24 giugno 2013

Il settennato 2.0

Mister B. si è preso sette anni. Per quel che mi riguarda, quelli che in Parlamento han sancito con il loro voto che Ruby era la nipote di Mubarak, dovrebbero anche loro farsi un giro in Procura.
Sul web è una festa infinita di pernacchie e sfottò, come se non esistessero gli altri due gradi di giudizio o come se mister B., in passato, non fosse già stato condannato per altri reati.
Adesso tutti gli occhi sono puntati sul Pd e sul suo comportamento nella giunta per l'elezioni del Senato. Perchè in quella giunta, in teoria, Pd-Sel e M5S hanno la maggioranza, e un loro voto unanime renderebbe ineleggibile mister B., ratificando anche politicamente quello che la sentenza dei giudici di Milano ha sancito ieri sera.
L'atteggiamento è quello del guanto di sfida. "Vediamo cosa fa il Pd adesso".
Va bene, vediamolo pure. Son curioso anche io.
Sono però anche curioso di capire cosa faranno i membri (e tutti i parlamentari) del Pdl. Perchè da ieri sera sono corresponsabili, non solo più politicamente ma anche penalmente, dei misfatti del loro capo. Ci sarà un risveglio delle coscienze? Riusciranno ad emanciparsi dal loro padre-padrone-pagatore, costruendo una nuova dignità al centrodestra italiano, oppure seguiranno tutti l'atteggiamento della Santanchè o di Brunetta?
Sono anche curioso di vedere cosa faranno i grillini. Perchè una volta votata l'ineleggibilità di mister B., è molto probabile che il secondo dopo vada a farsi benedire il governo. E allora che si fa? Ci si rende conto che il "sono tutti uguali" è una balla colossale e si prova a trovare una nuova maggioranza, oppure ripartirà il claim "tutti a casa"? Occhio però! Perchè sta volta tutti vuol dire tutti, anche i nuovi statisti Crimi, Lombardi, Nuti, Fico, ecc, ecc.
Prendersela con il Pd è lo sport nazionale, ed è anche abbastanza facile visto che ne combina una al giorno. Il difficile è scendere dal trespolo a tentare di realizzare le cose per cui si sono presi i voti. Tirarli fuori dalle tasche, i voti, e farli pesare.
Il resto son chiacchiere che non portano molto lontano.

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