Le primarie per i parlamentari sono entrate finalmente nel vivo del
dibattito tecnico e politico e l’Unità ha il merito di avere ospitato le
prime prese di posizione sull’argomento. È una grande soddisfazione per
chi insiste da tempo sull’importanza di promuoverle e organizzarle nel
migliore dei modi in tutto il territorio nazionale.
Vale la pena di ricordare che a febbraio approvammo in assemblea
nazionale un ordine del giorno che chiedeva al Partito Democratico di
regolamentare le forme più ampie di partecipazione e di consultazione
per gli elettori in relazione alla scelta dei rappresentanti di Camera e
Senato. E nei mesi successivi, in tutta Italia, è iniziata una
riflessione e un’analisi di grande qualità, che ha coinvolto i circoli e
i livelli provinciali e regionali.
Esattamente come le primarie sono partecipazione dal basso verso l’alto,
anche questo dibattito è nato dalla base, divenendo popolare e diffuso,
senza che però trovasse l’attenzione dei vertici, almeno fino ad ora.
Ne abbiamo discusso quest’estate ad Albinea e abbiamo ripreso la
proposta a Bologna, in occasione de Il nostro tempo, la manifestazione
promossa con Debora Serracchiani. Il tema è quello di aprire alla
partecipazione, di fare in modo che i candidati eletti a livello locale
trovino posizione nelle liste del Pd, a partire da quelle di testa che
consentono di raggiungere l’elezione. Con un voto a livello provinciale,
in collegi plurinominali, sulla base del ‘peso’ di ciascun territorio e
la garanzia che chi è stato scelto sia poi eletto dal Pd.
Proponiamo a tutti coloro che sono interessati di discuterne sabato
14 gennaio a Quarto (Ge), da dove partirono i Mille (che sono anche il
numero dei parlamentari da eleggere, anche se giustamente si propone che
diventino Cinquecento) e dove alcuni giovanissimi democratici hanno
elaborato una proposta di sicuro interesse, che sarà importante
confrontare con la proposta di Salvatore Vassallo e con chi ha già
elaborato soluzioni in questa direzione.
Nel frattempo, prosegue la raccolta delle firme di Prossima Italia: sul sito www.prossimaitalia.it si può firmare direttamente online o scaricare i moduli per raccogliere le firme.
Tra gli altri hanno firmato, nelle scorse ore, Nicola Zingaretti e
Giorgio Gori, insieme a migliaia di persone che hanno aderito in tutta
Italia. Prima gli elettori è lo slogan e il migliore commento possibile
per un’iniziativa che, soprattutto se si votasse ancora con il
Porcellum, sarebbe a dir poco rivoluzionaria.
http://www.prossimaitalia.it/news/1892/fare-le-primarie-per-i-parlamentari-e-la-strada-giusta/
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