diverso, crede di costruirlo spaccando vetrine.
Chi dovrebbe garantire un livello accettabile di legalità e dignità istituzionale, spara lacrimogeni.   

E' un clima da stadio, dove nessuno prova ad abbassare i toni e proporre soluzioni, preferendo salire sulle gradinate di questa o quella tifoseria, alzando sempre un po' l'asticella dello scontro.

Uno dei più grandi pensatori italiani, Niccolò Macchiavelli, ha scritto che "il fine giustifica i mezzi".
Sapete che c'è? E' una cagata pazzesca, che forse andava bene nella Firenze del XVI secolo ma non si addice ai porblemi e alla complessità del mondo in cui viviamo.

Il fine non giustifica i mezzi.
Sono i mezzi che qualificano i fini.

  

15 novembre 2012

Manifestazione pro sovrappasso

Sabato mattina, dalle 9.30 in poi, ci si trova alla Chiusa per chiedere certezze sull'avvio dei lavori per la costruzione dei sovrappassi ferroviari tra Chiusa, Condove e Vaie.

L'Amministrazione Comunale di Condove ha deciso di non aderire alla manifestazione. Un'assenza che per noi tre gruppi di minoranza è ingiustificata e che fa il paio con l'assenza al Consiglio Comunale aperto convocato l'anno scorso dal Comune di Chiusa. Evidentemente la realizzazione di quest'opera interessa poco.

Noi invece riteniamo che tutti i condovesi non vedano l'ora di vedere realizzato questo sovrappasso, che da troppi anni viene promesso ma mai realizzato. Vi invito quindi a partecipare alla manifestazione di sabato. Qui sotto trovate il testo dell'appello e il programma. 
 
 
DA MOLTI ANNI I CITTADINI DI CONDOVE, CAPRIE, CHIUSA DI SAN MICHELE E VAIE CHIEDONO CON INSISTENZA LA COSTRUZIONE DEI SOVRAPPASSI FERROVIARI PER NON DOVER SOSTARE PER DECINE DI MINUTI FERMI DAVANTI ALLE SBARRE ABBASSATE DEL PASSAGGIO A LIVELLO.

QUEST’OPERA, INIZIATA E INTERROTTA PER LE  VICENDE BEN NOTE, E’ FONDAMENTALE PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEI CITTADINI, OGGI ESPOSTI  AI RISCHI DI INCIDENTI IN CODA SULLA STATALE E PER FACILITARE LE ATTIVITA’ ECONOMICHE E LA VITA QUOTIDIANA DELLE PERSONE.

 QUESTA  SITUAZIONE ORMAI NON E’ PIU’ TOLLERABILE.

I SOVRAPPASSI SONO UNA PRIORITA’ PER LA NOSTRA COMUNITA’.

PER QUESTI MOTIVI INVITIAMO LA POPOLAZIONE A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE PER SOLLECITARE LA RIPRESA DEI LAVORI

SABATO 17 NOVEMBRE, DALLE ORE 9.30
 

PROGRAMMA:
 

Ore  9.30 – Ritrovo in P.zza della Repubblica a Chiusa di San Michele
Ore 10.00 – Partenza per la Stazione Ferroviaria Chiusa- Condove.

                                 Percorso: Via G. Cantore – Via Susa (S.S. 25 dal Km. 30 al Km. 30,8) – Via Condove
Ore 11.00 – Intervento degli amministratori locali.
Ore 12.00 – Fine manifestazione.

