27 maggio 2012

10 cose buone per l'Italia che la sinistra deve fare subito

Mobilità sociale, selezione degli investimenti per rendere l'Italia il Paese dell'innovazione, ambiente e bellezza come elementi strategici, contrasto feroce alla corruzione e all'evasione con metodi innovativi, trasparenza nel rapporto con la società, riforma della politica e una nuova concezione del potere, meno invasiva e temporanea, come è giusto e democratico che sia. E un solo grande nemico: non la parte avversa, ma la categoria dello spreco. Di tempo, di occasioni, di opportunità. Di territorio. Di denaro pubblico. Sullo sfondo, al di là dei monti (non solo metaforici), l'Europa, vero campo d'azione della prossima generazione della politica italiana. Un Paese profondamente rinnovato, più dignitoso e giusto, in poche mosse, che si possono fare subito, in pochi mesi, per ridare all'Italia quello che le è mancato in questi anni e che sembra essere scomparso per i suoi cittadini, soprattutto i più giovani: il futuro. Dieci cose di sinistra da fare subito. Il Paese non può più aspettare.
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22 maggio 2012

Voglia di un'altra Italia. La prossima

È passato talmente poco tempo dalla fine dei ballottaggi, che probabilmente i seggi devono ancora essere smontati. In compenso ne ho già lette e sentite di ogni. Come sempre, pare cha abbiano vinto tutti. PiGi & co non hanno dubbi: da 45 a 92 comuni. E bon! Grillo invece ha dichiarato: “Abbiamo preso Stalingrado, ora c’è Berlino (…eh?)”. Pure Maroni non era poi così abbacchiato: “Registriamo la sconfitta ma la notizia di tre giorni fa, con gli avvisi di garanzia a Bossi e ai figli, non ci ha certo aiutato” (cavolo, non ci avevo pensato. Sai che forse ha ragione? Si vede che è “quello bravo”).
Come sempre le letture son molteplici. Perché se è vero che al nord, specialmente in Lombardia, il centrosinistra ha conquistato diversi comuni che una volta erano amministrati dal centrodestra (vedi Alessandria, Asti, Como, Cantù, Monza, solo per fare qualche nome), è vero anche che la sfida-simbolo di questo secondo turno, cioè Parma, dove in questi anni ha amministrato il centrodestra ed è successo di tutto, il centrosinistra l’ha persa di brutto.
Di questo risultato c’è già una bella analisi dell’Istituto Cattaneo di Bologna che vi consiglio come lettura serale http://www.cattaneo.org/pubblicazioni/analisi/pdf/Analisi%20Istituto%20Cattaneo%20-%20Voto%20comunale%202012%20-%20Flussi%20elettorali%20a%20Parma%20tra%20I%20e%20II%20turno%20(21%20maggio%202012).pdf ma ci torno dopo.
Insomma, quella che una volta era tutta Padania (la Lega torna a casa con un 7-0 sul groppone che ricorda un Barcellona-Stoccarda di qualche settimana fa), oggi sembra essere tornato territorio italiano. Però c’è un però. Anzi, ce ne sono diversi. Il centrosinistra vince nei centri medio-grandi con candidati “autoctoni”. Gente che corre su e giù per i quartieri delle città da anni e che è conosciuta e, evidentemente, apprezzata. Appena però la partita oltrepassa il limes cittadino, coinvolgendo dinamiche nazionali, son dolori, specie per il Pd.
E qui rientra in ballo il caso Parma, dove al secondo turno il candidato del centrosinistra perde 600 voti rispetto al primo, e il Pd raccimola 17.472 voti contro i 47.153 presi nel 2008 alla Camera. Dall’analisi fatta da una locale testata online emerge che il centrosinistra ha perso consensi nei quartieri dove era molto forte: Montanara 46,26%, al Molinetto il 42,21%, il 45,02% al Pablo e il 42,65% in Oltretorrente. Un cambio favorito in modo determinante dalla questione del termovalorizzatore (voluto dalla Provincia il cui presidente è proprio Bernazzoli…per dire) tanto che nel quartiere dove è stato installato, Cortile San Martino, il candidato anti-inceneritore del M5s ha raccolto oltre il 67% delle preferenze (i dati me li ha dati Marco Cacchioli, che di Parma se ne intende). Elezioni diverse, regole diverse, contesto diverso. Tutto vero, ma 30.000 voti in meno in una piccola città diventata improvvisamente la linea Maginot del centrosinistra, non sono solo un campanello d’allarme, sono il fischio della sirena del Titanic. Nella città del parmigiano (tra l’altro, se fossi parmense, la dichiarazione di Pizzarotti in campagna elettorale che si propone di far “uscire Parma dalla logica perversa dell’agro-industria” mi preoccuperebbe non poco) c’era voglia di cambiamento dopo gli scandali, i picchetti sotto il municipio, le dimissioni delle giunta. A giudicare dal voto, un cambiamento che il centrosinistra non è stato in grado di rappresentare.
Una considerazione amara, perché dimostra che lo zoccolo duro degli elettori del Pd si sta assottigliando sempre più, e la causa va ricercata in una classe dirigente ormai poco credibile (o incredibile...se volete), e basta leggersi Letta o Bindi per capire di cosa parlo.

