22 febbraio 2013

Sapete per chi voto, vi spiego anche il perchè

Oggi finisce la campagna elettorale. Una legge vecchia non so quanti anni (che andrebbe decisamente rivista) impone il silenzio "riflessivo" di un giorno che, come sempre, non sarà rispettato e che comunque non servirà a far cambiare idea a chi ha già deciso o a convincere i tanti indecisi.
Sapete benissimo cosa voterò, ma visto che continuo a ricevere (e mi fa molto piacere) tante mail o sms che mi chiedono un parere o una delucidazione, metto nero su bianco un po' di cose sul perchè voterò il Pd e sul perchè credo sarebbe bene se la maggioranza degli italiani facesse lo stesso.
Per me, ci son tre livelli: uno pratico, l'altro civile, il terzo politico.
Sul piano "pratico", mi convincono le proposte sul fisco e sul recupero dell'evasione. Meno contanti, meno nero, introduzione della fiscal card (che tra l'altro abbiamo già...avete presente la tessera sanitaria no?), abbassamento della soglia dei pagamenti non tracciabili. Perchè non è vero che i soldi in Italia non ci sono. Ci sono eccome, basta solo andarli a prendere.
Mi convincono, e molto, le proposte sul rilancio dell'economia investendo sulla green economy e sullo sviluppo della banda larga (le vera grande opera che serve all'Italia). Finalmente un investimento serio sul futuro.  
Da amministratore di un piccolo comune poi, sono contento dell'impegno preso da Bersani per allentare il patto di stabilità per quanto riguarda gli investimenti dei comuni. Un modo per monitorare la spesa senza rinunciare ai tanti piccoli lavori che sono l'anima dell'economia locale.
Ottima anche la proposta di abolire l'Imu fino a 500 euro di imposta, in modo da tutelare chi ha meno e far pagare un po' di più a chi ha molto di più.
Spero infine sia praticabile il taglio degli investimenti sulle spese militari a favore delle scuole e degli ospedali e che si trasformi in legge la proposta di adeguare lo stipendio dei parlamentari a quello di un sindaco di una grande città. Abbiamo bisogno di un po' di criterio nello spendere i soldi pubblici. 
Sul piano civile, non vedo l'ora di stappare le bottiglie che ho in fresco il giorno in cui il Parlamento approverà le unioni civili come nei paesi civili, il diritto di cittadinanza per i figli degli stranieri che sono nati in Italia e per gli stranieri che vivono e lavorano e pagano le tasse in Italia da anni, una legge contro l'omofobia e il femminicido e l'abolizione della legge 40 (come ci chiede l'Europa).
Non vedo l'ora che l'Italia torni ad essere un grande paese europeo, perchè l'Europa è la nostra casa, il nostro orizzonte, il nostro futuro.
Il piano politico è quello che tiene insieme i precedenti due. Perchè la crisi la sia batte non solo con una società più "ricca", ma soprattutto con una società più giusta. Perchè lo sviluppo economico deve essere accompagnato da quello sociale, culturale, civile e morale. Perchè dobbiamo lavorare per un'Italia nuova, più aperta e più inclusiva. L'unico partito che può tenere insieme queste cose è renderle possibili è il Pd e la scelta di fare le primarie sia per la scelta del candidato premier, sia per i parlamentari nè è la conferma.
Nella Prossima Italia non ci saranno uomini soli al comando, ma un nuovo impegno collettivo, un rinnovato senso di responsabilità. Non basterà più andare in piazza a sbraitare (e ridere sotto il palco), o promettere la luna sperando che qualcuno ci caschi (e qualcuno ci casca sempre).
Basta slogan, basta ricette facili, basta far decidere ad altri. Le chiacchiere staranno a zero.
Ci vorrà l'impegno e l'aiuto di tutti. Sarà una vera rivoluzione.
Non vedo l'ora, perchè non se ne può veramente più.

    

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