Alberto Veggio, Marinella Cuatto, Valerio Bertolo, Jacopo Suppo, Pietro Milazzo

14 novembre 2012

A proposito di Pantheon

Lunedì sera c'è stato l'attesissimo dibattito tra i candidati alle primarie del centrosinistra.
Lo ammetto: non l'ho visto.
Avevo già in calendario una riunione per organizzarle, le primarie, e non potevo proprio mancare.
Avrei però voluto capire cosa avevano detto i "fantastici 5" (sorvoliamo...), sicuro del fatto che sul web non sarebbero mancate analisi, commenti, dibattiti.
Son passati due giorni e, a parte le pagelle sulla camicia, sul linguaggio o sull'appeal davanti alla telecamera, di cosa han detto Bersani e compagni non c'è traccia o quasi.
Si, qualche schermaglia sui diritti civili, due righe sulla riforma del lavoro e sulle tasse, ma niente di più.
L'unica cosa che è rimasta, a ormai quasi due giorni di distanza, è questa storia del Pantheon, ripresa anche oggi su LaStampa sia da Gramellini, sia da Jena.
Polemiche a non finire, anche sul web.
Gente che dice di non voler più votare Vendola o Bersani perchè han citato un Papa e un Cardinale e non citato questo o quel leader politico, questo o quel sindacalista, questo o quel giornalista, ecc, ecc.
Insomma, di un dibattito organizzato per parlare del futuro sta rimanendo solo una discussione sterile su una "tomba ideologica" troppo vuota (o troppo piena, dipende dai punti di vista).
Capisco l'importanza delle "radici profonde", che sono da curare e da preservare, ma vorrei che ci si occupasse anche dei rami, che son poi quelli più importanti per crescere e andare avanti.
Io i morti li lasceri riposare dove sono. Hanno già dato.
Ora tocca ai vivi, a chi deve ancora giocarsi le sue carte, a chi ha voglia di scrivere una storia nuova.
Invece di parlare di papi, di segretari, di chennesoio, avrei voluto sentir parlare delle amiche di Altea, la scout travolta da un pirata della strada, che continueranno a "cercare di rendere il mondo un po' migliore di come l'han trovato" nonostante la tragedia che le ha colpite, o dei tanti ragazzi che se ne stanno andando a cercar fortuna all'estero, protagonisti di un nuova emigrazione silenziosa stile inizio '900, o dei volontari della Protezione Civile impegnati in Emilia.
Altro che sepolcri! Luoghi e persone piene di energie.
I protagonisti di quella riscossa e di quella voglia di futuro che vogliamo, e dobbiamo, costruire insieme.
Un mio amico un giorno mi ha detto che l'essenza della tradizione è l'innovazione. Perchè l'innovazione serve a tramandare il fuoco e non a venerare le ceneri.
Non dimentichiamocelo mai.



  

13 novembre 2012

Il meglio deve ancora venire

Obama aveva ragione.

Pippo Civati si candida alla segreteria del Pd.
Sono felice, ma proprio tanto.
Perchè lui ha le capacità politiche e umane per guidare un grande partito come il Pd.
Perchè saprà unire e non dividere.
Perchè ha il cuore in alto ma i piedi ben saldi per terra.

Non sarà una passeggiata, ma non vedo l'ora di iniziare questo viaggio.
Sarà entusiasmante.

Mai come questa volta, il titolo del post è proprio azzeccato!

12 novembre 2012

Eravamo ragazzi ancora...


Va' più in su, più in là
contro vento è lotta dura ma
tendi lo spago se sta a cuore a noi
non è vana speranza
cambierà : oltre la siepe va'.

Ciao Altea...

Io sto con Prandelli

Non ce n'è.
A me Prandelli piace proprio.

Mi sembra azzeccata l'idea del codice etico e mi fa piacere vedere che viene rispettato a prescindere dalle situazioni e dai nomi (vedi il caso De Rossi).

Bellissima poi l'ipotesi dell'attacco Balotelli-El Shaarawy.
Un bel messaggio di fiducia che va oltre il calcio.

La Nazionale ci rappresenta in giro per il mondo e queste scelte non possono che far bene anche all'Italia.
Speriamo che certi esempi incomincino a far presa anche oltre Coverciano.  

11 novembre 2012

Chi è causa del suo mal...

