28 febbraio 2013

Rassegna Stampa - Intervista a LaValsusa

Sabato mattina ho fatto due chiacchiere con Mario Tonini.
Abbiamo parlato un po' di me, di Condove, del Pd e del futuro.
Ne è uscita un'intervista pubblicata oggi su LaValsusa.
Cose che restano, nonostante lo tsunami 

27 febbraio 2013

Note a margine

In mezzo a tutto sto gran casino, ce ne sono due.
La prima.
Da diverse settimane negli ambienti Pd si parlava solo di lui.
Il prossimo segretario, l'uomo di lotta e di governo, l'erede della grande tradizione della sinistra italiana. Bravissimo, preparatissimo, fighissimo.
Fabrizio Barca, l'uomo delle provvidenza, quello berlingueriano stimato anche da Monti che l'ha voluto al governo con lui. 
C'era il pacchetto pronto, con buona pace di Pippo Civati che si era candidato prima parlando di diritti, trasparenza, costi della politica, green economy, ecc, ecc.
Lunedì però il giocattolo si è rotto, di Barca abbiamo perso le coordinate e Civati viene indicato addirittura come uno dei pochi in grado da fare da pontiere con i deputati del M5S per la formazione del governo.
Mi sembra evidente che oggi la sua candidatura sia più forte che mai. Per fortuna dico io.
Ma ascoltarlo prima, il Civati? No eh...
La seconda.
La più grande novità introdotta dal centrosinistra negli ultmi vent'anni sono state le primarie.
Le ultime che abbiamo fatto hanno scelto un leader che ha ottentuo il peggior risultato politico di sempre.
Ergo, mi sa che per un po' ci siamo giocati anche quelle. Lo strumento più efficace che avevamo per stare in contatto con i nostri elettori.
Ottimo, non c'è che dire.



Paiono traversie

E sono opportunità.
Lo diceva Vico, qualche secolo fa.
Oggi più che mai, mi sembrano parole da ripetere come un mantra.
Perchè non è vero che "l'è tutto sbagliato, tutto da rifare!". Da rifare c'è una legge elettorale, una sul conflitto d'interessi e una suoi costi della politica.
Il resto, tantissima roba, purtroppo non sarà affrontato da questo Parlamento ma dal prossimo, la cui composizione sarà molto influenzata dalle scelte (o dalle non scelte) che si faranno in quest ore.  
Ore in cui si sente di tutto.
Se volete un mio consiglio, per capire cosa bisognerebbe fare cliccate qui e scorrete un po' in basso.
Pippo mi sembra l'unico lucido e con una prospettiva chiara e netta, e il fatto che lui a Montecitorio ci sarà mi fa ben sperare.

26 febbraio 2013

Un'immagine e una riflessione

Oggi leggo un pezzo dello Spiegel ripostato da Linkiesta.
"Gli italiani non hanno capito la gravità della crisi".
Mi è sembrata una sparata fatta da chi abita a 2.000 km di distanza e legge una realtà diversa dalla sua con gli occhiali sbagliati.
Poi ho visto in tv un artigiano edile di Savona, che ha dovuto chiudere la sua piccola azienda, che questa notte, alle 2 del mattino, si è messo in viaggio con la sua Ape (sì, sì, un'Ape) alla volta di Genova per andare a complimentarsi con Grillo e chiedergli di mantenere le promesse che ha fatto perchè "sono disperato e non ne posso più".  
Facciamo tutte le valutazioni del caso (e quelle che stanno emergendo in queste ore, ahimè, mi sembrano di nuovo sballate) ma ricordiamoci che si è perso per un motivo semplice. Ci siamo immaginati un "Paese delle meraviglie". Un Paese in crisi ma tutto sommato entusiasta.
E invece no. Non c'è entusiasmo. C'è disperazione e incazzatura. Talmente tanta che alcuni sono stati disposti a credere che Berlusconi gli avrebbe ridato l'IMU (probabilmente per andare un week end al mare) o che Grillo avrebbe dato 1.000 euro al mese a chi non lavora.
E non venitemi a dire che con Renzi avremmo vinto, perchè non è così.
Abbiamo fatto le primarie, ci siamo rotti le palle per mesi per far passare questo percorso nel partito, è venuta a votare un sacco di gente e Renzi ha perso. Punto. E quelli che adesso dicono "adesso Renzi subito" dimostrano proprio di vivere sempre fuori tempo massimo. 
Resto profondamente convinto delle idee del Pd, del percorso delle primarie, del programma che abbiamo proposto, ma prendo atto di quel che è accaduto.
Detto questo, non abbiamo capito. Io in primis.
Scusate.