Al di là (o al di sopra) di tutte queste considerazioni "politiche", c’è poi la realtà più preoccupante. Un astensionismo dilagante, in aumento ovunque, che neanche l’ascesa di Grillo è riuscita a intercettare. E in questo spazio che il Pd dovrebbe piantar le tende, lavorando per recuperare almeno un pezzo di quelli che proprio non ne vogliono più saper niente. Per farlo però bisognerebbe smetterla di liquidare tutto quello che capita bollandolo come “antipolitica” o “di destra”, cercando di capire quello che si muove veramente nella pancia sempre più vuota della nostra povera patria.
Anche perché, e poi la smetto, alla fine della fiera, dopo queste elezioni vien fuori che il centrodestra, ad oggi, non esiste più, la Lega sta naufragando, il Terzo Polo non è riuscito ad andare oltre alla bouvette del Transatlantico. Quindi è molto probabile che toccherà proprio al centrosinistra guidato dal Pd governare l’Italia nei prossimi anni. Occorrerebbe farlo con un minimo di lungimiranza.  

Quer pasticciaccio brutto del piano regolatore


lettera pubblicata su Luna Nuova n°36, martedì 22 maggio 2012 
Gentile direttore

Nell’edizione di venerdì è apparso un articolo riguardante il consiglio comunale di Condove, in cui viene data la notizia della mia astensione su una variante al piano regolatore proposta dall’Amministrazione comunale. Vorrei argomentare in maniera un po’ più dettagliata le motivazioni che mi hanno spinto a fare questa scelta.
Sorvolando su alcune variazioni resesi necessarie per correggere degli errori materiali, l’oggetto del contendere ricade sul punto 6 della relazione presentata dall’Amministrazione prima in commissione bilancio e poi in consiglio comunale (consultabile e scaricabile dal sito del Comune), intitolato “Inserimento e eliminazione di aree a servizio pubblico”. Nel punto 6b si propone di cambiare la destinazione d’uso di una particella collocata nella zona industriale condovese, trasformandola da “area a servizio pubblico” ad “area  omogenea a quelle circostanti” vista “la realizzazione di una rotatoria stradale, che in fase di costruzione è stata posizionata in modo tale da rendere inservibile tale area a servizi”. A complicare ulteriormente la situazione, vi è il fatto che questa porzione di terra sia inserita in un’area a PEC, vincolata cioè a un utilizzo ben preciso. Nel punto 6c invece si propone “l’eliminazione della destinazione d’uso dell’area a servizi pubblici a parcheggio di via Partigiani Georgiani in quanto priva d’interesse per l’Amministrazione Comunale”.    
Le aree del piano regolatore destinate a servizi sono un valore perché vincolano l’utilizzo di porzioni di territorio alla realizzazione di opere per i cittadini. A mio avviso, privarsi di questa possibilità è un errore.
Facendo queste considerazioni in consiglio, mi è stato risposto dal Sindaco che, per quanto riguarda l’area della zona industriale, la destinazione d’uso è stata modificata in modo che venga acquisita dal proprietario delle particelle circostanti e, in cambio, il Comune potrà disporre dell’area su cui ora sorge la rifiuteria che, quindi, è stata realizzata su un terreno privato. Il Sindaco inoltre ha dichiarato che di questo “scambio” non c’è nessun atto ufficiale, ma solo un accordo verbale tra le parti. Stesso discorso per quanto riguarda l’area di via Partigiani Georgiani, in quanto, pare, che il Comune riceverà da un privato un pezzo di terra nell’area del castello del conte verde in cambio della variazione della destinazione d’uso di quell’area.
Con queste risposte viene difficile credere che corrisponda al vero quanto scritto in delibera, cioè che un’area non interessa più perché la rotonda che si doveva fare è già stata fatta e che un’altra area “è priva d’interesse da parte dell’Amministrazione”.
Nei prossimi giorni presenterò un’interrogazione all’Amministrazione, perché su questa vicenda continuo a vederci poco chiaro. Portare, in commissione prima e in consiglio poi, una delibera su cui si sono scritte delle affermazioni poi smentite durante il dibattito consiliare è un segnale di scarsa considerazione del lavoro dei tecnici e del ruolo dei consiglieri, ma è anche una cartina al tornasole sulla leggerezza (diciamo così...) con cui l’Amministrazione lavora su argomenti così complessi e delicati come il piano regolatore.
Oltre ad una mistificazione della realtà non so se ci siano state delle effettive irregolarità, ma ricordo che i più grandi scandali che hanno investito, e ancora investono, le amministrazioni locali sono legate proprio alla redazione e alle varianti dei piani regolatori.
Se l’Amministrazione ha voglia di correre certi rischi faccia pure, io non mi voglio assumere queste responsabilità.

