30 settembre 2012

La domenica delle Salme

Oggi Repubblica pubblica un pezzo di Scalfari che la dice lunga sul clima che stiamo vivendo.
In sostanza, Bersani (mai citato) bravo ma meglio Monti
Monti bravo ma meglio che non si candidi, così può diventare premier dopo, magari sostenuto dell'ennesima grosse-koalition.
Renzi invece è un pirla e se vince le primarie non votate il centrosinistra.

Quest'ultima dichiarazione è la più affascinante.
In sostanza, il grande pensatore di Repubblica dice che il più grande guaio per il centrosinistra e per l'Italia sarebbe che Renzi diventasse il candidato premier. Molto meglio affidarsi a chi è in Parlamento almeno dal 1996 e che passerà alla storia per aver mandato a casa Prodi due volte, o meglio ancora a chi viene da quel mondo economico-finanziario che è stato il fautore di questa crisi.
Insomma, va bene tutto, basta che Renzi non oltrepassi l'Arno.

Come ho già scritto, il problema del nostro paese non è solo la mala politica, ma anche la mala economia, la mala finanza e soprattutto la mala informazione, che da anni ormai ha deciso di mettere in disparte il principio di indipendenza, diventando soggetto in grado di influenzare scelte e situazioni.
Sorvolando sulle questioni politiche specifiche che Scalfari solleva, e su cui avrei molto da dire, il problema più grande è che certi articoli dimostrano che ormai siamo diventati (o forse lo siamo sempre stati...) un paese conservatore, restio ai cambiamenti veri, che se ne infischia del futuro, attaccato com'è ai privliegi del presente.
Dal consigliere regionale che fa le feste vestito da maiale al commerciante che non fa lo scontrino per arrivare al lavoratore dipendete, preoccupato di difendere i suoi diritti dimenticandosi i doveri.
Si invoca il cambiamento sperando che non arrivi mai.
Come in "La domenica delle Salme" di De Andrè, in cui "il ministro dei temporali in un tripudio di tromboni, auspicava democrazia con la tovaglia sulle mani e le mani sui coglioni". Siamo tutti così.
A me Renzi non dispiace, ma non posso non rimproverargli il fatto che aveva il dovere di costruire un progetto di più ampio respiro, coinvolgendo tutti quelli che hanno a cuore il futuro dell'Italia. Ha preferito la corsa solitaria, relegando i suoi supporter al ruolo di comprimari, e secondo me questo è un grave errore.
Proprio per questo non so ancora bene cosa votare alle primarie, e mi auguro che maturi una candidatura "terza".
Occhio però. Se il clima continuerà ad essere questo, con la "vecchia guardia" impegnata in un'opera trasversale di autoconservazione, non avrò dubbi sul da farsi.
E mi sembra di non essere il solo a pensarla così.


      

29 settembre 2012

Stasera c'è Juve-Roma

E non è una partita come le altre.
Dal gol-non-gol di Turone che decise il campionato 1980-81 al 2-2- in rimonta buono per lo scudetto del 1999-00. Dal "zitti, quattro, a casa" di Totti alla rumba dell'anno scorso, con l'ex laziale Lichtsteiner che vendica il gesto del pupone a dieci anni di distanza.
Anche questa sera gli spunti non mancano.
Noi campioni d'Italia, imbattuti da una vita.
Loro eterne cenerentole, indecise se partecipare al gran ballo tricolore o tornare a casa prima che la festi cominci.

Mettici poi Zeman, filosofo più che allenatore (come dimostra il suo palmares...), anti-juventino più che romanista nonostante debba la sua fortuna allo zio Cestmir Vycpalek, alla Juventus sia come giocatore, sia come allenatore (due scudetti all'attivo per lui all'inizio degli anni '70) che lo invitò a raggiungerlo in Italia per studiare e allenare.
Nonostante le chiacchere, gli insulti, le polemiche e gli autografi sulle magliette, a me Zeman sta anche un pò simpatico. Sarà la mia innata propensione a mettermi dalla parte di chi non vince mai, non so.
So solo che stasera non sarà facile ma probabilmente sarà divertente.
So che queste partite ad alta quota, di solito, vince il migliore, e la cosa mi tranquillizza abbastanza.
So anche che questo sarà anche il primo Juve-Roma con Totti ma senza Del Piero, e ho detto tutto. 

28 settembre 2012

Un Monti bis e una mezza minerale

Pare sia il menù del giorno dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dal premier.

Ecco, a me sta situazione inizia a ricordare molto il 1994, quando un centrodestra inesistente in otto mesi si organizzò con mister B. e vinse a sorpresa le elezioni, infinocchiando alla grande la gioiosa macchina da guerra messa su da Occhetto.

Una situazione che dovrebbe preoccupare parecchio il Pd e tutto il centrosinistra, per ora affaccendato unicamente a tagliare le gomme del camper di Renzi (che intanto sta tirando su dei supporter mica da ridere).

Se serve, Monti torna.
Rispondiamogli "no, grazie" e diamoci da fare.     

27 settembre 2012

Cinema condovese. Rassegna Stampa




Da "LaValsusa" n° 36 di giovedì 27 settembre 2012.

