Oggi LaValsusa dedica una pagina a Condove. Un bilancio di questi cinque anni, a mio avviso molto deludenti. Di seguito quanto ho dichiarato: "Premettendo
che i giudizi sulle amministrazioni li danno gli elettori, a mio avviso
l’amministrazione uscente si merita una bella insufficienza. Al netto delle
difficoltà economiche e dell’instabilità politica nazionale che hanno
condizionato non poco i bilanci dei piccoli comuni, credo che la giunta
Listello abbia commesso una serie di gravi errori che non solo ne hanno minato
la credibilità tra i condovesi, ma che hanno scontentato anche la maggioranza
consiliare, che negli ultimi due consigli era decimata.
Messe
quasi subito in soffitta le fantasiose promesse elettorali (quella della
piscina strappa ancora qualche risata in piazza), questa amministrazione si è
scontrata con una realtà fatta di pochi soldi e di meccanismi politici e
burocratici non paragonabili a quelli di un’azienda (e qui il mito dell’uomo
manager è caduto).
Il
rapporto istituzionale con le minoranze è stato praticamente nullo, ma non
voglio soffermarmi su questo. Ho trovato molto più squalificante l’atteggiamento
della giunta sulla vicenda delle indennità di carica; portate al massimo fin
dal primo anno e poi ridotte drasticamente a pochi mesi dalle elezioni. Una
sorta di spot elettorale al quale credo in pochi abboccheranno. Brutte e poco
trasparenti anche le vicende legate alla Fiera della Toma, e all’associazione a
cui è stato dato l’incarico di organizzarla, e alla gestione del Cinema
condovese, sottratto a un gruppo di ragazzi che facevano cultura in maniera del
tutto spontanea e volontaria e dato in gestione a un privato. In mezzo a tutto
questo c’è un paese che non è più pulito come un tempo, un rapporto con le
associazioni che si è logorato, gli edifici scolastici che non sono più curati,
una serie di iniziative (tipo il condovese dell’anno) messe in piedi solo per
strappare due foto sui giornali. Infine, le continue assenze del Sindaco a
molte celebrazioni o momenti importanti per la comunità sono l’immagine di
quanto distacco sia stato messo tra il palazzo e la piazza.
Una cosa positiva però
c’è.
Che il 25 maggio si vota.
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