
Esattamente come le primarie sono partecipazione dal basso verso l’alto, anche questo dibattito è nato dalla base, divenendo popolare e diffuso, senza che però trovasse l’attenzione dei vertici, almeno fino ad ora.
Ne abbiamo discusso quest’estate ad Albinea e abbiamo ripreso la proposta a Bologna, in occasione de Il nostro tempo, la manifestazione promossa con Debora Serracchiani. Il tema è quello di aprire alla partecipazione, di fare in modo che i candidati eletti a livello locale trovino posizione nelle liste del Pd, a partire da quelle di testa che consentono di raggiungere l’elezione. Con un voto a livello provinciale, in collegi plurinominali, sulla base del ‘peso’ di ciascun territorio e la garanzia che chi è stato scelto sia poi eletto dal Pd.
Proponiamo a tutti coloro che sono interessati di discuterne sabato 14 gennaio a Quarto (Ge), da dove partirono i Mille (che sono anche il numero dei parlamentari da eleggere, anche se giustamente si propone che diventino Cinquecento) e dove alcuni giovanissimi democratici hanno elaborato una proposta di sicuro interesse, che sarà importante confrontare con la proposta di Salvatore Vassallo e con chi ha già elaborato soluzioni in questa direzione.
Nel frattempo, prosegue la raccolta delle firme di Prossima Italia: sul sito www.prossimaitalia.it si può firmare direttamente online o scaricare i moduli per raccogliere le firme.
Tra gli altri hanno firmato, nelle scorse ore, Nicola Zingaretti e Giorgio Gori, insieme a migliaia di persone che hanno aderito in tutta Italia. Prima gli elettori è lo slogan e il migliore commento possibile per un’iniziativa che, soprattutto se si votasse ancora con il Porcellum, sarebbe a dir poco rivoluzionaria.
http://www.prossimaitalia.it/news/1892/fare-le-primarie-per-i-parlamentari-e-la-strada-giusta/
Nessun commento:
Posta un commento