"E nel frattempo le minoranze di nuovo sbottano. Il consigliere Jacopo Suppo, per ora solo tramite il suo blog personale, è perplesso:
"Nella delibera di Giunta emerge il fatto che l'offerta della società vincitrice, denominata Sr Cinema, è stata presentata l'11 settembre. In poche parole la Giunta ci vuol far credere che in 48 ore ha avuto il tempo di leggere e valutare il progetto e si sia convinta ad affidare il servizio a questa società. E che efficienza!"
L'atteggiamento della maggioranza di Listello pare proprio non essere condiviso: "Qui si sta parlando di un paese di 4.700 abitanti, non di un ufficio o di un villaggio residenziale. Adesso, se il Sindaco e l'Amministrazione vogliono prendere in giro me e gli altri consiglieri, per quel che mi riguarda facciano pure. Ma prendere in giro un intero paese, sinceramente preoccupato per il futuro incerto del suo Cinema, tenendo nel cassetto per undici giorni una decisione già presa, è un modus operandi vergognoso ed arrogante, privo di qualsiasi buon senso e di rispetto nei confronti delle istituzioni e dei cittadini condovesi".
di Giorgia Allais

Pare che non siano solo quei rompiscatole dei consiglieri di minoranza a storcere il naso di fronte alle decisioni e all'atteggiamento dell'Amministrazione.
Anche il direttivo della Pro Loco non è proprio soddisfattissimo di questa situazione, e ha scritto una lettera che parla chiaro:
"L’associazione turistica PRO LOCO di Condove approfitta dello spazio su questo giornale per salutare e ringraziare i suoi tesserati e tutti gli abbonati alla rassegna cinematografica che si è svolta al cinema comunale a partire dal 2002 fino alla primavera di quest’anno, e per fornire alcuni chiarimenti riguardo al mancato avvio della programmazione 2012-2013.
Era infatti intenzione della Proloco continuare in questa attività: la gestione del cinema garantiva l’apertura del locale, oltre che per la rassegna cinematografica, per eventi culturali (di questa e di qualsiasi altra associazione, condovese e non), alcune prime visioni, cartoni animati per scuole materne, elementari, e centri estivi. Era un’occasione per mantenere vivo uno spazio pubblico, offrendo spettacoli ed eventi ad un prezzo ragionevole, sempre ascoltando e rispettando desideri e gusti degli affezionati spettatori.
Ma lo spazio pubblico è comunale, e il comune non solo da quest’anno ha sospeso l’erogazione di contributi a favore dell’associazione turistica, ma ha preteso il rimborso di tutte le spese che una sala cinematografica deve sostenere, oppure il pagamento di una cifra piuttosto elevata per l’affitto della sala. La Proloco non è un consorzio di imprenditori che deve fare cassa, è un’associazione culturale no profit formata da volontari che si prodigano per il bene comune. Quando una giunta comunale chiede collaborazione ma non offre vantaggi e chiede pagamenti di affitti e di spese, significa la fine per un associazione che lavora senza scopo di lucro (ragion per cui anche la fiera della toma è divenuta ingestibile per la Proloco). L’alternativa di quadruplicare i prezzi dei biglietti o delle tessere per far fronte alle spese che il comune impone per gestire un suo spazio non ci è parsa degna di essere presa in considerazione.
Per questi motivi la rassegna quest’anno non verrà realizzata dalla Proloco. Chiunque si occuperà delle sorti del cinema, valuterà il da farsi. Tristemente, le ragioni economiche hanno prevalso su quelle culturali, il privato ha vinto sul pubblico, rispecchiando l’anima di un paese che svende o commercializza quello che ha a discapito di un bene sociale. Come sempre più spesso accade, i pochi, più privilegiati, potranno comprarsi quello che per molti è proibitivo.
Nel chiudere questa rassegna che è stata seguitissima e di grande successo, la Proloco intende ringraziare tutte le persone che hanno partecipato in questi anni agli eventi, cinematografici e non, che hanno reso vivo il cinema condovese. Ringrazia le associazioni che hanno collaborato e con cui felicemente si sono realizzati progetti culturali, tutti i bambini e gli insegnanti delle scuole che hanno partecipato alle proiezioni. Ringrazia infine tutti gli appassionati di cinema, sperando di aver fornito spettacoli interessanti, culturalmente stimolanti e coinvolgenti. Sperando di aver fornito l’occasione per serate felici, perché il cinema è, prima di tutto, un piacere".
Il direttivo ProLoco
 

26 settembre 2012

Cinema di Condove Bene Comune

Grazie all'iniziativa di un gruppo di cittadini condovesi è iniziata la raccolta firme per salvaguardare il futuro del Cinema condovese. Oggi al mercato gli organizzatori hanno raccolto circa 250 firme,  così come positiva è stata la risposta di molti commercianti, che hanno deciso di "ospitare" i moduli nei loro negozi.
Insomma, un vero successo.


Ora si può firmare anche online.         

Si clicca su questo link.
http://www.petizionionline.it/petizione/il-cinema-di-condove-e-un-bene-comune/8134
Si compilano i vari campi e via.
Se volete, potete condividere questo post oppure cliccare "mi piace" a fianco della petizione per condividerla su Facebook, Twitter, Pin It e Google+ 
Dateci una mano che è importante.


Ci vorrebbe il ticket Bearzot-Civati #sapevatelo

"Life is now è una cosa vergognosa. La vita non è soltanto adesso, è anche adesso, ma deve esserci un po’ di passato e tanto di futuro, non si è solo ragazzini, si è stati bambini e saremo vecchi. Io non sono meno importante di mio nipote!".

Quindi non "Adesso". Meglio "Avanti".


p.s. Grazie a Il Post che ci regala sempre delle belle chicche

25 settembre 2012

Norvegia 1000-Breivik 0

"La nostra risposta all'enormità del male sarà più democrazia, più umanità".

Così il premier norvegese Jens Stoltenberg aveva stupito il mondo all'indomani della strage di Utoya.

Oggi sono arrivati i fatti.

Hadia Tajik, 29 anni, figlia di genitori pakistani, mussulmana praticante, è il nuovo ministro della cultura.

Non credo ci sia da aggiungere altro.

Cinema condovese parte seconda. Forse non ci siamo capiti...

