31 dicembre 2013

È stato un anno così

Ho lavorato, molto.
Ho perso mio nonno ed Elena ha perso il suo (così, per non farci mancare niente).
Ho girato parecchio a spizzichi e bocconi ma ho anche fatto un viaggio incredibile.
Ho conosciuto persone meravigliose, con cui ho fatto un percorso politico emozionante, coinvolgente, bellissimo.
In mezzo è successo un po' di tutto, a livello professionale, politico e umano.
Cose belle, altre amare.
Mi sono stancato e mi sono divertito.
A volte mi sono incazzato, ma poi mi è passato abbastanza in fretta.
Ho trascurato troppo le persone che mi stanno vicino e che mi vogliono bene, specialmente in questi ultimi tre mesi. E non va bene.
Credo di essere cresciuto.
Spero di tenere insieme tutte queste cose per vivere alla grande il 2014.
Che sarà un anno importante, pieno di cambiamenti.

16 dicembre 2013

Ieri, all'assemblea nazionale del Pd

C'era davvero un bel clima. Prima di registrarmi ho salutato tantissimi amici e persone che non vedevo da tempo. Ho abbracciato Filippo Taddei e Francesco Nicodemo, freschi freschi di nomina in segreteria nazionale. Le nostre speranze camminano anche sulle loro gambe.
Tante facce nuove (tra cui la mia), tanti miei coetanei e mie coetanee. Tutti sorridenti, tutti contenti di essere lì, a rimettere in marcia questo caspita di partito a cui, alla fine, vogliamo bene.
Un'immagine su tutte. A inseguire D'Alema, Franceschini and co. per i corridoi c'erano solo i giornalisti. Che è un po' triste, perchè è più facile strappar via una battuta a baffino che non scrivere un pezzo dove si prova a descrivere il Pd che cambia, però è anche consolante. I militanti, gli iscritti, i delegati erano da un'altra parte. Abbiamo voltato pagina.
Han parlato i due padroni di casa, il segretario cittadino di Milano e quello lombardo. Poi è toccato a Letta, che è riuscito a strappare due applausi solo quando ha detto "siamo un'altra cosa rispetto a Casa Pound". Mi è piaciuto molto Epifani, che chiudendo il suo intervento ha passato idealmente il testimone dalla sua alla nostra generazione, chiedendo "al nuovo gruppo dirigente che inizia oggi a guidare il Pd" coraggio e iniziativa.
Davide Zoggia ha poi letto i risultati del congresso e ha proclamato eletto Matteo Renzi, il cui discorso ha emozionato molto renziani e giornalisti, un po' meno me. Tanto show all'inizio, tante "Francesca, Letizia, Fatima, ecc" che non si sa bene chi siano. Un discorso forse pensato più per chi stava a casa che non per chi era in sala. Non mi ha convinto il passaggio "siamo in un governo di coalizione perchè non c'è più Berlusconi" e non ho capito bene quando dovrebbe durare questo governo, se 15 mesi, un anno o se dopo le europee si può andare a votare.
Bene invece il passaggio sul lavoro, bene, anche se avrei voluto più coraggio, quello sui diritti. In assoluto, era dai tempi di Veltroni che un segretario del Pd non dettava un'agenda politica ad un governo, e questo è certamente un passo in avanti.
Staremo a vedere. Il dato più positivo resta quella carica di entusiasmo che ho visto nei tanti volti con cui ho incrociato lo sguardo.
Questa comunità politica ha un'energia, una capacità di rinnovarsi e di ripartire che è incredibile. 

13 dicembre 2013

Cosa succede in città (una settimana coi forconi)