25 febbraio 2013

Ciucciati la matita

Allora. Il testo unico n°361 del 1957, che regola le operazioni di voto per la Camera e per il Senato, dice chiaramente che "gli elettori italiani possono votare esclusivamente con la matita copiativa fornita dal presidente del seggio, pena la nullità della scheda".
Se si sputa, si lecca, si bagna o si immergere nel ginger la matita con cui si vota, il colore del segno sulla scheda non sarà più quello grigio di un tratto di matita, ma sembrerà quello blu di una biro o di un pennarello, quindi il voto sarà annullato.
Ora, credo che le persone che abbiano leccato la matita come ha suggerito Grillo siano poche (lo spero almeno...), ma non vorrei che questa mossa sia stata messa su ad arte dal Beppe nazionale in modo da poter contestare dei voti e gridare al 148° "gombloddo!!!" di questa campagna elettorale. Capisco che il futuro dell'Italia gli interessi poco, ma almeno non prenda in giro chi lo ha sostenuto.
Segnalo infine due cose.
La prima: solo un cretino può pensare che eventuali brogli elettorali (che in Italia non sono mai stati riscontrati nella storia della Repubblica) avvengano nel seggio. Ci sono un presidente, un segretario, quattro scrutatori e i rappresentanti di lista. A Condove, per esempio, ce ne saranno almeno cinque per ogni seggio. Ci vorrebbe un accordo tra tutte queste persone per modificare il voto. Capite anche voi che è impossibile.
La seconda: sono le 11.15 e Grillo non ha ancora votato. Qualcuno dice che non lo farà perchè residente in Svizzera. Vedremo.
 


    

24 febbraio 2013

Seggi chiusi

Qui trovate i dati sull'affluenza.
Riflessione numero 1. Dove nel 2008 Veltroni prese un sacco di voti, l'affluenza è scesa. Dove prese un sacco di voti B. è letteralmente crollata.
Riflessione numero 2. Siamo di fronte ad un calo dei votanti compreso tra il 4% e il 12%, quindi mi sembra che fino ad ora l'"andate tutti a casa" abbia fatto più presa sugli elettori che non sugli eletti.
Abbassiamo i toni e diamoci da fare che ce n'è finchè vogliamo.
    

23 febbraio 2013

Se 5 stelle vi sembran poche...

Cliccando qui trovate un breve pezzo che ho scritto per intervistato.com che spiega quello che dovrà fare il Pd da martedì in poi.
Perchè martedì il Pd avrà vinto le elezioni. 
 

22 febbraio 2013

Ricordi Beppe, son parole tue.

"Se anche vinceste queste elezioni avrete solo rimandato il cambiamento, durerete un anno, forse meno, ha senso?
Fate una pubblica ammissione di colpa e chiedete agli italiani di perdonarvi.
Arrendetevi.
La vostra stessa presenza è diventata insopportabile.
Il vostro tirarvi fuori da ogni responsabilità, lo scuotere le piume e minacciare come dei guappi, lo stalking a cui sottoponete gli italiani sono al di là di ogni sopportazione.
Arrendetevi.
Non potrete dire che non vi ho avvisato".