Sono due giorni che Bersani tuona contro Casini, reo di avergli fatto un bel buco con le foglie sopra in commissione Affari Costituzionali, approvando una bozza di legge elettorale che non fa altro che avvicinare un Monti-bis.
Ora, PiGi ha tutte le ragioni del mondo per arrabbiarsi. Questa proposta di riforma elettorale è folle, irresponsabile, irricevibile. Fa bene ad alzare la voce e a sentirsi tradito.
Però c'è un però. Anzi, ce ne sono diversi.
Tipo che nel Pd, a gennaio, qualcuno aveva posto il tema delle legge elettorale, proponendo anche delle soluzioni. Gli stessi che, qualche mese prima, si erano messi a raccogliere le firme per chiedere le primarie per i parlamentari, perchè annusavano l'imboscata. Gli stessi che si son messi a raccogliere le firme per 6 referendum per cambiare il Pd, sostenendo, tra le altre cose ,che cambiare l'Italia non è una cosa facile, ma pensare di farlo con l'Udc è da matti.
Il Pd non ha mai risposto a queste sollecitazioni, perchè non c'era tempo, perchè non era il momento, perchè, perchè, perchè.
Quindi, caro PiGi, fai bene ad arrabbiarti, ma credo che, mai come questa volta, il titolo di questo post vada bene anche come chiusura.

10 novembre 2012

Primarie in Valsusa

Come già successo nelle precedenti edizioni, anche in Valsusa ci siamo organizzati per le Primarie di domenica 25 novembre.
Il regolamento lo avevo già pubblicato qui, mentre qui sotto vi scrivo l'elenco dei seggi presenti in valle, in modo che sappiate dove andare a votare e possiate indirizzare eventuali amici o parenti vari, interessati alle Primarie. In alcuni casi, i residenti nei piccoli comuni dovranno recarsi in un comune vicino perchè non è stato possibile allestire il seggio. Per esempio, i cittadini di Caprie e di Chiusa San Michele dovranno venire a votare a Condove, mentre i cittadini di Villadora dovranno andare a votare ad Almese. Comunque, trovate tutte le info qui sotto.
Rimangono ancora da definire alcuni luoghi in cui ci si potrà preregistrare.

Per quanto riguarda Condove, il seggio sarà allestito come sempre al Centro don Viglongo, mentre ci si potrà preregistrare sabato 24, dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 17, al gazebo che allestiremo in Piazza Martiri, davanti alle Scuole Elementari.
Come Circolo del Partito Democratico abbiamo deciso di devolvere parte dell'incasso delle Primarie alla sezione ANPI di Condove, che necessità di risorse per "salvare" l'archivio storico della partigiana Fasulin



SEGGI PER LE PRIMARIE 2012

Avigliana: Sala Consiliare, Piazza Conte Rosso.

Almese e Villardora: Sala Consiliare, Via Roma 4, Almese.

Bardonecchia/Cesana/Claviere/Oulx/Sauze d’Oulx/Sauze di Cesana/ Exilles/Salbertrand/

Sestriere: Dopolavoro Ferroviario, Piazza Medail, Bardonecchia

Bussoleno/Bruzolo/Chianocco/Mattie/San Didero/San Giorio: Dopolavoro Ferroviario, Via Torino 3, Bussoleno.

Buttigliera Alta: Sala Consiliare, Via Reano 3.

Caselette: Locali Ex Municipio, Via Alpignano.

Coazze: Sede Centrosinistra, Piazza Gramsci

Condove/Caprie/Chiusa San Michele: Centro Don Viglongo, Via B.Buozzi 4, Condove.

Giaveno/Valgioie/Trana/Reano: Sala Consiliare, Via F. Marchini 2 Giaveno.

Sant’Ambrogio: Sala Consiliare, Piazza XXV Aprile.

Sant’Antonino/ Borgone/Villarfocchiardo/Vaie: Atrio del Comune, Via Torino, Sant’Antonino.

Sangano: Agorà, Piazza Matta.

Susa/Chiomonte/Giaglione/Gravere/Meana/Moncenisio/Mompantero/Venaus: Sede PD, Piazzetta A. Rana 7, Susa.