Jacopo Suppo
Ascoltare Condove

11 maggio 2012

Grillo e i grillini. Intervista a LaValsusa


Anche se qualcuno, come l’astro nascente del Partito Democratico valsusino Jacopo Suppo dice che non era così difficile prevederlo.
 “La politica è un’arte umana, una scienza e non prevede vuoti. Se un vuoto si crea qualcuno subito lo riempie. Grillo ha occupato spazi lasciati da altri. Tanto che alcune delle cose che dice (questione immigrati a parte) sono pure di buon senso, come la necessità di un rinnovamento della politica”.Sta a vedere che adesso Jacopo Suppo strizza l’occhio ai grillini. “Macchè, non scherziamo. Però uno dei loro slogan: “Metà parlamentari a metà prezzo” è una proposta che Beppe Civati del Pd aveva inventato tempo fa. Mica se la sono inventata loro”. L’avanzata dei grillini non è una sorpresa. “Da tempo lo dicevamo ai nostri amati leader di partito: tenete conto di quel che sta capitando. Guardate che Grillo avrà successo. E’ avvenuto ma era già tutto scritto” E quindi? “Hanno preso tanti voti ma anche l’astensionismo è stato grande. Così, più che una soluzione, i grillini sembrano far parte del problema. Ciò non toglie che la realtà del 5 Stelle vada analizzata, valutata e non snobbata. In valle di Susa cosa succederà? “Quello che sappiamo e cioè che i problemi sono molto complessi., tutti:   dalla realizzazione di una linea ferroviaria, all’integrazione della gente che viene da altri paesi, al fatto che bisogna continuare a garantire i servizi. Diffido dai facili slogan urlati che non sono soluzioni. Certo, in valle i grillini hanno un terreno in cui potenzialmente possono prendere molti voti. A partire dalla questione tav, su cui la politica ha brillato per la sua assenza e su cui non si è andati oltre alle parole d’ordine “andiamo avanti, è strategica, si deve fare e non ce ne frega niente di nessuno. Con questi presupposti è chiaro che qui vivranno momento importante e significativo. Staremo a vedere come coglieranno l’opportunità. Del resto è già successo ad Avigliana. Ma anche qui per loro sarà una bella sfida”. 


http://brunoandolfatto.blogspot.it/

7 maggio 2012

Interrogazione n° 16 - SPORTELLO AMICO

Condove, 07/05/2012
Al Sindaco
E p.c. ai Capigruppo Consiliari
 
Oggetto: SERVIZIO SPORTELLO AMICO

In riferimento al servizio in oggetto e valutata la scheda presente nel rendiconto di bilancio 2011, si chiede di conoscerne nel dettaglio l’organizzazione sia per indirizzare correttamente i cittadini sia per valutare l’ adeguatezza della gestione ed eventualmente proporre alcune migliorie.

