1) I
colori e i suoni di una serata qualsiasi lungo il Malecon.
2) L’odore
forte e quasi nauseante di una fabbrica di sigari.
3) Le
distese di campi coltivati a zucchero e il riso fatto essiccare al bordo delle
strade.
4) Lo
stupore di fronte alla bellezza di Playa Pilar, la più bella di Cuba, sulla
punta estrema di Cayo Guillermo.
5) La
case colorate, le viuzze strette fatte di ciottoli, la piazza della cattedrale
e la scalinata della Casa de la Musica a Trinidad.
6) La
salsa, il mambo e il cha cha cha. Più che musica, una colonna sonora permanente.
7) I
murales sulle case, lungo le strade, sulle pietre, dappertutto, inneggianti
alla Revolucion.
8) Il
coccodrillo Federico, a Playa Giron.
9) Le
migliaia di Ford, Chrysler, Plymouth e Gm, tutte rigorosamente prodotte prima
del 1959.
10) I
camiones, i coches a caballo e le biciclette dei campesinos che affollano la
caretera nacional.
11) Il moijto bevuto sulla terrazza dell’Hotel Nacional di La Habana.
11) Il moijto bevuto sulla terrazza dell’Hotel Nacional di La Habana.
12) I
bambini che giocano a calcio a piedi nudi nelle strade di Santiago.
13) L’ancheggiare
leggero e suadente di una ragazza di Baracoa sulle note di una canzone di Benny
Morè.
14) La
disastrata strada da Trinidad a Santa Clara che attraversa Tope de Colantes, un
paradiso naturale da stropicciarsi gli occhi. 76 km in 2 ore e mezzo.
15) La
tipica dieta cubana: riso, riso, fagioli, maiale, pollo, maiale. Pollo, pollo,
pollo, maiale, maiale, fagioli. Riso, pollo, fagioli, maiale, fagioli, fagioli.
16) El
Cochincito, ristorante di Cienfuegos (uno dei tre in cui sono stato a Cuba)
aperto nonostante l’assenza sia della cuoca, sia della cucina.
17) L’autostop
obbligatorio gestito direttamente dallo Stato.
18) Il
Che. Ovunque.
19) I
giovani innamorati che guardano il mare, magari sognando Miami.
20) Loro.
I cubani. Meravigliosi.
ci abbiamo lasciato un pezzo di cuore!!
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