Sapete per chi voto, vi spiego anche il perchè

Oggi finisce la campagna elettorale. Una legge vecchia non so quanti anni (che andrebbe decisamente rivista) impone il silenzio "riflessivo" di un giorno che, come sempre, non sarà rispettato e che comunque non servirà a far cambiare idea a chi ha già deciso o a convincere i tanti indecisi.
Sapete benissimo cosa voterò, ma visto che continuo a ricevere (e mi fa molto piacere) tante mail o sms che mi chiedono un parere o una delucidazione, metto nero su bianco un po' di cose sul perchè voterò il Pd e sul perchè credo sarebbe bene se la maggioranza degli italiani facesse lo stesso.
Per me, ci son tre livelli: uno pratico, l'altro civile, il terzo politico.
Sul piano "pratico", mi convincono le proposte sul fisco e sul recupero dell'evasione. Meno contanti, meno nero, introduzione della fiscal card (che tra l'altro abbiamo già...avete presente la tessera sanitaria no?), abbassamento della soglia dei pagamenti non tracciabili. Perchè non è vero che i soldi in Italia non ci sono. Ci sono eccome, basta solo andarli a prendere.
Mi convincono, e molto, le proposte sul rilancio dell'economia investendo sulla green economy e sullo sviluppo della banda larga (le vera grande opera che serve all'Italia). Finalmente un investimento serio sul futuro.  
Da amministratore di un piccolo comune poi, sono contento dell'impegno preso da Bersani per allentare il patto di stabilità per quanto riguarda gli investimenti dei comuni. Un modo per monitorare la spesa senza rinunciare ai tanti piccoli lavori che sono l'anima dell'economia locale.
Ottima anche la proposta di abolire l'Imu fino a 500 euro di imposta, in modo da tutelare chi ha meno e far pagare un po' di più a chi ha molto di più.
Spero infine sia praticabile il taglio degli investimenti sulle spese militari a favore delle scuole e degli ospedali e che si trasformi in legge la proposta di adeguare lo stipendio dei parlamentari a quello di un sindaco di una grande città. Abbiamo bisogno di un po' di criterio nello spendere i soldi pubblici. 
Sul piano civile, non vedo l'ora di stappare le bottiglie che ho in fresco il giorno in cui il Parlamento approverà le unioni civili come nei paesi civili, il diritto di cittadinanza per i figli degli stranieri che sono nati in Italia e per gli stranieri che vivono e lavorano e pagano le tasse in Italia da anni, una legge contro l'omofobia e il femminicido e l'abolizione della legge 40 (come ci chiede l'Europa).
Non vedo l'ora che l'Italia torni ad essere un grande paese europeo, perchè l'Europa è la nostra casa, il nostro orizzonte, il nostro futuro.
Il piano politico è quello che tiene insieme i precedenti due. Perchè la crisi la sia batte non solo con una società più "ricca", ma soprattutto con una società più giusta. Perchè lo sviluppo economico deve essere accompagnato da quello sociale, culturale, civile e morale. Perchè dobbiamo lavorare per un'Italia nuova, più aperta e più inclusiva. L'unico partito che può tenere insieme queste cose è renderle possibili è il Pd e la scelta di fare le primarie sia per la scelta del candidato premier, sia per i parlamentari nè è la conferma.
Nella Prossima Italia non ci saranno uomini soli al comando, ma un nuovo impegno collettivo, un rinnovato senso di responsabilità. Non basterà più andare in piazza a sbraitare (e ridere sotto il palco), o promettere la luna sperando che qualcuno ci caschi (e qualcuno ci casca sempre).
Basta slogan, basta ricette facili, basta far decidere ad altri. Le chiacchiere staranno a zero.
Ci vorrà l'impegno e l'aiuto di tutti. Sarà una vera rivoluzione.
Non vedo l'ora, perchè non se ne può veramente più.

