19 giugno 2014

Triste, solitario y final

Le due sberle che ieri sera il Cile ha rifilato alla Spagna chiudono ufficialmente un'era calcistica credo irripetibile.
Prima della Spagna pigliatutto, solo la Germania di Mueller e Beckenbauer  Francia di Bartez, Descahamps e Zidane erano riuscite a infilare consecutivamente la coppiata Mondiale-Europeo. Le furie rosse han fatto meglio, portandosi a casa due titoli continentali.
A esser sincero, non mi sorprende più di tanto che la Spagna torni a casa.

Perchè le squadre condannate a vincere difficilmente poi ci riescono.
Perchè per un gruppo che ha vinto tutto almeno un paio di volte, sia con i club, sia in nazionale, la difficoltà sta nel cercare sempre stimoli nuovi.
Perchè un modello di gioco dura un paio d'anni, al massimo tre, poi gli avversari prendono le misure. Gli spagnoli son stati dei fenomeni a tirare avanti per oltre cinque.
Perchè le scelte di del Bosque sono state dettate dalla riconoscenza e non dal merito, dall'impossibilità di lasciare a casa giocatori con le pile scariche sacrificando chi (vedi Llorente) qualcosa in più poteva dare.

La sorpresa vera però è stato il modo in cui la Spagna è stata eliminata. In due partite, sette gol subiti e solo uno fatto (su rigore, probabilmente regalato), sempre fuori giri, mai in partita, spaesati e un po' spacconi. Con Xavi fatto fuori dallo spogliatoio (pare) e Diego Costa inesistente e fuori dagli schemi.
Anche la Francia campione del mondo uscì al primo turno di Giappone-Corea 2002, sorpresa dalla freschezza del Senegal e frenata da pali e traverse contro Uruguay e Danimarca.
Anche noi in Sudafrica facemmo una delle peggiori figure della nostra storia, uscendo subito anche se inseriti nel girone più modesto di sempre. Due pari e una sconfitta e tutti a casa.
Due eliminazioni però diverse. Clamorose sì, ma più incerte, decise all'ultima gara e non alla fine del primo tempo del secondo match. Qui invece il tonfo è totale.
E credo che, tutto sommato, sia una buona notizia anche per noi.
Perchè dopo una settimana di partite qualche riflessione la si può sa già fare.
Ovviamente mi hanno impressionato l'Olanda e la Germania.
E se la Germania, se non incontra noi, può arrivare in fondo ad ogni competizione a cui partecipa (non so come facciano ma è così...), gli orange mi hanno impressionato soprattutto per la gara di ieri. Perchè rimontare non è mai facile; serve molta lucidità e molta convinzione e gli olandesi hanno dimostrato di avere queste doti unite ad una gran fame. Chi poi si aspettava una nazionale Robben-Van Persie dipendente si è sbagliato. Perchè se i gol li hanno fatti loro, è anche vero che ci sono alcuni giovani molto molto interessati, vedi Blind, de Vrij e Depay.
Queste due secondo me, ad oggi, sono le favorite. 
Occhio poi alla Francia, che viaggia a fari spenti ma tra Pogba, Valbuena, Cabaye, Varane e Benzema è una corazzata mica da ridere, così come il Belgio di Hazard, Mertens, Lukalu, Kompany, Courtois, ecc, ecc. 
L'Argentina ha stentato un po', ma se davanti hai Aguero, Higuain, De Maria e il miglior giocatore di sempre, qualche possibilità seria ce la devi avere per forza. Le stesse che ha il Brasile, che gioca in casa, che ha Neymar, Oscar e Dani Alves ma che ha confermato un sospetto che avevo da qualche tempo: non è uno squadrone, e non credo possa arrivare fino in fondo.
E poi? E poi ci siamo noi.
Perchè ai mondiali ci trasformiamo, perchè possiamo giocare in modi diversi a seconda degli avversari, perchè Balotelli con la maglia azzurra addosso è un fenomeno, perchè Prandelli sa come si gestisce un gruppo e perchè non abbiamo nulla da perdere.   
La gara di domani dirà molto. Il Costa Rica è una squadra giovane, veloce, brillante, abituata al clima caraibico, carica a mille dopo la vittoria con l'Uruguay. Se vinciamo, passiamo il turno e ci ritagliamo qualche giorno senza stress, almeno fino agli ottavi.
  





  

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