Anche La Valsusa parla delle comunali dello scorso week end.
Adesso archiviamo la campagna elettorale e iniziamo a lavorare.
A breve comunicheremo la composizione della giunta e la data di convocazione del primo consiglio comunale.
In mezzo, la festa della Repubblica.
La prima come amministrazione comunale.
Sarà una bella emozione.
29 maggio 2014
28 maggio 2014
27 maggio 2014
Le prime cose che mi son venute in mente
Ho dormito sette ore in due giorni, ma ne è valsa la pena.
Ieri notte, tornando a casa stravolto e felicissimo, mi son venute in mente tre immagini.
Giugno 2009: io, Elena e Mauri seduti in piazza. Lo scrutinio ancora in corso ma la sconfitta di Ascoltare Condove ormai evidente. Sapevo che sarebbe stata difficile, ma onestamente speravo in qualcosa di più. Non fu una bella serata.
L'anno dopo, a marzo: dopo una bellissima campagna per le regionali, scendo a Torino per festeggiare la vittoria di Mercedes Bresso alle regionali. E invece no. Musi lunghi, ansia, numeri sballati. Le bottiglie che vengono rimesse in frigo, i grillini che esultano sotto la sede della Regione e i leghisti increduli per un risultato insperato (e illegale, come abbiamo poi visto).
Non fu una bella serata.
Dicembre 2012: io e Dani, fuori dalla federazione a contare le firme raccolte per le parlamentarie del Pd. Tutti e due fuori, anche di molto. Ci avevamo provato con tanto cuore ma forse senza grande organizzazione.
Anche quella, non fu una bella serata.
Poi ti capita tutto in un giorno.
Dopo aver corso, girato, remato, lavorato come un matto, ti capita che nel giro di 24 ore il tuo partito faccia il botto e Dani diventi europarlamentare (no, dico: EUROPARLAMENTARE!).
Capita che la Regione torni al centrosinistra, per distacco.
Capita soprattutto che nel tuo paese, dove era già tutto deciso e nessuno doveva metterci il naso, un gruppo di ragazzi faccia saltare il banco e si prenda il comune.
Alla faccia degli insulti, delle falsità, dell'arroganza dei rivoluzionari da tastiera, della spocchia di chi ha dimostrato di non capirci granchè, di chi parla coi marziani e di chi invece i marziani li cerca su internet.
Per me tutto sto schifo è stato solo un motivo in più per darci dentro come un matto.
E quando è finito il tempo delle parole, a parlare son stati i numeri.
Tutto questo per dire che le cose sì, cambiano. Alla faccia dei cinici e degli incattiviti, di cui sembra ci siamo un po' tutti stufati.
Cambiano in un solo modo però: cambiandole.
E spesso capita tutto così in fretta, che quasi ti sembra impossibile.
Ieri notte, tornando a casa stravolto e felicissimo, mi son venute in mente tre immagini.
Giugno 2009: io, Elena e Mauri seduti in piazza. Lo scrutinio ancora in corso ma la sconfitta di Ascoltare Condove ormai evidente. Sapevo che sarebbe stata difficile, ma onestamente speravo in qualcosa di più. Non fu una bella serata.
L'anno dopo, a marzo: dopo una bellissima campagna per le regionali, scendo a Torino per festeggiare la vittoria di Mercedes Bresso alle regionali. E invece no. Musi lunghi, ansia, numeri sballati. Le bottiglie che vengono rimesse in frigo, i grillini che esultano sotto la sede della Regione e i leghisti increduli per un risultato insperato (e illegale, come abbiamo poi visto).
Non fu una bella serata.
Dicembre 2012: io e Dani, fuori dalla federazione a contare le firme raccolte per le parlamentarie del Pd. Tutti e due fuori, anche di molto. Ci avevamo provato con tanto cuore ma forse senza grande organizzazione.
Anche quella, non fu una bella serata.
Poi ti capita tutto in un giorno.
Dopo aver corso, girato, remato, lavorato come un matto, ti capita che nel giro di 24 ore il tuo partito faccia il botto e Dani diventi europarlamentare (no, dico: EUROPARLAMENTARE!).
Capita che la Regione torni al centrosinistra, per distacco.
Capita soprattutto che nel tuo paese, dove era già tutto deciso e nessuno doveva metterci il naso, un gruppo di ragazzi faccia saltare il banco e si prenda il comune.
Alla faccia degli insulti, delle falsità, dell'arroganza dei rivoluzionari da tastiera, della spocchia di chi ha dimostrato di non capirci granchè, di chi parla coi marziani e di chi invece i marziani li cerca su internet.
Per me tutto sto schifo è stato solo un motivo in più per darci dentro come un matto.
E quando è finito il tempo delle parole, a parlare son stati i numeri.
Tutto questo per dire che le cose sì, cambiano. Alla faccia dei cinici e degli incattiviti, di cui sembra ci siamo un po' tutti stufati.
Cambiano in un solo modo però: cambiandole.