Tutto ciò premesso, chiedo al Sindaco e all’Assessore competente

.di conoscere, se esiste, un regolamento del servizio
.quali sono le richieste che possono essere soddisfatte
.come viene calcolata e riscossa la quota di compartecipazione dei cittadini
.quanti e quali interventi sono stati effettuati nel 2011 e nei primi quattro mesi del 2012. 

Ai sensi della normativa vigente si chiede che sia data risposta nel prossimo Consiglio Comunale 

Cordiali saluti
Per il gruppo consiliare
Ascoltare Condove
Jacopo Suppo

Interrogazione n° 15 - DEGRADO LAVATOI

Condove, 07/05/2012
Al Sindaco
E p.c. ai Capigruppo Consiliari

Oggetto: DEGRADO LAVATOI CONDOVESI

Ho potuto verificare personalmente lo stato di abbandono in cui versano alcuni lavatoi siti sul territorio comunale. In particolar modo posso documentare la sporcizia e l’incuria presenti al lavatoio sito all’incrocio tra via Roma e via Cesare Meano e di quello sito in via G.F. Re. 
Se per il primo, dopo molte segnalazioni dei cittadini, qualcosa è stato fatto, il secondo è ancora avvolto dalle erbacce, abbandonato a se stesso e non illuminato.
Una situazione che, oltre ad essere sgradevole per chi vive nelle vicinanze, può diventare anche un luogo d’aggregazione per alcuni malintenzionati che, vedendo un pezzo del territorio abbandonato, possono pensare di poterne disporre a loro piacimento.        

Considerato che i vecchi lavatoi rappresentano una caratteristica del tessuto urbanistico condovese chiedo al Sindaco e all’Assessore competente:

.di conoscere la tempistica delle azioni di pulizia.    
.di dare una risposta a questa esigenza di pulizia e decoro in tempi brevi ed in maniera continuativa.

Cordiali Saluti
per il gruppo consiliare
Asoltare Condove
Jacopo Suppo

Interrogazione n° 14 - IMPIANTO DI EROGAZIONE ACQUA

Condove, 07/05/2012 
Al Sindaco
E p.c. ai Capigruppo Consiliari
 
Oggetto: NUOVO IMPIANTO DI EROGAZIONE DI ACQUA POTABILE

Ho appreso dai giornali che è stato inaugurato il nuovo distributore di acqua presso il mercato coperto. Una buona notizia, visto che il cambio della ditta appaltatrice ha dilazionato i tempi d’installazione del distributore.

La scelta dell’Amministrazione è stata quella di non affare il servizio a Smat, società di cui pure Condove è socio, perché i costi d’installazione sarebbero stati intorno ai 12.000 euro a fronte di un’installazione gratuita da parte della società Aqua Cristalliana Snc.

Purtroppo però il costo dell’acqua è sensibilmente superiore a quello degli impianti Smat, che propongono 1,5 litro di acqua frizzante a 0,05 cent/euro e gratis l’acqua naturale refrigerata mentre l’impianto condovese, per la stessa cifra, eroga 1 litro soltanto e anche l’acqua naturale è a pagamento. Un buon 30%  e 100% in più a carico dei condovesi.  

Il risparmio per il bilancio del Comune quindi è diventato un costo per le tasche dei condovesi. Una situazione che si è già venuta a creare in altri comuni della nostra valle, dove però le amministrazioni hanno dichiarato pubblicamente come avrebbero investito i soldi “risparmiati”.      

Tutto ciò premesso, chiedo al Sindaco e all’Assessore competente:

.vorremmo conoscere l’esatto funzionamento dell’impianto e da dove avviene il prelievo dell’acqua
. il quadro economico dell’operazione e come è stata pattuita la distribuzione dei ricavi.
.qual è il risparmio effettivo per la popolazione condovese
.come saranno spesi i soldi “risparmiati” dal mancato affidamento del servizio a Smat.

Sottolineo infine quanto scritto all’inizio dell’interrogazione: “Ho appreso dai giornali”. Capisco che conciliare gli orari di 17 amministratori sia complicato, così come comprendo e condivido la scelta di far partecipare all’inaugurazione gli alunni delle scuole. Una semplice comunicazione però, anche solo via mail, sarebbe stato un segnale d’attenzione nei confronti delle minoranze.   