    

Ha ragione Pizzarotti

C'è la stessa aria di Parma.
Dove il Pd vinse al primo turno, il Movimento 5 Stelle arrivò secondo e il centrodestra si sciolse come neve al sole.
Poi al secondo turno l'M5S prese i voti di tutti quelli che ce l'avevano a morte con il centrosinistra (ricordo che Parma era l'unica città emiliana capoluogo di provincia amministrata dal centrodestra) e vinse.
Pizzarotti è il front man della rivoluzione grillina, del nuovo che avanza, della politica libera dalle regole e lo sa benissimo che alle politiche non c'è il doppio turno.
Lo sa, vero?

19 febbraio 2013

Cercate un'altra scusa

Perchè quella di dire "non voto il centrosinistra perchè tanto poi si allea con Monti" ha stufato, non vuol dire niente ed è un controsenso.
Come avevo già scritto qui, non sono un fan del voto utile, ma concorrere all'insufficienza numerica del centrosinistra al Senato, salvo poi (già me lo immagino...) accusare Bersani e Vendola di fare un accordo post elettorale con Monti semplicemente non ha senso.
Vi interessa il centrosinistra ma non volete che il Pd e Sel si accordino con Monti? Votateli. Non c'è altro modo.
Poi ci sarebbe da fare una bella riflessione sul fatto che la politica non si esaurisce con il voto, ma che deve essere innanzitutto partecipazione continua e diffusa. Non vi piace il Pd per come è adesso? Iscrivetevi e dateci una mano a cambiarlo (a ottobre c'è il congresso, tra l'altro). E non vale la scusa che "tanto non cambia mai niente" perchè le primarie han dimostrato che non è così. 
Se il problema invece sono "le cose da fare", vi consiglio questo puntualissimo post scritto qualche giorno fa da Pippo Civati. Impegni concreti, messi nero su bianco da chi ci sarà, nel prossimo Parlamento, e garantirà impegno e trasparenza.

18 febbraio 2013

Tante risposte, nessuna domanda

Per le prossime elezioni politiche, fissiamo la regola che i confronti tv si fanno "senza se e senza ma"?
Questa cosa tutta italiana che il confronto lo chiede chi è in svantaggio, credendo di recuperare due voti sparandola più grossa che può, è l'ennesima dimostrazione di quanto sia immatura la nostra cultura democratica e di quanto sia sguaiato il mondo dell'informazione.
Ottimo anche Grillo, che prima invita Sky sul suo camper (non ti scomodare eh Beppe...) e poi tira pacco perchè "Ci sono due modi per fare campagna elettorale. Il primo serviti e riveriti nei salotti tv, magari con trasmissioni 'cucite addosso'. Noi preferiamo il secondo: nelle piazze, tra la gente". Qualcuno gli spieghi (anche se lo sa benissimo...) che la condizione di "serviti e riveriti" non è obbligatoria, al massimo è un di più a cui uno può (anzi, deve) rinunciare. Poi è chiaro che "i due modi" non sono in contrapposizione ma complementari. L'unica differenza è che in piazza uno può dire tutto e il contrario di tutto, mentre in tv capita che il giornalista ti faccia anche delle domande (vi ricordate la D'Amico con Berlusconi?). Insomma, rumore di unghie sui vetri da far venir la pelle d'oca a un morto.
Come si fa a credere alle risposte di chi non accetta domande?

17 febbraio 2013

Ormai ci siamo

Abbiamo ancora cinque giorni molto intensi di campagna elettorale. 
La Piazza del Duomo di oggi fa ben sperare.
La presenza di Prodi poi, da un lato emoziona, dall'altro responsabilizza.
Se tutto va come deve andare, a sto giro, per favore, non facciamo cazzate.  