E spesso capita tutto così in fretta, che quasi ti sembra impossibile.
23 maggio 2014
Rassegna stampa condovese
Oggi Luna Nuova pubblica una mia breve risposta alla lettera di Barbara Debernardi di martedì scorso.
Per ragioni di spazio Luna Nuova mi ha chiesto di limare parecchio il testo originale, che però ci tengo a postare qui sotto.
Perchè va bene tutto, ma dopo un po' anche basta.
Gentile direttore
Una lettera in cui si parla di marziani, apparsa sul numero
di martedì a firma Barbara Debernardi, mi dà l’occasione di parlare invece con i condovesi, per chiarire
loro le scelte che ho fatto in vista di queste elezioni comunali e raccontare il
bellissimo percorso intrapreso con la lista Condove in Comune.
Nel delirante e raffazzonato cumulo di falsità, scritto ad
hoc dal nostro ex sindaco per gli amici del pianeta rosso, mi si rinfaccia di
essere un membro dell’assemblea nazionale del partito in cui milito, il Partito
Democratico, manco fosse un delitto, di aver ostacolato Sandro Plano nella sua
corsa per le primarie per i parlamentari e di essermi candidato nella lista
Condove in Comune, a suo avviso non abbastanza contraria all’alta velocità proprio
a causa della mia presenza.
Per quanto riguarda il primo punto, sì, sono membro
dell’assemblea nazionale del Pd e sì, ne sono orgoglioso. Come in tanti sanno
ho sostenuto con passione e convinzione la candidatura di Pippo Civati a segretario
del Pd. Una candidatura di rottura, nel merito e nel metodo, che nel nostro territorio ha avuto un
consenso molto ampio tra chi è vicino al Pd, raccogliendo in Valsusa oltre 600
voti. Ecco, i voti. Forse sfugge quello: che sono in assemblea perché c’è stato
un passaggio democratico che lo ha deciso. Penso che sarebbe bello e utile che
tutti i partiti, anche quelli che fanno finta di non esserlo, si dotassero di
strumenti democratici e di partecipazione come quelli che ha il Pd. Strumenti
democratici come le primarie per i parlamentari, alle quali l’anno scorso ho
provato a concorrere non per “bloccare” Sandro Plano ma, come scrissi all’epoca
nel mio blog personale e verificabile anche oggi, per dare rappresentanza ad un
pezzo di partito che, udite udite, si sentiva più rappresentato da un giovane
di 30 anni piuttosto che da un apprezzato e conosciuto politico locale come
Plano. Andò così. Con buona pace dei retroscena da osteria costruiti ad arte da
chi non sa nulla di quella vicenda e che, nonostante questo, continua a
parlarne a vanvera.
Per quanto
riguarda la mia candidatura con Condove in Comune e tutta la polemica legata
alla vicenda Tav, la risposta è semplicissima. Non solo la mia personale
posizione di contrarietà all’opera è nota da tempo, ma il nostro gruppo, e
sottolineo solo il nostro, ha costruito il suo programma attraverso il
coinvolgimento di sessanta condovesi che in cinque serate pubbliche si sono
confrontati su tutti i temi che riguardano l’amministrazione di una comunità
ricca e piena di risorse come quella di Condove. Abbiamo parlato di Tav certo,
e la nostra posizione è quella che si legge nel programma che abbiamo
distribuito alle oltre 2000 famiglie condovesi, ma abbiamo soprattutto parlato
di come abbassare la tassa per la raccolta rifiuti e di come aumentare il
decoro urbano e la cura delle aree verdi, di come sostenere le attività
scolastiche e mettere in sicurezza le strutture dove il futuro del nostro paese
trascorre la maggior parte del suo tempo, di come valorizzare la montagna,
della nostra Vertek e della sua crisi. Abbiamo immaginato un “grande prato
verde” in mezzo al paese, dove oggi c’è un campo sportivo in stato di
abbandono. Abbiamo costruito una squadra affiatata, determinata e appassionata
della comunità che si candida ad amministrare e abbiamo avuto la fortuna di
trovare in Emanuela Sarti un candidato sindaco capace, serio e pragmatico.
Abbiamo disegnato la Condove che vogliamo per i prossimi anni e lo abbiamo
fatto nell’unico modo che conosciamo: alla luce del sole, discutendo a viso
aperto e coinvolgendo le persone.
Registro che
questo lavoro non ha convinto il nostro ex sindaco, che legittimamente ha
deciso di sostenere i nostri avversari di Buongiorno Condove, ma sinceramente
poco m’importa. Mi importa molto di più tutelare il nostro bel lavoro e la
splendida squadra che abbiamo creato dalle calunnie, dalle falsità e dall’astio
di chi, in questi venti giorni di campagna elettorale, non ha mai parlato di
Condove ma ha solamente sparso veleno e discredito nei nostri confronti. Mi
importa il giudizio dei condovesi su quello che abbiamo proposto loro e
soprattutto su quello che, singolarmente, ognuno di noi di Condove in Comune ha
fatto per il suo paese, nelle associazioni, nel volontariato, nella vita di
comunità. Tutte cose che continueremo a fare, indipendentemente dall’esito
delle elezioni, perché in queste cose ci crediamo e perché questo è il nostro
modo di essere cittadini.
