Ho letto con molto piacere le dichiarazioni di Pietro Milazzo su Luna Nuova, che chiede a tutti i consiglieri di minoranza (lui compreso) uno sforzo unitario in vista delle prossime elezioni.
Non è la prima volta che lo dice. E ha ragione.
Personalmente ho già
detto quello che penso, e non mi sembra di essere così distante da Pietro.
Se cinque anni fa i problemi della maggioranza di allora hanno inciso pesantemente, questa volta le chiacchiere stanno a zero. Sono consapevole delle differenze che ci sono tra gli eletti dei tre gruppi consiliari, ma sono altrettanto consapevole delle tante affinità che uniscono la stragrande maggioranza degli elettori di quei tre gruppi. E visto che quel che facciamo non lo facciamo per noi, ma per i condovesi, sarebbe il caso di tenere in grande considerazione queste affinità.
Il "la prossima volta state tutti insieme" è un leitmotiv che ho sentito tantissime volte da quando sono in consiglio comunale, un po' perchè le divisioni fanno sempre star male, un po' (soprattutto direi) perchè questi cinque anni abbiamo assistito a situazioni al limite dell'incredibile. Spazi pubblici ceduti ai privati, incuria e abbandono del paese, scelte amministrative ed economiche (vedi l'addizionale Irpef o la scelta di aumentarsi le indennità) che cozzano con il momento che stiamo vivendo e con la storia della nostra comunità. Le assenze del Sindaco alle manifestazioni ufficiali poi, denotano un distacco dalla comunità e un gran menefreghismo che fan cader le braccia.
In un contesto come questo, l'unica cosa da fare è mettere da parte le ambizioni personali e avere ben chiaro in testa che l'obiettivo numero uno deve essere quello di togliere Condove dalle mani di questa Amministrazione.
Per quel che mi riguarda, ribadisco quello che ripeto da un po' di tempo.
Rimettere in movimento Condove non sarà facile. Mancano i soldi, molte realtà associative sono in difficoltà, le divisioni di questi anni hanno lasciato il segno. C'è il rischio che emergano ancora una volta i rancori e i rimpianti per quello che si "poteva fare" e non le energie e la voglia di pensare a quello che si "potrà fare". Che le ambizioni personali, e una certa dose di settarismo e di preconcetti, rendano difficile realizzare quell'unità che i condovesi si aspettano e ci chiedono. Con la consapevolezza però che non basterà inventarsi un'ammucchiata in grado (forse) di vincere le elezioni ma incapace poi di amministrare.
Per uscire da questa situazione, l'unica strada è quella dell'inclusione. Bisogna dar vita il prima possibile ad uno spazio aperto a tutti quelli che vogliono voltare pagina. Un laboratorio, un comitato, un'assemblea permanente, chiamatela come vi pare. Un posto dove si discuta non delle persone ma delle cose da fare. Dove vengano fuori idee, soluzioni, problemi, magari anche sogni. Un percorso che renda tutti partecipi e che riattivi un po' di energie che si sono perse per strada. Per amministrare una comunità bisogna innanzitutto essere in sintonia con essa, capirne le esigenze e i cambiamenti, cercando di interpretarli. Bisogna far vedere visivamente che non ci sono due destini differenti tra eletti ed elettori, ma solo ruoli diversi per un unico obiettivo: rendere Condove un posto migliore di quello che è oggi. In un contesto del genere, chi ha competenze, voglia, intelligenza, disponibilità, capacità di leadership, emergerà con nettezza e sarà chiaro a tutti su chi poter puntare.
Nessuna decisione a tavolino, nessun accordo tra gruppi, nessun diktat, ma un nuovo patto di cittadinanza.
Perchè saranno tempi duri eh. Con pochissimi soldi e poche opportunità. Non si potranno fare molti voli pindarici ma solo tirarsi su le maniche e remare decisi. Per questo serve l'aiuto di tutti.
Una seconda riflessione, magari pure sbagliata. Diciamo un'impressione.
Le dichiarazioni del vicesindaco sabato sera fanno il paio con quelle del 25 Aprile, e seguono quelle che il Sindaco ha pronunciato ad un incontro con gli istituti compresivi scolastici, dove pare abbia bollato come "superata" la gestione pubblica delle strutture scolastiche, avventurandosi in ipotetiche prospettive future in cui i locali scolastici devono "fare profitto".
Non credo nelle casualità e neanche negli scivoloni involontari. Credo invece che nella maggioranza ci sia in corso un gran lavoro per limitare i danni. Le assenze di alcuni consiglieri al consiglio comunale sono all'ordine del giorno, così come l'insoddisfazione di un pezzo di cittadini che li ha sostenuti. Credo si stia facendo largo l'idea che per risolvere questi problemi possa bastare proporre un nuovo candidato sindaco, magari più giovane ma già con esperienza.
Ripeto, é un'impressione. In ogni caso, lo scopriremo presto.