16 febbraio 2013

#lanostraparte

L'abbiamo fatta oggi e la faremo ancora nei prossimi giorni (mercoledì per esempio saremo al mercato, ancora per "attaccar bottone") anche perchè stare in piazza ci piace.
C'è da discutere, spiegare cosa si vuol fare da lunedì prossimo in poi e impegnarsi perchè il centrosinistra costruisca davvero l'Italia giusta. C'è tanta incazzatura ma anche tanta speranza e voglia di cambiamento, anche nella lontana e travagliata Valsusa.    
Anche per questo, le iniziative di campagna elettorale proseguono. Domani, alle 10, al dopolavoro ferroviario di Bussoleno, arriverà Cesare Damiano a parlar di lavoro e di welfare mentre lunedì a Giaveno, dalle 18.30, è stato organizzato un apericena con alcuni candidati del Pd e di Sel.

15 febbraio 2013

Ultimi giorni di campagna anche a Condove

Non so se lo sapete, ma pare che tra una settimana si vada a votare.
Come circolo Pd di Condove allestiremo due banchetti, uno domani mattina, dalle 9.30 alle 12.30, in piazza Martiri della Libertà e uno mercoledì mattina, al mercato, all'angolo tra via Buozzi e via Battisti. Faremo poi un po' di sano "buca a buca" per distribuire del materiale informativo, in modo che tutti sappiano cosa s'impegna a fare il Pd in caso di vittoria.
Non mi faccio grandi illusioni sul voto in valle. So benissimo che il Movimento 5 Stelle sbancherà e che noi stenteremo parecchio. Complice la Tav, e gli eccessi che ci sono stati in questi anni sulla vicenda. Noi comunque la nostra campagna la faremo con il solito entusiasmo e la solita presenza, consci del fatto che in ballo non c'è solo il futuro del nostro territorio (o di un treno) ma il destino di un intero Paese e che le idee del Pd su lavoro, sviluppo, tassazione, istruzione, ecc, ecc possono essere vincenti.
Per questa campagna abbiamo preparato una lettera, che distribuiremo ai banchetti, e una piccola sorpresa che, se passate in piazza, scoprirete da soli :)

12 febbraio 2013

Riparte il futuro

E' una campagna online, promossa da diverse associazioni, per chiedere al prossimo Parlamento trasparenza e impegno per combattere la corruzione, che ogni anno ruba a noi italiani 60 miliardi di euro, più o meno il Pil della Croazia.
Se fosse uno Stato indipendente, "la corruzione" sarebbe la 76° economia del mondo.
Io ho firmato.
Fatelo anche voi cliccando qui, ma soprattutto controllate qui quali sono i candidati alle prossime politiche che hanno firmato l'appello e che, in caso di elezione, si sono impegnati a combattere la corruzione in Parlamento.
Nel resto del mondo funziona così. Open data, open democracy, piena trasparenza.
Pian piano, con un ritardo mostruoso, ci stiamo adeguando anche noi.
Era ora.

11 febbraio 2013

Se si dimette anche il Papa

Ammiro la presa di coscienza di un uomo che ammette di non farcela a guidare la più radicata e influente organizzazione del mondo. E' un gesto che dà la dimensione non solo della crisi della Chiesa in senso lato, ma soprattutto dell'impossibilità di comprendere fino in fondo i cambiamenti del nostro tempo e di dar loro delle risposte.   
Al di là delle singole opinioni sia sull'istituzione Chiesa, sia su Benedetto XVI, sarebbe il caso di riflettere su quello che sta accadendo oltre Tevere, rendendosi conto che questa situazione dovrebbe porre degli interrogativi profondi a tutti coloro che hanno compiti di governo (non solo in Italia e non solo in ambito politico).
So che sembra strano dirlo, e forse è una lettura un po' semplicistica, ma oggi mi sembra che la Chiesa si sia messa mezzo passo avanti alle altre istituzioni.
Aprirà al suo interno una fase di grande autocritica e di discussione, mentre il resto del mondo temo continuerà a giocare con lo spread, i titoli tossici e speculazioni varie sulla nostra pella come se nulla fosse.   