Questa è meravigliosa.
Il 12 c.m. ricevo la convocazione per una conferenza dei capigruppo fissata per lunedì 17, che si sarebbe dovuta svolgere al termine della commissione bilancio.
All'ordine del giorno, la preparazione del prossimo consiglio comunale dove, tra gli altri punti, si dibatteranno le interrogazioni inerenti alla situazione del Cinema che io e gli altri consiglieri di minoranza abbiamo presentato a fine luglio.
Il 14 mi arriva una mail che mi comunica lo slittamento al 1° ottobre sia della commissione bilancio, sia della conferenza. Il motivo? Semplice. Visto che la commissione bilancio può essere rinviata causa la proroga della scadenza per l'approvazione dell'IMU, il Sindaco ha pensato bene di rinviare anche la conferenza dei capigruppo. Così si fa tutto in una botta sola.
Ieri pomeriggio mi arriva una terza mail, una classica comunicazione degli atti approvati dalla Giunta nella seduta del 13 settembre.
L'atto numero 86 s'intitola così: "Affidamento della gestione della struttura denominata "Cinema Condovese". Approvazione schema di contratto".
Ora, ricapitolando.
A fine giugno l'Amministrazione manda delle lettere alle associazioni dichiarando di volere affidare a un soggetto terzo rispetto alla Pro Loco la gestione del Cinema. Questa decisione suscita perplessità e dubbi in gran parte della popolazione che, di punto in bianco, vede l'Amministrazione sfilare alla Pro Loco la gestione di un servizio che riscuote da sempre un grande successo.
Noi minoranze presentiamo tre interrogazioni per avere delle risposte, risposte che non ci vengono date in consiglio comunale di fine luglio, (ricordate? Quello in cui abbiamo parlato della gestione clientelare della Fiera della Toma...ecco, quello lì) per "sopraggiunti limiti di tempo nella discussione delle interrogazioni".
Nel frattempo un gruppo di cittadini si organzza per avere delucidazioni, scrive ai giornali e organizza una raccolta firme che inizierà domani al mercato.
Passa agosto senza nessuna novità, viene convocata, rinviata e riconvocata una conferenza dei capigruppo, e oggi veniamo a sapere con una mail mandata dagli uffici che il Cinema è già stato dato in affidamento a terzi, senza alcuna possibilità di discussione.
Nella delibera di Giunta emerge il fatto che l'offerta della società vincitrice, denominata Sr Cinema, è stata presentata l'11 settembre. In poche parole la Giunta ci vuol far credere che in 48 ore ha avuto il tempo di leggere e valutare il progetto e si sia convinta ad affidare il servizio a questa società.
Cavolo che rapidità! E che efficienza!
Qui siamo di fronte ad un vero e proprio colpo di spugna, ancora più vergognoso considerando che quando il Sindaco ha convocato la prima conferenza dei capigruppo la Giunta aveva già deliberato l'affidamento del Cinema, e ha rinviato l'incontro lo stesso, fregandosene altamente di dare spiegazioni.
Bene.
Forse non ci siamo capiti.
Qui si sta parlando di un paese di 4.700 abitanti, non di un ufficio o di un villaggio residenziale. Adesso, se il Sindaco e l'Amministrazione vogliono prendere in giro me e gli altri consiglieri, per quel che mi riguarda facciano pure. Abbiamo spalle abbastanza grandi per sopprtare certe bassezze.
Ma prendere in giro un intero paese, sinceramente preoccupato per il futuro incerto del suo Cinema, tenendo nel cassetto per undici giorni una decisione già presa, è un modus operandi vergognoso ed arrogante, privo di qualsiasi buon senso e di rispetto nei confronti delle istituzioni e dei cittadini condovesi.
Le storie del megamanager, della gestione "aziendale" della cosa pubblica, del fare, del cambiamento e tutte le altre sbrodolate pubblicitarie che ci vengono sciroppate a ogni consiglio comunale hanno stufato e non incantano più nessuno.
La verità è che qui siamo di fronte ad un imbonitore buono solo a svendere il patrimonio pubblico, spacciando tutto ciò come una grande operazione amministrativa, autogratificandosi con uno stipendio del tutto ingiustificato.
Ora proverò a vedere cosa si può fare e come muovermi per cercare di capire che fine farà il Cinema, anche se rimane tanta amarezza nel constatare, ancora una volta, che siamo amministrati non solo malamente, ma anche in maniera poco trasparente.
E credo che Condove si meriti di meglio.    
       
  








24 settembre 2012

Sviluppo sostenibile di un territorio alpino

E' questo il titolo del convegno che si svolgerà oggi pomeriggio al castello di Susa, dalle 17.30 in poi.

Parleremo delle possibilità di sviluppo che la green economy può rappresentare non solo per l'economia nazionale, ma anche per quella del nostro territorio, e illustreremo il progetto smart valley, un tentativo di riprodurre anche in Valsusa quello che si sta già verificando a Torino e in altre città italiane ed europee.

Maggiore connettività, servizi più diffusi e più accessibili per i cittadini, riduzione dei costi sia economici, sia ambientali per le imprese e per la pubblica amministrazione.

Saranno con noi, oltre a Gemma Amprino, Sindaco di Susa, che porterà i saluti della Città,
Silvia Fregolent, capogruppo Pd in Provincia
Marco Marchetti (ad "Soluzioni srl")
Paolo Borbon (ad "Acsel Spa")
Andrea Carapellucci, Responsabile Ambiente GD Torino
il senatore Roberto Della Seta
l'onorevole Ermete Realacci
Fabrizio Vigni, Presidente Nazionale degli EcoDem.

Coordineranno i lavori il sottoscritto e Antonio Ferrentino.

Vi aspettiamo.

23 settembre 2012

L'Amministrazione del fare ne ha fatta un'altra...