Questa settimana è stata surreale per i torinesi o per chi Torino la frequenta quotidianamente.
La mobilitazione di diverse categorie economiche e sociali, legittima e figlia di una crisi economica e politica di cui si stenta a vedere la fine, è degenerata in manifestazioni di violenza, intimidazione e squadrismo da parte di alcuni gruppi organizzati che hanno sfruttato questa occasione per gettare nel caos la città e sconvolgere la vita di migliaia di cittadini.
Insieme ad altri compagni del Pd, ci siamo stupiti nel non vedere da parte del nostro partito una presa di posizione netta contro questo stato di cose. Abbiamo perciò deciso di chiedere al presidente dell’assemblea provinciale, Alessandro Altamura, la convocazione di un’assemblea straordinaria e pubblica, dove poter discutere di quello che sta succedendo alla nostra città e di come riuscire a capire le ragioni di chi protesta e isolare e condannare i violenti. Per farlo abbiamo raccolto oltre sessanta firme di delegati in assemblea e altrettante di iscritti e militanti del Pd.
Nel frattempo, la situazione di violenza e di degenerazione più forte si è verificata a Nichelino, dove un gruppo di persone ha assediato il comune, tenendo letteralmente in ostaggio il sindaco Catizone e alcuni impiegati. La popolazione di Nichelino, dopo la bella iniziativa di martedì sera (i ragazzi sono usciti a pulire le strade inzozzate da questi vandali), ha deciso di convocare per questo pomeriggio, alle 18.30, una fiaccolata contro la violenza e contro la degenerazione della protesta.      
Ieri pomeriggio, come primo firmatario della richiesta di assemblea, mi sono sentito con il segretario Fabrizio Morri. Abbiamo concordato che l'iniziativa di Nichelino stava assumendo una dimensione che andava oltre i confini cittadini e che sarebbe stato importante esserci. Abbiamo perciò concordato di "aderire" alla marcia di Nichelino e Morri si è impegnato a far convocare l'assemblea entro la prossima settimana.
Durante questo colloquio ho chiesto espressamente a Morri di fare di tutto affinchè il Pd aderisse alla marcia di domani indetta dai sindacati contro il governo Cota, contro la crisi e contro le violenze che si sono manifestate in questi giorni. 
L'adesione è arrivata in serata. Non per merito mio eh, ma perchè è stato trovato un accordo. Diciamo che era un'esigenza diffusa, quella di scendere in piazza tutti insieme.       
Perchè vi ho raccontato questa storia?
Perchè lo devo alle persone che abbiamo contattato in questi giorni e che hanno condiviso con me e altri questa iniziativa.
Perchè "l'immobilismo del Pd" tanto strombazzato dai giornali è una triste realtà, ma non deve essere confuso con l'ignavia.
Ci siamo trovati di fronte ad una protesta che è nata in un modo ed è finita in un altro. Abbiamo sperimentato come le forze dell'ordine non fossero preparate ad affrontare una situazione del genere (e vorrei ancora capire perchè...). Non abbiamo capito quello che stava succedendo. Non lunedì però, ma nelle settimane precedenti, quando la protesta si stava organizzando.
La cosa che mi lascia più perplesso è che sembra del tutto evidente come in questa città e nei territori che gravitano intorno a Torino, pare non esserci più una rete di rapporti tra istituzioni, partiti, sindacati, associazioni, ecc. Ci si muove in ordine sparso, senza un coordinamento organizzativo e senza neanche avere le idee chiare su cosa sta succedendo.
Estremizzo: alcuni difendono i forconi a spada tratta mentre altri dicono che son solo fascisti.
E poi le iniziative. Mercoledì sera gli autoconvocati sotto il Comune, ieri la CGIL ha affittato una mongolfiera (non sto scherzando) con uno striscione "meno tasse, più lavoro", stamattina c'è un presidio dell'ANPI, oggi pomeriggio la fiaccolata a Nichelino, domani la manifestazione dei sindacati. Tutte cose fatte per bene ed importanti, ma slegate tra di loro.
In questo caos, il Pd ha fatto un po' il pesce in barile, un po' è stato tirato per la giacca da una parte e dall'altra, un po' si è mosso senza però prendere posizioni nette.
Spero che, finito tutto questo casino, ci si renda conto che o si ricomincia a parlarsi, o siamo panati.  Parlare con chi manifesta onestamente e ha tutte le ragioni per farlo, parlare con chi, associazioni e sindacati, ha ancora un ruolo di rappresentanza, parlare con chi, semplicemente, ha ancora voglia di occuparsi della cosa pubblica e, soprattutto, del futuro del nostro territorio e della nostra società.
 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
        

 
   


12 dicembre 2013

Rassegna stampa condovese

Il titolo dice tutto.
Anche se parlare di unità "a sinistra" mi sembra azzardato, per stessa ammissione di Buongiorno Condove.
Continuo a pensare che la nostra priorità debba essere unire gli elettori, e che stiamo facendo un pessimo servizio al nostro paese.
Mi spiace verificare che sono l'unico a pensarla così.
Questa situazione mi fa tornare in mente le parole di Demostene: "l'esito delle azioni dipende dagli dei. La scelta dell'agire rivela l'animo dell'uomo".
Ecco, non aggiungo altro.