Rubiana: Sala Banda Musicale, Piazza Roma.

Rosta: Casa Associazioni, Via Alighieri (ang. V. I Maggio).

Villarbasse: Via Vitroni 9.








9 novembre 2012

Rassegna Stampa

Le primarie si avvicinano, si scaldano i motori e si scatenano i giornalisti.

Qui, un divertente pezzo di Bruno Andolfatto uscito ieri su LaValsusa. 

8 novembre 2012

Il gioco più bello del mondo

Il Celtic è la tua squadra del cuore e compie 125 anni lo stesso giorno in cui arriva a farle visita il Barcellona.
Che fai?
Vai allo stadio, lo trasformi in una bolgia di bandierine verdi e bianche, saluti il tuo capitano che gioca anche se ha una caviglia gonfia come una zampogna e speri che vada tutto bene.
Ovviamente, diluvia.
Bene. I piedini da fata di Messi, Xavi e Sanchez potrebbero inzaccherarsi ed essere appesantiti.
Ottimo anche lo schema: uno in porta, nove dietro al pallone, uno nel centrocampo degli altri.
Si parte. Come in una festa del liceo, il Celtic mette "la casa", mentre gli ospiti portano la musica.
Il tango del Barcellona però dura 20', quando al primo calcio d'angolo per i tuoi Wanyama trova il tempo giusto e insacca l'1-0.    
Insieme alla pioggia, viene giù di tutto. A momenti anche la curva.
Il Barça non si scompone. Tanto prima o poi uno glielo facciamo.
Il tempo però passa. Prima lento, poi un po' più veloce. Poi si mette a correre.
El tiqui-taqua blaugrana si infrange al limite dell'area del Celtic come un'onda sulla spiaggia.
La difesa tiene. Forster è un muro. Le prende tutte, tiene la palla tra le mani, si rialza sempre con calma. Ha 24 anni, ma sembra che giochi da una vita.
Gli ospiti s'innervosiscono e iniziano a martellare duro. Forse anche troppo.
All'83' infatti spiove una palla a metà campo, e per la troppa fretta di ributtarla in attacco, Xavi prova a colpirla al volo, lisciandola.
Il terreno bagnato la fa schizzare sui piedi di Watt, 18 anni, cuore biancoverde fin da bambino, che non sapendo bene cosa fare inizia a correre più veloce che può.
Sembra che scappi, e corre così tanto che ci mette un paio di secondi ad arrivare davanti a Valdes e a calciare il pallone più forte che può.
E' il secondo tiro in porta della partita: 2-0!
Lo stadio sta su per miracolo. Le telecamere tentano di inquadrare il piccolo bomber ma tremano troppo per stringere sul suo volto.
Watt corre sotto la curva e bacia la maglia. Non ci crede neanche lui.
Non ci crede neanche il Barcellona, ferito e furente.
Si scatena l'inferno sotto la pioggia. L'area dei padroni sembra il 61 alle 8 del mattino.
In mezzo a tutto quel casino, Messi trova la zampata del 2-1, ma è tardi.
Celtic-Barcellona è andata proprio così.
Doveva essere una partita come un'altra e invece è stato uno spettacolo.
Perchè il calcio è così. A volte l'83,6% di possesso palla, i 955 passaggi conto 166 e i 32 cross contro i 12 ti bastano a malapena per fare un gol in extratime, mentre quelli che ti stanno davanti fan due tiri e due gol.
Sir Alex Ferguson, scozzese anche lui, un giorno ha detto: "Facevo vedere ai miei giocatori le videocas­sette della squadra di Lippi e dicevo: non guardate la tatti­ca o la tecnica, quella ce l’ab­biamo
anche noi, voi dovete imparare ad avere quella vo­glia di vincere".
Morale? Il cuore conta più dei piedi. Sempre


