4 marzo 2013

Idea vacanza, idea sviluppo

Oggi ho letto di questo bellissimo percorso per ciclisti ideato in occasione delle Olimpiadi londinesi dell'anno scorso. Una ciclovia che collega Parigi a Londra; un percorso di 400 km in mezzo al verde della Normandia, lungo le rive della Senna che arriva fino al Kent e alle sponde del Tamigi.
Niente di nuovo eh. In giro per l'Europa esistono già diverse ciclovie, come quella lungo il Danubio, o quelle tedesche nella foresta nera oppure i famosi itinerari olandesi.
Noi invece, che abbiamo la fortuna di vivere in uno dei Paesi più belli del mondo, di questo tipo di turismo non ne vogliamo sentir parlare.
L'unico progetto messo in piedi in tutti questi anni si chiama VenTo e che dovrebbe collegare Venezia con Torino. Un progetto che si sta faticosamente affermando, ma che necessità di un investimento di 80 milioni di euro per essere messo a regime.
80 milioni di euro, che sono il costo di 1-2 km di autostrada, sembrano una cifra considerevole per un progetto del genere, specialmente in tempi di crisi. Le cose prendono un'altra prospettiva se si pensa che la ricaduta economica annua della ciclovia del Danubio è stimata in 71,8 milioni di euro.
Pensate che bello se un progetto del genere lo pensassimo anche noi in Valsusa? Una roba tipo BarCa (da Bardonecchia a Caselette). Si parte dalle piste olimpiche e si arriva ai piedi del Musinè ripercorrendo quella che una volta era la via Francigena, oppure lungo le rive della Dora.
Sarebbe una grande opera mica da ridere...


             

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