Il 23 luglio ho presentato un'interrogazione per fare chiarezza sulla confusione che si stava creando intorno al Cinema condovese. A fine giugno infatti l'Amministrazione ha inviato una lettera alle associazioni dove affermava di voler affidare a terzi la gestione del Cinema, mandando in soffitta il prezioso lavoro fatto dalla Pro Loco in questi anni.  
Troppo spese, dice l'Amministrazione. Così non si può andare avanti. Cerchiamo un privato che voglia accollarsi la gestione della sala. 
Una vicenda delicata, che avrei voluto approfondire nel consiglio comunale del 30 luglio, ma la solita gestione dilettantesca (e un pò furbetta) del Sindaco ha impedito la discussione. Se ne riparlerà nel prossimo consiglio, a inizio ottobre. 

Tante parole, tante incertezze, tanti dubbi.
In mezzo a questa nebbia, il Sindaco aveva promesso almeno una cosa. Nonostante il cambio di gestione, le serate organizzate dalla Pro Loco, dal Valsusa Filmfest e da altre associazioni che utilizzano il Cinema sarebbero state salvaguardate. Sono un servizio ai cittadini e vanno tutelati.
Bene.
E' di pochi giorni fa invece la news che il futuro gestore del Cinema (che, tra l'altro, a questo punto pare esista sul serio e vorrei anche sapere chi è) si è detto disposto a dare delle serate a disposizione delle associazioni...previo pagamento dell'affitto della sala.
Ergo, quest'anno le proiezioni cinematografiche organizzate dalla Pro Loco sera non si faranno..

Oltre 160 abbonati a casa, o che andranno a divertirsi in un altro paese.
Bella mossa, non c'è che dire.
L'Amministrazione del "fare" continua nella sua incessante azione di "cambiamento".
Mentre studiano tutti questi "cambiamenti", credo di avere capito anche a quale modello s'ispirano: a quello dell'uragano Katrina.
Io inizio a mettere i sacchi alle finestre.
Non vorrei che tutto questo cambiamento investisse anche casa mia...
 
             

21 settembre 2012

Sogno di una notte di fine estate

L'altro giorno ho letto questa velina di Alfano, che ironizzava sulle primarie, su Renzi, su Bersani, su tutto quello che sta succedendo nel Pd e nel centrosinistra.
Credo sia stata l'unica dichiarazione politica fatta in settembre degna di nota del segretario del partito con il gruppo parlamentare più grande alla Camera e al Senato.
Una bella elaborazione, non c'è che dire.
D'altronde, da uno abituato a frequentare Cicchitto, Gasparri, Polverini e Fiorito non ci si può aspettare molto.
Il punto però è un altro, come dice bene Menichini oggi su Europa, e Alfano lo sa benissimo.
E cioè che da quest'estate il pallino del gioco ce l'ha in mano il centrosinistra, in special modo il Pd. Che è un partito con un sacco di limiti, diviso e ogni tanto anche un pò confuso, ma che sta dimostrando di avere al proprio interno un sacco di persone appassionate e con tante idee per cambiare veramente l'Italia, e che rappresentano un bagaglio culturale, valoriale e politico che Alfano si sogna di notte.
Il circo Barnum targato centrodestra ha smontato i tendoni da un pò, lasciandosi dietro il vestito da suora della Minetti, la laurea albanese del Trota, quattro ostriche smangiucchiate e due bottiglie di champagne mezze vuote.
Credevi di essere la stella del nuovo show, ti tocca invece dare una pulita al porcile che han lasciato i tuoi predecessori.
Alfano non te la prendere. E' andata così.

20 settembre 2012

Ma chi è sto Oscar?

E' la prima cosa che mi è venuta in mente guardando il secondo gol del Chelsea.
Chi cacchio è questo qui?
Ha la faccia di un dodicenne e fa fuori Pirlo e Buffon in un colpo solo?
Oscar dos Santos Emboaba Júnior, classe 1991, è l'ultimo coniglio tirato fuori dal cilindro verdeoro. Archiviati Ronaldinho e Adriano, con Robinho e Pato in crisi d'identità e Kakà con la testa a Madrid e il cuore a Milano, in vista di Brasile 2014 la nazionale carioca punta forte su questa nuova generazione di fenomeni (Hulk, Ganso, Neymar, Danilo, Ramires e appunto Oscar) per provare a vincere il suo sesto mondiale.
La storia di Oscar è quella del predestinato. Cresciuto nelle giovanili del San Paolo, entra in prima squadra a poco più di 16 anni, dove gioca poco ma riesce a vincere il campionato 2008. Nel 2010 passa all'Internacional, vince subito la Recopa Sudamericana (che è tipo la nostra Supercoppa Europea) ma soprattutto riesce a giocare per tre stagioni con continuità, segnando anche 18 gol e risultando determinante per la vittoria del titolo Gaucho (il campionato regionale) 2010 e 2011.
Le soddisfazioni più grandi però se le toglie con la nazionale under-20, con la quale nel 2011 vince prima il campionato sudamericano, poi il titolo mondiale dove ne infila tre al Portogallo in finale, portandosi a casa pallone e titolo. 
Quest'estate viene convocato da Menezes per le Olimpiadi di Londra, un viaggio di sola andata che gli regala due soddisfazioni: una medaglia d'argento e una maglia blu Chelsea numero 11 (quella di Drogba, per dire...) che ad Abramovic costa 31 milioni di euro. 
In Premier League fatica a farsi vedere, ma i gol e la prestazione di ieri sera mi sembra che parlino chiaro. Questo è uno che sa come trattare il pallone, e credo che se ne sentirà parlare.
Insieme a Tello, Verratti e Isco, Oscar può essere una delle giovani stelle di questa Champions 2012-13. Lo spero per loro e per chi ama il calcio, anche se, mi spiace deluderli, il giovane campione che alzerà la coppa al cielo di Wembley si chiama Luca Marrone :)         