7 novembre 2012

Chicago-Pechino-Roma

Abbiamo ancora tutti negli occhi le immagini della festa di Chicago e le parole di Barack Obama, innamorato di sua moglie, del suo Paese e del suo lavoro.
Una rielezione che sentiamo tutti un po' nostra, anche senza aver fatto nulla se non postare ogni tanto qualche foto o qualche claim su Facebook. Ecco, la bravura e la genialità di Obama sta tutta qui (e ho detto niente...). La politica come impegno collettivo, come un viaggio da fare in compagnia, come una marcia verso il domani che coinvolge tutti. Anche noi che non siamo americani.
Lontano dai fuochi d'artificio di Chicago, tutto è pronto per un'altra elezione, per certi versi importante come quella di Obama. Domani infatti, a Pechino, il Partito Comunista Cinese aprirà il suo diciassettesimo congresso per "eleggere" il Comitato Centrale e l'Ufficio Politico, organismi che avranno il compito di decidere chi sarà il prossimo presidente della più popolosa nazione del mondo nonchè seconda potenza economica e industriale del pianeta. Nessuna elezione diretta, nessuna consultazione popolare. Solo un manipolo di uomini scelti in base alla loro fedeltà e non in base alle loro competenze. Come spesso accade, di quello che succede in Cina si parla poco, anche se il prossimo presidente della Repubblica Popolare avrà lo stesso peso politico di Obama. Proprio per questo sarebbe il caso di accendere i riflettori sul "celeste impero", perchè la mancanza di democrazia in un paese così importante è una vera e propria emergenza che riguarda tutti noi.
Riguarda tutti noi anche quello che è accaduto ieri nella commissione Affari Costituzionali del Senato. Pdl-Lega-Udc hanno ritrovato il feeling dei tempi d'oro e con una mossa a sorpresa hanno approvato una bozza di riforma elettorale che renderebbe ingovernabile il Paese. Il Pd, giustamente, si sta facendo sentire, gridando allo scandalo e preparando degli emendamenti da presentare in aula.
Speriamo che questa vicenda curi la "sindrome di Stoccolma" che ammorba i dirigenti del Pd, impegnati da mesi in una corte spietata all'Udc.
Invece di fare accordi e accordicchi in stile Comitato centrale cinese, il centrosinistra dovrebbe intercettare le tante energie che attraversano il nostro Paese, metterle al centro del suo programma e dargli ali per volare. Vincerebbe le elezioni, darebbe all'Italia una direzione e permetterebbe anche a noi di metterci in marcia e di vivere una notte come quella di Chicago. 

 

6 novembre 2012

Rassegna Stampa

Ieri ho fatto una bella chiaccherata con Marco Giavelli. Ne è venuta fuori questa piccola intervista, uscita oggi su Luna Nuova.
Ovviamente i temi sono tanti, e non si possono sviscerare tutti in poche righe. Sarebbe bello iniziare a discuterne tutti insieme, magari in un'occasione pubblica.


Tra i supporter di Renzi ci sarebbero volti noti del partito zonale come Fabrizio Caneva, Cristina Galatà, Enzo Gioberto e Jacopo Suppo. coordinatore del circolo di Condove: "Ho partecipato alla prima edizione della Leopolda a Firenze, anche se dietro a quella giormnata c'erano uno slogan e un progetto ben preciso: "Prossima Fermata: Italia". Ora lo slogan è "Adesso! Matteo" -fa notare Suppo- A mio avviso il lavoro di gruppo è stato un po' sacrificato per lasciar spazio alla spinta mediatica centrata sul personaggio di Renzi, concetto che non mi è piaciuto. Alla fine credo comunque che lo voterò, anche se da tutti i candidati aspettiamo delle risposte: in valle di Susa abbiamo raccolto 300 firme per chiedere che si facciano le primarie per la scelta dei parlamentari nel caso in cui si torni a votare con il "porcellum", ma su questo per ora nessuno ha dato delle risposte".

5 novembre 2012

Domani si vota

Non da noi, negli Usa.