Calendario elettorale valsusino e non solo

Vi segnalo qualche appuntamento elettorale organizzato dal Pd valsusino e dagli amici di LaCassa e Alpignano.
Questo pomeriggio, dalle 17.30 in poi, Francesca Bonomo sarà a Rivera, al ristorante "Tato e Tata" per incontrare gli elettori del Pd.
Martedì sera ad Avigliana, alle 21, in sala del consiglio, interverrà Anna Rossomando.
Mercoledì, alle 18, presso la sala consiliare di San Giorio, Umberto D'Ottavio e Mauro Marino, insieme al sindaco Danilo Bar, discuteranno del futuro dei piccoli comuni.
Venerdì sera Andrea Giorgis sarà a LaCassa, alla pizzeria "Vecchi Sapori", dalle 19.30 in poi, per una serata conviviale per discutere del programma del Pd.
Sabato ad Alpignano, alle 16, sarà la volta di Anna Rossomando che in sala consiliare parlerà di lavoro e di legalità.
Domenica sarà il turno di Cesare Damiano, alle 10 a Bussoleno e alle 13 a Bardonecchia, insieme a Paola Bragantini.
A Condove allestiremo un banchetto sabato pomeriggio, in piazza Martiri della Libertà. Sto ancora cercando di capire qualche candidato parlamentare può venire a volantinare insieme a noi. Vi terrò aggiornati. 

10 febbraio 2013

Io la butto lì

Pd tra il 28 e il 30.
Movimento 5 Stelle secondo partito, vicino al 20, poco sotto o poco sopra (io credo la seconda).
Pdl, Lega e tutti gli uomini del deficiente intorno al 25/27, con il partito di mister B. al 16/18.
Monti and co. oscillanti. Se gli va bene intorno al 15, se gli va male poco sopra il 10.  
Sel appena sopra il 4, Ingroia appena sotto il 4.
Bene Giannino, che magari al 4 arriva anche lui.
A naso (ma soprattutto a "orecchio") secondo me va a finir così.
E poi ci sarà da ridere.

 
 

7 febbraio 2013

Lo sbarco in Lombardia

Nome in codice: "Operazione Ohio".
L'idea, manco a dirlo, l'ha avuta Pippo Civati che si è inventato per sabato prossimo, 16 febbario, una giornata di mobilitazione in vista delle politiche del 24-25.
L'obiettivo: dare una mano ai militanti del centrosinistra lombardi, perchè quella che una volta era Legalandia è una delle regioni in bilico, proprio come l'Ohio negli Usa. 
Tutti in piazza, con i gazebi, i volantini e...dei bottoni.
Sì perchè bisogna attacar bottone con la gente. Appassionarsi, discutere, parlare ma soprattutto ascoltare.
Ovviamente l'obiettivo primario è fare campagna in Lombardia, ma l'operazione è estandibile in tutti gli altri territori italiani.
Il piano operativo è messo nero su bianco su questa pagina Facebook, dove potete trovare tutte le indicazioni logistiche del caso. Cliccando qui sopra invece trovate la fan page collegata all'evento, che è poi anche un hashtag su Twitter.
Si chiama #lanostraparte, perchè è quello che dobbiamo fare per portare questa campagna elettorale fuori dalla televisione e fare la differenza.

 
  
  