10 dicembre 2013

Rassegna Stampa primaria (e definitiva)

Un lungo pezzo de Luna Nuova racconta quello che è accaduto in questo bel week end per il Pd.
In Valsusa abbiamo rivisto la solita grande partecipazione, con Matteo Renzi che spopola e noi che ci difendiamo alla grande, arrivando secondi praticamente ovunque.
Pippo Civati in Valsusa e Valsangone ha raccolto 630 voti. Un risultato mica da ridere, che ci colloca oltre al 18% come media di territorio e al 17,6% come collegio Pinerolo/Susa (dove abiamo raccolto 1824 voti), superando di oltre 3 punti Gianni Cuperlo
Grazie a questo risultato sono stato eletto in assemblea nazionale, a cui parteciperò per la prima volta come delegato già questa domenica, a Milano.
Un enorme grazie a chi ci ha dato fiducia e ci ha sostenuto. Ora si inizia a far sul serio. 

9 dicembre 2013

Faccio i nomi

Daniele Viotti, Ermanno Torre, Fabio Malagnino, Ilda Curti, Marko Nero, Francesco Astore, Chiara Foglietta, Riccardo Olivero, Hamilton Santià, Elena Ceretto, Eloisa Franchi, Carmine Terrioti, Marta Levi, Davide Mattiello, Pierluigi Ubezio, Fabio Lamon, Luigi Pinchiaroglio, Paolo De Francia, Sara De Giorgis, Simone De Ruosi, Andrea Aurora Di Benedetto, Rosanna De Angelis, Lorenzo Pollone, Dimitri Buracco, Francesca Rumbolo, Alessandro Montagnese, Alberto Probo, Chiara Revelchione, Alberto Abate, Agnese Boni, Roberta Falzoni, Luigi Giordano, Elvio Fassone, Maurizio Modini, Stefano Rizzo, Serena Sasanelli, Ludovica Cioria, Giuliana D'Agostino, Marco Sciretti, Alessandro Furbatto, Nicolò Sartorello, Marta Palmieri, Paola Miglio, Stefano Garello, Federico Tosco, Ivano Fucile, Guido Boccardo, Alessandra Zordan, Paolo Zanellato, Mimmo La Cava, Ottavio Davini, Matteo D'Ambrosio, Juan Carlos De Martin, Santo La Ferlita, Roberto Aringhieri, Chiara Manfredotti, Federico Dolce, Roberto Modini, Andrea Buldorini, Michele Suma, Francesca Zoavo, Marco Pavan, Gianluca Pollastri, Alessandro Ruggiero, Marco Brusconi.

Coordinare una mozione a livello provinciale non è una cosa semplicissima, credetemi.
Senza di loro, nulla sarebbe accaduto.
Siamo secondi sia in Piemonte, sia in provincia di Torino. Con il 17%.
Con alcuni di loro ho solo collaborato e fatto iniziative, con moltissimi siamo proprio diventati amici.
Dani, Erma, Fabio, Ilda, Marko e Frank invece son diventati quasi una seconda famiglia. Capita così, quando ti senti minimo tre o quattro volte al giorno con una persona.  
Un anno fa esatto, era proprio l'8 dicembre, andammo a Milano per un incontro con Pippo per decidere come organizzare il lavoro per il 2013 in vista del congresso.
Di Torino eravamo in 4.
Quattro.
E qualcuno oggi prova a spiegarmi che abbiamo perso.
Mah...  

6 dicembre 2013

Rassegna stampa "primaria" - seconda parte

Il pezzo di Luna Nuova uscito oggi a commento del bel pomeriggio di martedì.
Sotto, tutte le info sul come e dove andare a votare.
A Condove, come sempre, saremo al centro don Viglongo di via Bruno Buozzi, dalle 8 alle 20.

5 dicembre 2013

L'ultimo miglio

Stasera sarò a Pinerolo, con l'ex senatore Elvio Fassone e Marta Levi, per presentare la mozione Civati.
Domani a Piossasco con Davide Ricca (Renzi) e Andrea Giorgis (Cuperlo) per un dibattito sulle primarie e sul futuro del Pd.
Sabato mattina a Rivoli, per un aperitivio pre pranzo con gli amici rivolesi.
La campagna si fa, facendola, anche se inizio a sentirmi come Forrest Gump: sono un po' stanchino.

Rassegna Stampa "primaria"


Martedì, insieme ad Antonio Ferrentino e a Cristina Galatà, ho rilasciato una breve intervista a LaValsusa. Eccola.