19 settembre 2012

L'indignazione permanente: il caso Laziogate

Lo scandalo che ha travolto il gruppo del Pdl della Regiona Lazio, e che, notizia di poche ore fa, rischia di portarsi dietro anche Renata Polverini, è stato giustamente catalogato dai media e dall'opinione pubblica come l'ennesimo caso di mala politica. Scialacquare tutti quei soldi pubblici, per lo più in un periodo di profonda crisi come quello che stiamo vivendo, è una vergogna che grida vendetta. 
Fino a ieri sera la Polverini strillava ai quattro venti che entro questo venerdì (cioè dopodomani) il Consiglio Regionale avrebbe approvato la riduzione delle diarie, l'abolizione dei monogruppi, la diminuzione delle spese per i consiglieri regionali, ecc, ecc. Tutte cose sacrosante per carità, ma mi fa strano che in due anni e mezzo miss Presidente non si fosse mai posta il problema di dare una regolata a un ente dove i campanelli d'allarme  suonano già dai tempi di Storace.
Insomma, tutti questi provvedimenti anti-sprechi altro non sono che l'ultimo tentativo, probabilmente fuori tempo massimo, per provare a recuperare un pò di quella dignità affogata tra lo champagne e le ostriche di Fiorito.
Ma se questo è un banale meccanismo di sopravvivenza (in questo caso, politica), la cosa che mi lascia basito è l'atteggiamento dei giornali e delle televisioni, che sembrano cascati da un enorme pero solo l'altro ieri, accorgendosi degli stipendi dei consiglieri regionali e dei costi dei singoli gruppi (lo ha ammesso anche Bruno Vespa a Porta a Porta lunedì sera...). E giù articoli che snocciolano numeri, benefit, costi, ecc.
Ma veramente fino a giovedì scorso non si sapeva che un consigliere regionale guadagna quasi quanto un parlamentare? Veramente nessuno si era mai posto la domanda, per esempio, se è giusto che un sindaco di una città da un milione di abitanti percepisca un quarto di stipendio del Fiorito di turno? Veramente si credeva alla Lega, che ci ha raccontato per 20 anni che gli sprechi erano tutti a Roma e che negli enti locali andava tutto bene madamalamarchesa?
Si sapeva tutto, ma lo si diceva sottovoce perchè faceva vendere più giornali sparare nel mucchio, accodarsi al coro "Roma ladrona", alle urla degli indignati permanenti.
Fare un ragionamento sui ruoli e sulle responsabilità, sul chi fa cosa, sul quanto si lavora (e si "produce") e quanto si guadagna probabilmente avrebbe annoiato il lettore o il telespettatore, che deve sentire l'odore del sangue per occuparsi di una causa.
Mi vien da pensare che il rinnovamento che tutti invocano (ma che temo in pochi vogliano seriamente...) dovrebbe riguardare tutti, ma proprio tutti, i settori della nostra società, ma soprattutto che se non lo si realizza con un minimo di serietà faremo la fine del Gattopardo, dove tutto cambia per non cambiare niente.
 
 


18 settembre 2012

Ieri sera a Porta a Porta

Ieri sera Pippo Civati era ospite a Porta a Porta.
Armato di santa pazienza, mi son guardato un film in streaming aspettando che Vespa scampanellasse l'inizio del suo show.
Mi sono ciucciato la presentazione degli ospiti (e che ospitoni...Sallusti, la Gelmini con l'occhio da triglia, il nuovo vice segretario federale nazionale della Lega come se fosse antani...ehm...quello lì...boh?), un servizio su Berlusconi in barca, la Meloni che straparlava.
Alla fine arriva Pippo.
Il tempo di dire due cose su una tassazione più equa e il buon Bruno si accorge che qualcosa non va.
Il concetto "non alziamo le tasse ma ridistribuiamole, in modo che chi ha di più paghi di più dando modo al ceto medio di tornare a spendere, creando così una crescita vera" sta facendo crollare gli ascolti.
Troppo complicato cacchio!
E poi dov'è il plastico del Monti bis?
E la Marini? Non c'è questa sera?
E poi Civati, tagliati la barba!
E che palle!
Basta. Ci vuole la scossa.
Collegamento con la Polverini che parte con un soliloquio di 20 minuti 20 in cui si scusa per quel che sta succedendo in Regione, dice che lei non ne sapeva niente, che va a mangiare alla mensa e che "è meglio la porchetta che le ostriche" (?).
Il tutto con un tono a metà tra la curva sud e Romanzo Criminale.
A quel punto forse lo share è tornato a salire ma non ce l'ho più fatta io.
Va bene toccare il fondo, ma mettersi anche a scavare no.
        

17 settembre 2012

Se la strada si fa stretta, guardare "Avanti"

Oggi Repubblica esce con un'intervista a Pippo Civati (in cui scopro di essere "un suo collaboratore"..tra l'altro) che traccia un interessante percorso in vista delle primarie.
Non una corsa solitaria, ma un grande patto tra chi vuole cambiare il Pd e l'Italia. Per davvero.
Una sfida senza patti di sindacato o camper in doppia fila, che si basa sui temi e non sui cognomi, che prova a unire e non a polarizzare le posizioni, che rimette al centro le cose da fare e non le persone.
Certo, il quadro è ancora molto complicato. Non si sa nulla nè della legge elettorale, nè delle regole delle primarie. Si sa solo che con questa infelice intuizione del doppio turno, queste primarie sono diventate un congresso prima del tempo, dove ci si gioca nello stesso tempo il futuro del paese e quello del Pd.
Un'occasione da non perdere per chi vuole costruire la Prossima Italia.
Per guardare "Avanti" e non indietro, con uno sguardo che duri almeno fino a domani e non si fermi all'Adesso.
Spero che chi ha a cuore il futuro dell'Italia e del Pd raccolga la sfida insieme a Pippo e a tutti noi.
So benissimo che non sarà facile, e che la strada è stretta e tortuosa, ma non tentare neanche sarebbe un delitto.

