23 giugno 2014

La montagna non è una discarica

In queste settimane abbiamo notato un preoccupante aumento di un malcostume che credevamo superato da tempo. L'abbandono dei rifiuti lungo i bordi della strade montane.
Dopo alcune segnalazioni ho voluto rendermi conto di persona della situazione e ieri pomeriggio mi son fatto un giretto dai Giagli fino a Maffiotto e poi da Pralesio fino ai Muni.
Nelle isole che servono le borgate la situazione è sotto controllo. Ai Giagli, Mocchie, Frassinere, Lajetto, Pratobotrile, Maffiotto, Grange e Molette i cassonetti sono ordinati e non ci sono rifiuti sparsi in giro.
Le situazioni più critiche sono al bivio con Reno, dove ci sono alcuni copertoni abbandonati, e soprattutto nell'isola lungo la strada a Chiambeiretto, poco prima del bivio che porta al Collombardo.
Le foto parlano da sole.
Un gas cucina, un televisore, rifiuti vari tutti buttati in fretta e furia al bordo della strada, fregandosene bellamente del decoro, della sicurezza e dell'igiene.
Ora, questa situazione non è più sostenibile.
Monitorare tutto il territorio montano e tutte le persone che percorrono la strada è impossibile, ma non è pensabile che alcune persone, molto probabilmente non condovesi, si permettano di inzozzare la nostra montagna senza che nessuno dica nulla.
Appena insediati abbiamo dovuto rimuovere delle lastre di eternit, pericolosissime, lasciate incustodite poco sopra Mocchie. Ci troviamo di fronte a degli incivili che credono di scorrazzare indistrubati per la nostra montagna, buttando rifiuti dove gli pare.  
Nei prossimi giorni valuteremo insieme ad Acsel ed insieme alla Polizia Municipale quali possono essere le misure da prendere, anche perchè oltre al danno ambientale e al rischio per chi percorre la strada in auto o in bicicletta, c'è un danno economico che il Comune non può permettersi di sobbarcarsi.
Banalmente, raccogliere quell'immondizia costa.
Ricordo inoltre che la gran parte dei rifiuti abbandonati possono essere ritirati direttamente da Acsel che, previo appuntamento, passa direttamente a casa di chi ne ha bisogno a ritirare i rifiuti più ingombranti.
Caricarsi una lavatrice o un gas cucina, farsi 10-12 chilometri in montagna, magari di sera per non essere visti, e lasciare tutto sul bordo della strada quando basta fare una telefonata e i rifiuti te li vengono a prendere a casa denota un'ignoranza sconfinata.         
Invito tutti i residenti nelle borgate a tenere gli occhi aperti e a segnalare eventuali episodi di abbandono di rifiuti, in modo da sanzionare i responsabili, ripristinare un buon servizio e salvaguardare la nostra bellissima montagna. 

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