Qui una piccola guida su come si vota.
Qui invece una rapida carrellata sui famosi stati in bilico, quelli che domani notte diranno molto su chi sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca.
Qui invece il blog di una mia amica, che essendo fortunata fortunella sta facendo la volontaria presso un comitato elettorale pro Obama a Chicago.
Un po' di letture di riscaldamento in vista di domani notte.
Io son già pronto: divano, coperta, caffè e via a seguir lo spoglio.

Sperando in four more years!  
    

4 novembre 2012

Cose che capitano

Ieri, all'uscita da Messa, Elena ha incrociato una signora di Condove che le ha dato i 20 euro che vedete nella foto perchè "ho visto sui giornali che avete dato il bianco al sottopasso. Bravi! Io lo uso sempre e mi dava fastidio passare in mezzo a tutta quella sporcizia e a quelle brutte scritte."  
Elena ha ringraziato e ha provato a dirle che avevamo fatto un servizio gratuito e di conseguenza non volevamo nulla.
Non c'è stato verso.
Appena vedrò questa gentile condovese la ringrazierò di persona, e le dirò che i suoi soldi saranno usati per acquistare del cibo destinato ai più bisognosi in occasione della colletta alimentare che si svolgerà sabato 24 novembre.
Quindi, dando il bianco abbiamo fatto un servizio per i condovesi ma anche per chi vive in condizioni precarie, dimenticato da tutti.  
Vedete? Le buone azioni sono contagiose. Una tira l'altra.  

3 novembre 2012

Storie di calcio



Stasera c’è Juve-Inter e i giornali non parlano d’altro. Il derby d’Italia, il nostro “Clasico”, una partita ricca di storia e di storie, dai sei gol di Sivori al rigore non dato a Ronaldo arrivando a tutto quello che è successo dopo Calciopoli.
In mezzo a tutto questo, vorrei ci fosse un po' di spazio per una storia molto più piccola ma veramente incredibile: quella di Salim Cissè.
Salim è nato in Guinea nel 1992, Paese lacerato da una guerra civile che semina solo morte e povertà. Nel 2009 decide di scappare e al termine di uno dei tantissimi “viaggi della speranza” arriva a Roma. Clandestino, senza documenti, senza sapere parlare l’italiano e senza amici o compagni di avventura. Va a vivere in un centro di accoglienza che, per sua fortuna, sorge vicino al campo dove si allena il Borgo Massimina, una piccola squadra di Prima Divisione. Fa amicizia con i giocatori, inizia ad allenarsi con loro e quando il mister decide di “provarlo” in una partita, fa sfracelli. Salim è un talento puro. Tanta corsa, tanto cuore, tanta voglia di rivincita. La storia personale e l’entusiasmo di Salim colpiscono Francesco Anzalone, dirigente dell’Arezzo, che decide di “adottarlo”. Riesce a fargli ottenere lo status di rifugiato politico e a tesserarlo per la squadra toscana. Anche con i granata Salim fa vedere di che pasta è fatto. 13 gol in un anno e convocazione per il Torneo di Viareggio con la rappresentativa serie D. Proprio in quell’occasione viene notato dai dirigenti dell’Academia di Coimbra, squadra di media classifica portoghese, che gli fa firmare il suo primo contratto da professionista e gli dà la possibilità di giocare nella Primeira Liga e in Europa League, manifestazione in cui segna il suo primo gol il 4 ottobre, contro l’Hapoel di Tel Aviv.       
In tre anni, da clandestino a bomber europeo. Quando i dirigenti portoghesi gli han chiesto se potevano fare qualcosa per lui per farlo sentire a casa, Salim ha chiesto un biglietto aereo per sua mamma. “Sono tre anni che non la vedo”.
Spero che la mamma di Salim sia riuscita a prendere quell’aereo, spero che Salim faccia ancora tanti gol e che magari un giorno possa diventare il protagonista più atteso di un Juve-Inter così importante come quello di stasera. Se lo meriterebbe proprio.