16 gennaio 2013

Il voto utile e la corazzata Potemkin

Una riforma del mercato del lavoro che aiuti lavoratori e imprese, responsabilizzando entrambi.
Un aggiornamento legislativo sui diritti civili che ci metta al passo con i paesi occidentali.
Più investimenti nella scuola pubblica che portino a una una maggior qualità dell'insegnamento.
Più banda larga e accesso alla rete. La vera grande opera che serve all'Italia.
Politiche "verdi", per rilanciare l'economia oggi e vivere in un mondo migliore domani.
Una fiscalità più equa, che non perdoni chi ruba evadendo le tasse e ridia respiro a chi lavora e investe.
Liberalizzare i settori che sono inquinati da vecchie lobby e tutelare i settori in balia di una concorrenza agguerrita e spesso scorretta.
Rivendicare la scelta del centrosinistra di aprirsi ai cittadini per scegliere premier e parlamentari con le primarie, ridando dignità alla parola democrazia.
Queste sono le prime cose che mi son venute in mente, al volo, da ribadire nella campagna elettorale che ci apprestiamo a vivere.
Credo che siano argomenti forti, che toccano la nostra quotidianità e provano a dare risposte ai cittadini.   
Puntiamo su questo per favore e lasciamo stare il voto utile che, a mio avviso, come argomento ricorda molto la fantozziana corazzata Potemkin.

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