Matteo Renzi e le tette

Indubbiamente questa è la foto del giorno.
Sto leggendo tantissimi commenti, molti divertenti (su tutti, quello di The Jerk), altri un po' seccati, alcuni (pochi) addirittura scandalizzati.
Secondo me, in questa foto c'è un po' di tutto. Un ragazzo famoso e di successo, oggi sulla cresta dell'onda, simbolo per molti di un'altra Italia possibile. Una bella ragazza, parecchio smaliziata, che cerca e trova un attimo di notorietà. La furbizia e la bravura del fotografo nel cogliere l'attimo. Mi piace, mi diverte e non ci trovo nulla di particolarmente torbido. Sarà che con quello che abbiamo visto negli ultimi anni, mi sono abituato a cose peggiori.  
Mi vien da dire solo una cosa: se questa foto fosse stata scattata durante le primarie, i social si sarebbero incendiati: "Avete visto? E' come Berlusconi! Stupidi idioti che lo votate". Adesso invece che si devono raccogliere i voti degli indecisi e Bersani in persona ha chiesto a Renzi di dargli una mano, anche i detrattori più scalmanati del Matteo nazionale misurano le parole, anche se qualcuno storce il naso senza volersi far vedere.
Alla fine il problema continua ad essere sempre lo stesso. Renzi non è Berlusconi e contemporaneamente non rappresenta la sinistra che per anni ha vissuto di antiberlusconismo. E' altro, e per questo piace e ha successo. Bersani, che non è stupido, lo ha capito e gli sta dando un ruolo importante in queste ultime settimana di campagna elettorale.
Quello che accadrà dopo il 24 febbraio non lo so prevedere, anche se non credo che Renzi avrà un ruolo dirigenziale significativo all'interno del Pd.
So solo che ci sarà da impegnarsi ma anche da divertirsi perchè, al netto di Matteo Renzi, c'è una generazione nuova che è pronta a prendersi il futuro. E lo farà.
Il vento non si ferma con le mani, si diceva qualche tempo fa.
Ecco, neanche con un paio di tette.




    

4 febbraio 2013

Due cose sul Consiglio Comunale di ieri

Come vi avevo anticipato qui, il Consiglio Comunale di ieri sera è stato molto tecnico. Tanti punti all'ordine del giorno, motli dei quali volti ratificare accordi o a regolamentare situazioni già in essere. Sì è parlato della nuova Unione dei Comuni della Valsusa, che andrà a sostituire la Comunità Montana senza la partecipazione dei Comuni della Valsangone e dell'Alta Valle. Io ho votato a favore perchè spero che questa unione possa essere quello che non è stata la Comunità Montana negli ultimi tre anni, cioè un ente di sviluppo territoriale e non solo un istituzione senza soldi che si limitava a gestire i servizi associati. Sul piano politico mi vien da fare una riflessione. La frantumazione in tre, forse quattro, Unioni dei Comuni sul nostro territorio, a mio modo di vedere è figlio sia dell'errore fatto dalla Regione nel 2009, quando decise di accorpare le tre Comunità Montane precedenti in un'unico ente che presentava eterogeneità territoriali e politiche molto forti, sia di una gestione politica locale che non ha dato i frutti sperati ma che ha contribuito ad alimentare diffidenze, antipatie e divisioni personali prima che politiche. L'anno prossimo si andrà a votare in molti Comuni della valle e, anche per andare oltre queste situazioni, mi auguro di cuore che ci sia lo spazio per un grosso ricambio a livello amministrativo.  
Abbiamo poi discusso dell'istituzione del servizio associato delle funzioni scolastiche. Il Sindaco non è parso molto entusiasta nel presentare questa novità. Ha detto che i Comuni sono obbligati ad associare le loro funzioni ma che questo porta a una divisione poco chiara delle competenze e dei carichi di lavoro per i dipendenti. Io ho votato a favore di questo punto ricordando al Sindaco e a tutto il Consiglio che l'associazione dei servizi dovrebbe portare dei miglioramenti a chi usufruisce di questi servizi stessi, cioè i bambini e le loro famiglie, che sono poi il futuro della nostra comunità. Penso che qualsiasi sforzo in questo senso deve essere fatto con convinzione.
Ho votato a favore anche sull'odg presentato da Buongiorno Condove che chiede al Sindaco di farsi tramite presso l'Osservatorio circa la verifica di alcuni costi nei lavori di recinzione del cantiere di Chiomonte. Su questo punto mi son permesso di fare una piccola riflessione: nonostante la gestione discutibile dell'Osservatorio da parte di Mario Virano, quello rimane il luogo deputato alla discussione di tutto quello che capita intorno al problema Tav. Abbandonarlo forse ha generato un po' di consenso locale, ma politicamente è stato un errore, bello grosso anche.
Sui regolamenti interni, le convenzioni per il cambio del segretario comunale e sul progetto dell'anello forte mi sono astenuto.
Per quanto riguarda le interrogazioni che avevo presentato (quella sullo stemma comunale sul Cinema e sulla sede della Polizia Municipale), il Sindaco ha risposto così: lo stemma ora è nelle mani del gestore del Cinema che lo sta pulendo a sue spese. Appena il lavoro sarà terminato, lo stemma verrà rimesso al suo posto. Sottolineo che son passati ormai quasi quattro mesi dall' "inizio dei lavori" (manco si dovesse restaurare la Gioconda...). Per quel che riguarda la nuova sede della Polizia Municipale e i contatti con Rfi, il Sindaco ha confermato che sono state fatte delle proposte e c'è un ragionamento in atto. Nel frattempo, resta valida l'idea di trasferire i Vigili nell'ex sala del consiglio. Insomma, da un alto si prende tempo, dall'altro si prova ad andare avanti, in sostanza tutto è fermo. 

