Il tanto che mi porto dentro dopo questa tre giorni confonde e blocca le parole.
Antonio però le ha trovate, e mi sento di condividerle con voi:
"Sono in perfetto orario per seguire in streaming l’intervento conclusivo di Civati al Politicamp di Reggio Emilia. Metto da parte l’invidia per non essere lì personalmente e faccio partire la diretta con l’attenzione di chi guarda il tempo supplementare di una Finale della Nazionale. Ho ascoltato diverse volte l’Onorevole Civati, ma questa volta percepisco subito qualcosa di diverso. C’è tensione sul volto, c’è il peso di 1000 persone che hanno vissuto 3 giorni di temi appassionanti, di personalità interessanti, di ricordi che diventeranno prepotenti. C’è la tensione e la responsabilità di chi non parla per un tornaconto d’immagine ma esclusivamente come portavoce di un popolo deluso. Le parole d’esordi...o sono un abbraccio ideale via streaming : “Io non ho nessuno dietro, ma ho tanta gente davanti”. La tensione si trasforma in un discorso piacevole, deciso, preciso, fatto di temi, idee chiare, concise, dove l’uomo Civati passa lentamente in secondo piano rispetto ai contenuti. Ci tiene a sottolinearlo, in questi anni ha realizzato molti progetti poco pubblicizzati ma “giusti”, si definisce “riservato”, non c’è Civati sul palco, c’è un fedele amplificatore della base. La platea sembra annuire all’unisono, ma non lo fa perchè affascinata dal leader. Per chi si sente di Sinistra assistere ad un discorso di Civati è come guardarsi allo specchio. La gente annuisce perchè si riconosce pienamente in quelle parole, in quelle virgole, in quei punti. Non c’è fascino, c’è immedesimazione. Il fascino crea distacco, crea dislivello tra un’entità superiore ed una inferiore. L’Immedesimazione invece è paritaria, esalta l’uguaglianza".
Il resto, qui.
Prima della politica e del politichese però, c'è un substrato di umanità e di emotività incredibile.
Ha ragione Pippo. Non ha gente "dietro", ne ha tantissima davanti.
Ha noi piemontesi, ma soprattutto ha Nico, Thomas e la falange sarda, Samu, Filippo e mezza Toscana, Gp e family, Giovanni e i suoi trentini, i tanti milanesi, Rita e Filippo, Raffa, Giuseppe, Gianclauido e tutti gli altri che son tre anni che girano come trottole su e giù per l'Italia.
Ha gente che fa le 4 del mattino a cantare "nord sud ovest est", "alba chiara" "bella ciao" e "morti di Reggio Emilia", che si commuove nel salutarsi e nell'abbracciarsi, che riempie i posaceneri, svuota le spillatrici e consuma le affettatrici. Che parla di rifiuti 0, di integrazione, di Europa e digitale, ma anche di calcio, viaggi, musica.
Cose che resteranno per sempre, al di là di tutto.
Cose che ti fanno ricordare il perchè di tutta questa fatica.
E che ti fan capire che ne vale la pena.
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