15 luglio 2012

Un pò Grillo ce lo meritiamo

Un inconscio meccanismo di autodifesa mi ha spinto in un rifugio a 1800 mt mentre a Roma si celebrava l'Assemblea Nazionale del Pd. Non so come mai, ma annusavo che sarebbe finita in caciara, e così è stato.
Sui diritti gay e sulle primarie, ancora una volta, il partito non ha retto l'urto. Il politikburò non ha messo ai voti gli odg proposti da Paola Concia e da Sandro Gozi e Pippo Civati, scatenando così un putiferio (sacrosanto). Come dice Paolo Cosseddu, uno dei più scatenati, hanno iniziato loro.
Al netto della gigantesca figuraccia a livello mediatico, che credo sia sotto gli occhi di tutti, e tralasciando giudizi di merito sui temi in discussione, mi ha lasciato di sale la risposa data da Bersani alle contestazioni in aula: "L'Italia non è interessata alle nostre beghe".
Derubricare a "beghe" i diritti di 5 milioni di cittadini italiani e una corretta discussione democratica all'interno del partito di cui lui stesso è segretario lo trovo sconcertante.
Altro che beghe! Qui stiamo parlando di un'idea di società da un lato e della tutela delle pluralità di posizioni dall'altro. Se PiGi, e con lui il Pd, non è in grado di gestrie neanche una discussione interna lunga un pomeriggio, mi chiedo come possa occuparsi del governo dell'Italia.
E' proprio una giornata come quella di ieri che alimenta la disillusione delle persone nei confronti della politica, ed è proprio una risposta come quella data da PiGi che allontana il Pd dalle tante persone che vorrebbero lavorare per un futuro migliore.
Forse però un pò di ragione PiGi ce l'ha.
L'Italia non è interessata alle nostre "beghe", forse perchè non è più interessata al Pd. Un partito che nei primi mesi di vita aveva rappresentato una speranza concreta per milioni di persone ma che, dopo appena 5 anni, sembra sempre più inadeguato e fuori dal tempo.
E mi vien da pensare che, se una volta ci meritavamo Alberto Sordi, oggi stiamo facendo di tutto per meritarci Beppe Grillo.  
       


   

3 commenti:

  1. Jacopo, solo un appunto:
    "... Se PiGi, e con lui il Pd, non è in grado di gestrie neanche una discussione interna lunga un pomeriggio, mi chiedo come possa occuparsi del governo dell'Italia..."
    Non il PD, ma la dirigenza del PD!
    Vogliamo cambiarla perchè il PD vero è diverso!

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  2. hai ragione louise, ma finchè saran loro a decidere di cosa si deve discutere e come (cioè, addirittur come...) noi poveri tapini saremo condannati a rincorrere i loro errori.

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  3. L'hai toccata piano :-)
    Comunque hai ragione. Per questo, come fai tu del resto, vale la pena di battersi per dare al PD, ai suoi elettori e al Paese, un partito all'altezza del suo nome.

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