13 settembre 2012

Pongo il mio onore nel meritare la vostra fiducia

Ha detto proprio così, Matteo Renzi, a Verona, aprendo la sua campagna per le primarie del centrosinistra.

Per i profani, è il primo punto della legge scout.

Pur sentendomi molto vicino al sindaco di Firenze, non so ancora bene chi voterò alle primarie, anche perchè, detto fuori dai denti, aspetto di sapere cosa farà Pippo Civati.

Ammetto però che la sua citazione mi ha colpito.

Mi ha fatto tornare alla mente i miei 13 anni di scoutismo, l'esperienza formativa più intensa della mia vita, a cui devo tantissimo di quello che sono.

Ho capito che vale lo stesso anche per Renzi, e per me non è poco.    

12 settembre 2012

Corsi e ricorsi storici.

Le notizie che arrivano dalla Libia non sono affatto incoraggianti.
L'ambasciatore statunitense e tre funzionari del governo sono morti in seguito all'assalto portato alla sede diplomatica americana a Bengasi, uccisi da una folla che, ad ora, non si sa bene perchè abbia dato vita a questi disordini. La versione ufficiale parla di alcuni dimostranti scesi in piazza contro un film "blafemo", anche se inizia a circolare la voce che le proteste siano state manovrate.
Tutto questo mentre negli Stati Uniti la campagna elettorale sta entrando nel vivo e il presidente Obama sembra aver perso parte dell'appeal che quattro anni fa lo condusse alla Casa Bianca in carrozza.
Una coincidenza strana, che mi ha fatto tornare in mente quello che successe a Jimmy Carter nel 1979, quando l'ambasciata statunitense in Iran fu occupata da degli studenti durante una fase della rivoluzione iraniana. Carter provò in tutti i modi a sbloccare la situazione e liberare i 53 ostaggi, ma alla fine fu costretto ad agire per via militare. La missione però fallì, la popolarità di Carter finì in cantina e perse le elezioni.
Spero vivamente che non capiti nulla di tutto ciò.

W la scuola...e buon futuro

Oggi è il primo giorno di scuola.
E allora in bocca al lupo ai più piccoli che iniziano e a quelli più grandicelli che invece non ne possono più.
Alle (tante) maestre e professoresse che conosco, e anche a quelle che non conosco.
A chi nella scuola ci lavora e prova a renderla migliore.
Ai genitori che devono incoraggiare e sopportare.
A chi crede ancora che aprire una scuola voglia dire chiudere una galera.
A tutti quelli che hanno nostalgia del futuro ma credono ancora che l'istruzione sia lo strumento più potente che abbiamo per migliorare la nostra vita.      

E che questo primo giorno di scuola porti bene anche a questa bella iniziativa di Benvenuti in Italia, che arriva oggi in Senato e che spero possa diventare presto realtà.
Perchè con la buona volontà si fa molto, ma ci vogliono anche i quattrini

11 settembre 2012

Ci sono anche buone notizie...

Ci sono giornate così.

Giornate in cui Giorgio Airaudo invoca Tony Blair.

Giornate in cui Francesco Rutelli dichiara di voler tornare nel centrosinistra, magari partecipando alle primarie.

Giornate in cui l'Udc, nostro prossimo alleato a sua insaputa (almeno secondo Massimo D'Alema), si riscopre per quello che è e ci tira fuori un bel pacchetto sulla legge elettorale insieme al Pdl.

Poi però ci sono anche buone notizie.
Del tipo, "Pensa di candidarsi anche lei?" "Ci sto pensano..."


10 settembre 2012

Levati di torno, ricco coglione

Gira voce che Bernard Arnault, l’uomo più ricco di Francia e il quarto più ricco al mondo con un patrimonio personale stimato intorno ai 21 miliardi di euro, abbia fatto domanda per ottenere la cittadinanza belga.

Non si sa ancora bene il perchè, ma in molti (anche il sottoscritto) credono che c'entri qualcosa l’annuncio fatto da Hollande di voler introdurre una tassa del 75% sui cittadini con un grande patrimonio come spiega bene Il Post.

Una voce ancora da confermare, ma che sta facendo girare non poco le scatole ai francesi, come testimonia il titolo odierno di Liberation.

Quando si dice, "un francesismo"  

