19 luglio 2012

Precari si, ma innamorati

La mia generazione ha davanti a sè una vita "precaria".
Non è una novità.
Io, per esempio, mi ritengo quasi un privilegiato perchè lavoro in un'azienda solida che mi rinnova il contratto di sei mesi in sei mesi. C'è gente che è a casa (più o meno il 30% dei giovani) e ce ne sono tantissimi altri che vivono alla giornata.
Ora siamo troppo giovani per essere "confermati", credo che tra un pò, da un giorno all'altro, saremo troppo vecchi. Allora si che saran dolori.
Ci son due modi per affrontare questa situazione. Deprimersi a morte o rendersi conto che "così è la vita", cercando di affontare queste situazioni con serenità e leggerezza.
Questo bel pezzo racconta una situazione ormai molto diffusa (ho un sacco di amici che ci sono passati), che è un inno al coraggio e alla determinazione di chi, nonostante tutto, crede ancora nel futuro.

  

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