Questa sera, consiglio comunale

Alle 20.30, nel salone della Biblioteca.
All'ordine del giorno, la discussione sulle interrogazioni che avevo presentato un mesetto fa, una mozione proposta da Buongiorno Condove, la convenzione con i Comuni di Capire e di Chiusa San Michele per quanto riguarda la gestione associata dei servizi scolastici, un nuovo regolamento interno per il controllo delle attività del comune, la costituzione di una Unione dei Comuni che vada a sostituire la Comunità Montana che ha cessato di esistere il 27 dicembre scorso, una determina sul progetto dell'anello forte e due delibere riguardanti il cambio del segretario comunale. Dal 1 marzo infatti la dottoressa Gatti andrà in pensione e prenderà il suo posto il dottor Giovanni Barbera, attualmente segretario presso i comuni di Almese e di Rubiana.
Come vedete, un consiglio comunale molto "tecnico".
Se stasera non sapete cosa fare, mi trovate lì.

A proposito di trasparenza...

Sabato pomeriggio sono andato a Susa, alla marcia in difesa del punto nascite dell'ospedale.
Come ho già scritto su Facebook, una delle frasi che andava per la maggiore era "tagliatevi gli stipendi invece di tagliare gli ospedali".
Oggi scopro questa bella vicenda, molto educativa, che riguarda proprio l'Assessore alla Sanità della Regione Paolo Monferino.
In partica l'ex dirigente Iveco non ha ancora reso pubblici i suoi conti personali, andando contro la legge che impone la trasparenza sui redditi ma soprattutto dimostrando di svolgere il suo ruolo senza nessun interesse verso il territorio e verso i piemontesi. Trovo infatti scandaloso che l'Assessore si rifiuti di ottemperare ad un suo obbligo, tenendo nascosti i suoi redditi proprio mentre chiede grossi sacrifici ai piemontesi, mettendo in ginocchio il sistema sanitario regionale.
Cota dovrebbe o imporre a Monferino di rispettare la legge, o sollevarlo dall'incarico. Ma da uno che fa (fa, oddio...) contemporaneamente il presidente di Regione e il candidato parlamentare non credo ci si possa aspettare un moto d'orgoglio simile.

1 febbraio 2013

Le schede elettorali del Piemonte

Sono state rese pubbliche oggi le schede che utilizzeremo alle politiche di fine mese dopo che, ieri, presso il Palazzo di Giustizia di Torino, si è svolto il sorteggio per determinare la posizione sulle schede dei partiti partecipanti.

La scheda rosa è quella per la Camera, quella gialla per il Senato.
Dategli un'occhiata. Così, per prendere confidenza.
Io tanto so già dove mettere la croce.

#Elezioni2013. Riflessione sul voto utile

Qualche giorno fa ho scritto questo pezzo per Intervistato.com.

Provo a mettere in fila due pensieri su questo benedetto voto utile, che come concetto ha un po' stancato ma nella situazione in cui siamo merita una riflessione.

Lo trovate cliccando qui.