8 settembre 2012

Tunnel che fai, accordo che trovi


Il 30 agosto è uscito su LaValsusa un interessante articolo riguardante la vicenda dell’area ex-Valle di Sant’Ambrogio in cui si parlava di un possibile utilizzo di quella che una volta era una cava, come sito di stoccaggio dello smarino proveniente dagli scavi per la realizzazione della seconda canna del Frejus, voluta dalla Sitaf.
Avevo letto a inizio luglio che quell’area, dopo tanti anni di degrado e abbandono, sarebbe stata riqualificata e restituita ai cittadini. Non mi aspettavo però che diventasse un sito di stoccaggio, per di più di materiale proveniente dallo scavo di un tunnel. Ovviamente la cosa mi ha incuriosito parecchio, specialmente dopo aver letto le dichiarazioni del Sindaco che dice: “Rimaniamo contrari a quest'opera, se la fanno per il Frejus devono farla anche per il Monte Bianco”. Cioè, in pratica, non ragioniamo su quanti tir devono passare, magari chiedendo un contingentamento dei passaggi o una quota dei pedaggi. Diciamo no e basta. Poi però il tunnel lo fanno lo stesso e sarebbe il caso che se ne facesse uno anche da un'altra parte.
Intendiamoci, se c’è un’opera pubblica in costruzione e questa prevede lo stoccaggio dei materiali di risulta, è chiaro che qualcuno si debba accollare l’onere di gestirli, anche se è spiacevole. Se questi materiali però possono tornare utili, magari per la riqualificazione di un’area, è giusto che un amministratore s’interessi, chieda di vedere le carte, faccia le sue considerazioni, ponga delle linee d’indirizzo per i lavori e, eventualmente, accetti o meno le condizioni poste.  
Mi sfugge soltanto perché questo approccio va bene se lo smarino viene dal Frejus mentre sono pronto a scommettere che si tratterebbe di un "modus operandi criminale di stampo mafioso" se si trattasse dei detriti provenienti da Chiomonte.
Devo dire però che la cosa che mi ha più colpito è stato il silenzio generale. Oltre all’articolo su LaValsusa, ho visto solo alcuni post su Facebook, un po’ di polemica, un comunicato stampa ma niente di più.
Una storia sussurrata, superata a livello mediatico dalle visite al cantiere di onorevoli e consiglieri del Pd e dalla Messa in cattedrale con le bandiere. 
Strano. Mi ricordo che pochi anni fa, quando il sindaco di Almese disse che era disponibile a vedere i progetti della Tav (a vedere, non a prendersi 350.000 metri cubi di detriti…), il giorno successivo venne fatto uscire dalla Chiesa del suo paese, dove si trovava per una celebrazione ufficiale, gli fu messo un megafono in mano e gli furono chieste spiegazioni.
Un metodo “democratico” un po’ ruvidino no?
Due pesi e due misure? Mi sa di si.
Ovviamente non c’è ancora nulla di definitivo, e sul futuro dell’area in questione c’è ancora molto di cui discutere, ma o lo smarino del Frejus ha un peso fisico, geologico, geografico e politico diverso da quello di altre montagne, oppure, cosa che ritengo più probabile, è meglio che tutto scivoli via il prima possibile, evitando che questa storia di normale amministrazione alzi un polverone (è proprio il caso di dirlo…) e in qualche modo possa incidere sugli equilibri politici in Comunità Montana che, dopo il "patto dell'Ikea" del 2009 (meno tavoli, più sedie), pare abbia deciso di virare su un accordo più "operativo": c'è chi scava e c'è chi stocca.     

7 settembre 2012

Finalmente si parte per la Prossima Italia

Ne avevamo parlato ad Albinea, lo avevamo scritto su ProssimaItalia e ci siamo dati anche una piccola organizzata.
 
Adesso è tutto pronto.
I quesiti referendari sono pronti e lunedì saranno disponibili e scaricabili da tutti.
Qui sotto una piccola guida per capire meglio cosa vogliamo fare e perchè abbiamo bisogno di voi.
Di tutti voi.
 
Guida completa ai referendum democratici
 
Lo Statuto del Partito Democratico – in particolare all’Articolo 27 – prevede, oltre ovviamente alle primarie, un altro strumento di partecipazione aperto a tutti gli iscritti, gli elettori e i simpatizzanti: e quello strumento è il referendum. A differenza delle primarie, però, nei quattro anni di vita del Partito Democratico, mai nessun referendum è stato indetto.

A meno di un anno dalle elezioni politiche 2013, proponiamo quindi di convocare una serie di referendum che permettano a tutti gli elettori del Pd di esprimersi su tematiche politiche e di programma. Vediamo come.

Dove trovo tutte le informazioni?
Entro lunedì sarà on line il sito www.referendumpd.it, sul quale saranno disponibili:
- le spiegazioni su come funziona
- i contatti con i comitati locali (quello nazionale risponde alla mail referendumpd@gmail.com)
- i moduli da stampare e da far firmare
- le schede illustrative dei singoli quesiti
- i materiali di stampa per manifesti e volantini
Inoltre, è possibile seguire l'iniziativa su Facebook (https://www.facebook.com/ReferendumPd) e su Twitter (@referendumpd).

Cosa serve per presentare i referendum?
I referendum possono essere chiesti, da Statuto, “qualora ne facciano richiesta il Segretario nazionale, ovvero la Direzione nazionale con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti, ovvero il trenta per cento dei componenti l’Assemblea nazionale, ovvero il cinque per cento degli iscritti al Partito Democratico”. La nostra proposta è quella di raccogliere le firme presso almeno il 5 per cento degli iscritti.

A quanto corrisponde il 5 per cento degli iscritti?
Secondo una dichiarazione del responsabile nazionale organizzazione del Pd, nel 2011 gli iscritti erano 610mila. Questo significa che bisognerà raccogliere 30.500 firme circa.

Chi potrà votare ai referendum?
Questo è molto importante: la raccolta delle firme per chiedere il referendum può avvenire solo tra gli iscritti. Ma ai referendum potranno votare liberamente tutti gli elettori del Pd. Lo Statuto dice infatti che la proposta deve specificare “se la partecipazione è aperta a tutti gli elettori o soltanto agli iscritti”, e noi abbiamo optato per la prima formula, quella aperta a tutti.

Quando si terranno i referendum?
La nostra proposta è quella di abbinare il giorno dei referendum a quello delle primarie per il candidato premier e, come sarebbe giusto, a quello per la scelta dei candidati al Parlamento. Nella speranza, ovviamente, che in questo modo i nostri elettori possano scegliere in un solo weekend candidato premier, candidato al Parlamento e programma di Governo.

A cosa servono i referendum?
Lo Statuto prevede referendum in forma deliberativa o consultiva. Noi proponiamo quella deliberativa. Significa che, se i quesiti verranno approvati dagli elettori, il partito dovrà adottare quei temi nel suo programma.

Chi promuove i referendum?
I referendum sono promossi da militanti del Partito Democratico presenti in tutte le parti del Paese, e la proposta è ovviamente aperta alla partecipazione di tutti coloro che vorranno offrirsi per dare una mano.

