Carissimi
La prima settimana scandita, per tanti pendolari come
me dai nuovi orari ferroviari, è finita. E i disagi non sono mancati.
Ritardi (specie mercoledì), treni nuovi ma, come avevo detto in C.C.,
inadatti ad ospitare comodamente i tanti studenti e lavoratori che
viaggiano, resse, riscaldamenti che ogni tanto non hanno funzionato
granchè.
Il nodo vero però rimangono i buchi del servizio tra le 6.30 e le 9 e tra le 17 e le 19.
Su
questo punto i sindaci dei comuni maggiormente colpiti dai tagli decisi
da Trenitalia e Regione hanno deciso di scrivere un documento per
esprimere tutto il nostro disagio e la nostra contrarietà a questa
situazione, che a gennaio peggiorerà ulteriormente a causa degli aumenti
dei biglietti (fino al 18%).
Ebbene, a questo documento non hanno
aderito due sindaci: quello di Borgone e, ahimè, il nostro. Le ragioni
non sono ancora note, ma credo di non sbagliare se ipotizzo una sorta
di "patto di non belligeranza" tra questi due sindaci di centrodestra e
la giunta regionale.
Su un tema come questo, che tocca la
quotidinità di tanti cittadini, forse sarebbe stato il caso lasciare le
simpatie verso Cota e la Bonino a casa e difendere i diritti di chi si
serve del treno per andare a scuola, all'università o al lavoro.
Spero che Alpe e Listello ci ripensino, anche se so già che non lo faranno.
Condove, 17/12/2011
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