Prima domanda: un motivo per votare alle primarie e un motivo per votare Civati
La Prima Repubblica è finita da 20 anni, la Seconda non è mai neppure iniziata, la Terza inizierà solo quando una nuova classe dirigente del centrosinistra si prenderà il Pd. E se questo accadrà, sarà merito delle primarie, l’unica cosa positiva che siamo riusciti a inventarci in questo lungo ventennio berlusconiano. Uno strumento per avvicinare i cittadini alla politica, per coinvolgerli e dargli la possibilità di costruire i cambiamenti di cui abbiamo bisogno. La summa di quello che era “lo spirito dell’Ulivo” (che ormai nel Pd, più che uno spirito sembra un fantasma). L’unico che in questi anni ha mantenuto vivo questo stile e questo approccio è stato Pippo Civati. Colto, preparato, innovatore sincero, determinato, aperto. Ha tutto quello che gli serve per fare il segretario.
2° domanda: cosa deve fare il Pd sulla ToLione: fermarla o farla continuare?
Che la costruzione di una nuova linea ad Alta Velocità in Valsusa non serve a niente non lo dico io, non lo dice Civati, non lo dicono i valsusini. Lo dice il governo, che confermando il progetto low cost studiato dal governo Monti ha di fatto ridotto di gli investimenti su questo progetto, che non costa 24 miliardi come qualcuno dice, ma 8, divisi tra Francia, Italia e Europa, e di cui solo poco più di 2 (rateizzati in dieci anni) sono a carico nostro. Lo dice LTF, che ha fatto sparire dal calendario dei lavori la costruzione della nuova linea (basta andare sul sito per verificare). Lo dicono i lavori di raddoppio della canna autostradale del Frejus. Lo dice il fatto che, ad oggi, si sta scavando un tunnel geognostico, che è una cosa differente rispetto al tunnel di base.
3° domanda: una ricetta per riportare lavoro e reddito in valle di susa.
La valle deve tentare in tutti i modi di difendere gli insediamenti industriali che ancora esistono con un grande progetto di territorio. La crisi della Vertek-Lucchini, della Bertone, della Selmat, della Beltrame e di altre piccole e grandi industrie non possono essere affrontate singolarmente, ma come territorio. Provando ad attrarre investimenti, sia economici, sia di innovazione        

4 dicembre 2013

Un bel pomeriggio


L'incontro con Pippo Civati è stato un successo.
In pochi giorni, mandando qualche sms e mobilitandosi su Facebook, siamo riusciti a mobilitare più di 100 persone. Una roba non facilissima alle 15.30 di un martedì qualunque.
Abbiamo parlato di cosa sta capitando al Pd e più in generale alla nostra comunità politica.
Abbiamo ascoltato, soprattutto.
I lavoratori della Vertek-Lucchini che rischiano di rimanere a casa tra pochi mesi e la disillusione e l'incazzatura di chi non si fida più della politica ma vorrebbe tornare a fidarsi.   
Abbiamo provato a spiegare che le cose sono un po' più complicate di come rimbalzano su Facebook (vedi caso Cancellieri) e che sul Tav, anche nel Pd, c'è un gruppo di persone che prova a F.A.R.E. dei ragionamenti diversi.
E' stato un gran bel pomeriggio, e credo che anche la tanta gente presente in sala abbia apprezzato.
Credo anche che abbia capito che le cose cambiano cambiandole, e il primo passo è andare a votare alle primarie di domenica e mettere una bella croce su Civati.
   

3 dicembre 2013

Rassegna Stampa - Pippo a Condove

Nonostante il preavviso minimo, Luna Nuova dà un po' di spazio alla nostra iniziativa di oggi.
Per chi non lo sapesse ancora, alle 15.30 Pippo Civati sarà a Condove.
Oggi eh, solo oggi.
Stasera poi va a Bra e domani è a Bruxelles.
L'appuntamento è per le 14.45 al binario 20 di Porta Nuova.
Esco da lavoro, un panino al volo, recupero Pippo, 40' di treno e siamo a Condove.
Ci vediamo in biblioteca.

2 dicembre 2013

Civati a Condove. Domani

Domani pomeriggio, dalle 15, 15.30 in poi, Pippo Civati sarà in biblioteca a Condove per incontrare amministratori, lavoratori di aziende in crisi della valle, iscritti e simpatizzanti del Pd.
Lo farà, lo faremo insieme, perchè abbiamo un'idea nuova della politica, che però è antichissima.
Quella di andare dove ci sono i problemi, tra la gente, in mezzo alle questioni.
Non per insegnare o per promettere la luna. Banalmente per ascoltare e per tentare di riannodare un filo di speranza che in Valsusa si è spezzato tanto tempo fa. 
So che l'orario è complicato, ma in campagna elettorale (perchè poi l'8 dicembre ci sono le primarie...) i tempi sono sempre strettissimi.
Sarò comunque un'occasione importantissma per passare dalla delusione alla speranza e per rendersi conto di persona che non tutto è perduto.