Io però non sarò presente. Mesi fa avevo preso un impegno personale che non posso rinviare e che mi impedisce di partecipare alla seduta.
Un vero peccato, un po' perchè si parlerà del bilancio 2014 e un po' perchè sarà l'ultimo della legislatura.
Oggi ho scritto al Sindaco una lettera, chiedendogli di leggerla in consiglio e di metterla agli atti dei lavori.
Un piccolo bilancio di fine mandato insomma.
Ve la posto qui sotto
Cari colleghi
Un impegno personale programmato
da tempo mi impedisce di partecipare al consiglio comunale di questa sera. Ne
sono molto dispiaciuto, perché se ogni consiglio è un momento centrale per la
vita della nostra comunità, questo, che è l’ultimo della legislatura, è utile
per tracciare un bilancio di questi cinque anni di amministrazione.
Un bilancio a mio avviso
deludente. Un percorso amministrativo che è iniziato con l’aumento delle
indennità per i membri della giunta ed è continuato con le vicende legate alla
Fiera della Toma e al Cinema, concludendosi con l’immobilismo di questi ultimi
mesi. È innegabile che la crisi economica e i tagli agli enti locali imposti da
Roma abbiano reso difficile la programmazione, ma credo anche che un maggiore
sforzo a livello progettuale potesse essere fatto.
Non voglio però trasformare il
consiglio comunale in una piccola “tribuna politica”. ci sarà la campagna
elettorale per parlare di cosa non è stato fatto ma soprattutto di cosa si
potrà fare. Una campagna che mi sembra già molto pepata, a mio avviso anche
troppo per un paese come Condove abituato ad altri stili e ad altri toni. Io,
nel mio piccolo e per come intendo io l’impegno pubblico, non alimenterò questo
clima, e credo sarebbe bello e utile se tutti i consiglieri si prendessero lo
stesso impegno.
Questa esperienza in consiglio
comunale è stata per me la prima e sono non solo felice ma anche onorato che
tanti condovesi mi abbiano dato la possibilità di viverla. Ho svolto il mio
modesto compito con serietà e impegno, cercando sempre di essere all’altezza
delle aspettative dei nostri concittadini, rispettoso delle istituzioni che
tutti noi rappresentiamo.
Ci tengo a ringraziare i
dipendenti comunali per l’aiuto e l’appoggio datomi in questi tre anni. Senza
la loro professionalità e la loro passione questo paese sarebbe un posto più
povero.
Ringrazio anche i consiglieri che
hanno condiviso con me questo pezzo di strada dai banchi della minoranza. In
moltissimi casi ci siamo trovati uniti nel proporre soluzioni alternative a
quelle proposte dalla giunta e abbiamo fatto un lavoro di controllo e di
proposta a mio avviso importante. Ringrazio Matilde Lanfranco, che prima di me
ha rappresentato i condovesi che ci hanno sostenuto cinque anni fa e che lo ha
fatto con la sua solita, grande serietà e preparazione.
E voglio ringraziare anche i
consiglieri di maggioranza, con i quali ci siamo scontrati spesso, anche
duramente. Le scelte che hanno fatto e l’idea di paese che hanno proposto
dimostrano che no, non siamo “tutti uguali”. Perché se è vero che i problemi di
Condove sono quelli che conosciamo tutti, è altrettanto vero che ci sono modi
diversi per affrontarli e per cercare di risolverli. Noi avremmo fatto scelte
diverse perché convinti che amministrare un paese voglia dire innanzitutto
mettere al centro la comunità e non i bilanci. Una convinzione che mi spinge a impegnarmi
per Condove anche nella prossima legislatura (se i condovesi vorranno).
Sperando in un grande futuro per
il nostro paese, vi saluto caramente.
Jacopo Suppo
Nessun commento:
Posta un commento