Vorrei aiutare, con chi mi posso mettere in contatto?
A breve pubblicheremo un elenco di referenti locali, con i rispettivi recapiti, divisi per zona. Ovviamente è possibile dare la propria disponibilità a fornire un aiuto, o a coprire zone scoperte, scrivendo ai diretti interessati o alla nostra mail, referendumpd@gmail.com.

Non sono iscritto, ma vorrei comunque dare una mano sin da ora, come posso fare?
Per prima cosa, potresti tesserarti al Pd, nel circolo a te più vicino. In alternativa, puoi comunque spargere la voce, o metterti in contatto con i referenti della tua zona per aiutare con il lavoro di contatto con gli iscritti. Infine, potresti contribuire alle spese che affronteremo – e che saranno interamente autofinanziate – facendo una donazione.

E’ possibile firmare on line?
Purtroppo questa possibilità al momento non è prevista tra gli strumenti referendari del Pd, ma è comunque possibile scriverci per segnalare la propria adesione – indicando anche il numero di telefono – ed essere ricontattati nel più breve tempo possibile.

Perché chiedere i referendum?
Per lo stesso motivo per cui chiediamo che i nostri elettori possano votare alle primarie per i candidati alla premiership e al Parlamento: perché in una situazione di grave crisi del Paese, crediamo sia utile che il Partito Democratico usi tutti gli strumenti della partecipazione, coinvolgendo la sua base e precisando la sua proposta, oltre che i suoi interpreti, facendola uscire dalle sole logiche politiciste.

Quali sono i quesiti?
Sono 6:
1 - Riforma fiscale
2 - Reddito di cittadinanza
3 - Incandidabilità dei condannati
4 - Stop al consumo di suolo
5 - Universalità del diritto al matrimonio civile
6 – No ad alleanze con chi governa o ha governato con il centrodestra.

6 settembre 2012

5 settembre 2012

In bocca al lupo Ale

"Per me è un giorno speciale, diverso. In questo senso, sono felice di annunciare che per i prossimi due anni sarò australiano. Ho firmato con il Sydney, affronterò un’avventura splendida e strepitosa, naturalmente anche forte (...) Per me il cambiamento è particolare. Continuerò a tifare Juventus per mille e più motivi. Dentro di me ci sono tante sensazioni".

Alex Del Piero va in Australia (e noi ci teniamo Bendtner...per dire).
Tanta fortuna capitano, torna presto.

Legna bagnata

Il PDS (ovvero il "patto di sindacato") che gestisce il Pd pare abbia già deciso la suddivisione degli incarichi istituzionali e politici dal 2013 alla fine del mondo.
Il Foglio parla di un "papello" che circola tra i deputati democratici dove sarebbero dettagliati posti e nomi, dal capo usciere aggiunto fino al presidente della Repubblica.
Un vero e proprio patto di potere, che nella mente di chi lo ha ideato serve a garantire delle rendite di posizione, ma temo che invece nella realtà servirà solo ad aumentare ulteriormente la distanza tra chi ci governa, o si candida a farlo, e noi cittadini.
Insomma, mentre fuori infuria la tempesta, i grandi vecchi si stringono intorno al caminetto.
Temo però che la legna stia finendo, o per lo meno sia molto bagnata.

4 settembre 2012

Effettivamente...

Ivan Scalfarotto non è che abbia poi tutti i torti...

L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro

Oggi La Stampa pubblica questo interessante articolo su come si lavora in Italia.
A quanto pare tanto (non tantissimo) e male, specialmente se prendiamo come riferimento i paesi del nord Europa.

E' evidente quindi che la vera emergenza nazionale è quella di una riforma del mercato del lavoro vera, a 360°, che liberi energie e che sciolga tutta una serie di nodi (burocrazia, deficit di informatizzazione, ingresso dei giovani, modalità contrattuali, ecc, ecc) irrisolti da troppo tempo.

Una roba del genere insomma, che ci aiuterebbe a raggiungere standard di produttività ed efficienza veramente europei, ma soprattutto sarebbe il primo passo per provare a rimettere in moto la nostra disastrata economia.
Perchè se no l'alternativa è questa, un triste ritorno al passato.  
   

3 settembre 2012

Sono stato istigato

Noto che il livello del dibattito politico si alza ogni giorno che passoa.
La breaking news del giorno è questa uscita da TSO di Grillo, che da quando il suo non-partito ha preso un sacco di non-voti alle ultime non-elezioni amministrative, sembra ispiratissimo.
I soliloqui estivi in piazze gremite gli deve aver dato un pò alla testa.
C'è un dato politico, che centra in pieno Libernazione, e c'è un precedente che non fa niente onore al nostro Ayatollah della lanterna.
Molto umilmente, dò un consiglio non richiesto a chi crede nel M5S.
Quando il mio partito fa cavolate, lo dico senza tanti problemi.
Lo faccio perchè ci tengo e perchè lo vorrei migliore di quello che è.
I non-militanti del non-partito di Grillo facciano lo stesso.
Magari arrabbiandosi oggi, facendosi sentire, eviteranno di rimanere delusi domani.        
      

2 settembre 2012

Auguri Luca e Alice! Buona strada.

Ieri si son sposati Luca e Alice.
Questo piccolo post lo dedico a loro, augurandogli tutto il bene e la gioia che si meritano.
Luca l'ho conosciuto il 4 maggio 1982, tre giorni dopo esser venuto al mondo.
E' stato mio vicino di culla, compagno di classe alle elementari, compagno di scuola alle medie e al Liceo.
Abbiam fatto talmente tante cose insieme che dovrei fare un altro blog per scriverle tutte.

Ci son poche cose nella vita che rimangono sempre lì, nonostante tutto.
Le famose certezze, quelle che inseguiamo tutti i giorni e che ci danno tranquillità e fiducia. 
L'amicizia è una di quelle.
Una meravigliosa giornata alla Brunetta di Susa, anche.