Cordiali Saluti
per il gruppo consiliare
Ascoltare Condove
Jacopo Suppo

Interrogazione n° 13 - PIAZZALE DELLA STAZIONE

Condove, 07/05/2012

Al Sindaco
E p.c. ai Capigruppo Consiliari

Oggetto: MANUTENZIONE PIAZZALE DELLA STAZIONE FERROVIARIA
In questo ultimo mese il maltempo ha creato diversi disagi al nostro territorio. Uno di questi è sicuramente il dissesto del fondo del piazzale della stazione ferroviaria, frequentata quotidianamente da centinaia di condovesi.

Le piogge di questi giorni hanno creato delle pozze molto profonde, rendendo difficoltoso il posteggio ma soprattutto le manovre delle tante auto che circolano durante la giornata.

Il piazzale della stazione è sito sul territorio del Comune di Chiusa San Michele, ma dalla fine degli anni ’30 una convenzione tra i due comuni regola le modalità di intervento per le opere di manutenzione del piazzale e dell’area limitrofa alla stazione.

La sistemazione definitiva di quel pezzo di territorio è un problema che è sul tavolo da anni, ma a parte alcuni lavori di manutenzione ordinaria come appiattimento del fondo in terra battuta o l’aggiunta di ghiaia, non si è mai riusciti ad affrontare il problema in maniera incisiva e definitiva.

Chiedo quindi al Sindaco e all’Assessore competente:

.se hanno preso contatti con l’amministrazione chiusina per discutere del problema.
.se è in programma un intervento di asfaltatura o comunque di riqualificazione del piazzale e, se si, con quale tempistica.

Segnaliamo inoltre un dato di fatto e suggeriamo una possibilità.

Nonostante gli ultimi disagi dovuti all’aumento delle tariffe e alla riduzione delle fermate, i cittadini che usufruiscono del servizio ferroviario sono numerosissimi, e nella quasi totalità dei casi si recano alla stazione con mezzi propri (auto o biciclette) che poi stazionano nel piazzale per tutto il giorno.

In un’ottica di riqualificazione del luogo, sarebbe importante prevedere, oltre a un’area sosta asfaltata, con degli spazi per la sosta ben tracciati, l’installazione di un punto dove poter mettere a sosta le biciclette.

Ottima idea sarebbe quella di iniziare a pensare ad un sistema di bike sharing, magari coinvolgendo l’amministrazione di Chiusa, in modo che chiunque possa raggiungere la stazione con un mezzo che sarebbe contemporaneamente pubblico e ad impatto zero.      

Cordiali saluti.
Per il gruppo consiliare
Ascoltare Condove
Jacopo Suppo

Interrogazione n° 12 - SOVRAPPASSO FERROVIARIO

Condove, 07/05/2012

Al Sindaco
E p.c. ai Capigruppo Consiliari

Oggetto: SITUAZIONE SOVRAPPASSO FERROVIARIO

È di pochi giorni fa la notizia che la ditta che avrebbe dovuto proseguire i lavori per il completamento del sovrappasso ferroviario ha rifiutato l’incarico e, di fatto, i lavori hanno subito l’ennesimo stop.

È una situazione che ha superato il ridicolo e che, ancora una volta, penalizza la popolazione di Condove e dei paesi limitrofi. Trovo ancora più grave che ciò sia avvenuto all’indomi della mobilitazione di questo inverno, che ha visto migliaia di cittadini, condovesi e non, sottoscrivere l’appello agli organismi competenti per sollecitare la ripresa dei lavori interrotti dopo il fallimento della ditta vincitrice dell’appalto.

Tutto ciò premesso, chiedo al Sindaco e all’Assessore competente:

.se il Prefetto, la Provincia o RFI hanno comunicato tale situazione all’Amministrazione, dando delle spiegazioni e paventando delle ipotesi di soluzione.
.quali iniziative l’amministrazione  ha intenzione di mettere in atto, in concerto con gli altri comuni, per sollecitare una soluzione del problema in tempi ragionevoli.

Cordiali saluti.
Per il gruppo consiliare
Ascoltare Condove
Jacopo Suppo