Mi importa
soprattutto continuare a parlare del futuro del nostro paese con i tanti
condovesi che ci stanno sostenendo e con tutti quelli che ancora vorranno
discutere con noi. Perché il futuro è il nostro orizzonte e perché del futuro
di Condove si dovrà occupare l’amministrazione che verrà. Il passato lo
lasciamo ai rancorosi, a chi ha sempre la ragione in tasca (anche se non si
capisce bene perché) e a chi lavora sempre per dividere e mai per unire.
E che, forse proprio per questo, si ritrova a parlare solamente
con i marziani.
Jacopo Suppo
22 maggio 2014
A proposito di endorsment.
Ecco, io mi sono commosso.
Non per le belle parole rivolte a me, ma per la persona che me le ha scritte.
Un'amica che ha deciso di costruirsi il suo futuro all'estero, ironia della sorte, proprio come fece sua madre.
Un futuro che per questa mia amica può esser tale solo lontano dalla sua terra.
Mi viene in mente la scena di Nuova Cinema Paradiso, quando il protagonista Alfredo dice al giovane Salvatore "vai, e non tornare".
Perchè il tuo entusiasmo qui è sprecato. Perchè questo è un Paese bloccato che sta perdando i suoi talenti migliori.
A noi il dover di essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, come diceva uno molto bravo di me.
Partendo da Condove.
"Purtroppo non sarò in Italia quando ci sono le elezioni, e non essendo iscritta all'AIRE non posso votare all'estero. Mi dispiace perdere questa possibilità, perché credo profondamente nel valore del voto, soprattutto quando la scelta è su una scala piccola, comunale, su una realtà vera dove la propria preferenza può portare davvero a dei cambiamenti, a differenza delle elezioni più "larghe". Da parte mia posso spargere il verbo con i miei genitori, non abbiamo ancora affrontato l'argomento, ma se uno dei due non avesse preferenze, gli chiederò di esprimere la mia, che andrebbe a Jacopo e alla sua lista. Lo seguo, anche se un po' di sfuggita a volte, sul suo blog, e ne ammiro la passione. Sono convinta che sia di gente così che abbiamo bisogno. Io non credo di voler tornare a Condove, non in pianta stabile, ma per quanto mi ostini a scappare il legame di fondo rimane e per il paese dove sono cresciuta voglio il meglio. E il meglio sono le persone come voi, io vi ammiro, perché in quella realtà comunale ci credete e ci avete messo radici. Spero con tutto il cuore che Jacopo e la sua lista vincano, Condove se lo merita. Tutti (compresa me, perché la residenza ce l'ho ancora :P) ce lo meritiamo".
Tutti con Viotti
Alcuni amici in questi giorni mi stanno chiedendo chi voterò alle elezioni europee.
La cosa mi fa piacere perchè è evidente come, soprattutto per la mia generazione, l'Europa è ormai vissuta come una cosa importante, vicina. Un orizzonte imprescindibile.
L'Europa però oggi ha bisogno di una guida solida e di un cambio di passo, e ha bisogno di tanti parlamentari che portino a Bruxelles (o a Strasburgo, si decida una volta per tutte e si individui una sede sola) le istanze dei territori in cui sono stati eletti.
Ha bisogno di un grande gruppo parlamentare che guardi oltre alla somma dei singoli partiti nazionali, che si riconosca in leader moderno e riconosciuto e che, soprattutto, diventi il motore per quegli Stati Uniti d'Europa, presenti nel dibattito fin dai tempi del Manifesto di Ventotene ma ancora da realizzare.
Per questi motivi voterò il rappresentante del Pse in Italia, il Pd, che candida Martin Schulz alla presidenza della Comunità Europea.
Ma soprattutto darò una delle mie preferenze (se ne possono dare tre) ad un piemontese doc, un giovane di 40 anni che da ormai sei mesi sta girando come un pazzo per Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d'Aosta per conoscere i territori ed i loro problemi.
Un amico fraterno, soprattutto, di cui mi fido ciecamente e con cui ho condiviso tante battaglie ma soprattutto un 2013 ricchissimo, sia a livello politico, sia a livello umano con la campagna per Civati segretario
Si chiama Daniele Viotti, ha tutta la mia stima e la mia fiducia e merita il mio voto.
Se non lo conoscete, fatevi un giro sul suo sito e seguite la sua campagna.
Sono sicuro che convincerà anche voi.
La cosa mi fa piacere perchè è evidente come, soprattutto per la mia generazione, l'Europa è ormai vissuta come una cosa importante, vicina. Un orizzonte imprescindibile.
L'Europa però oggi ha bisogno di una guida solida e di un cambio di passo, e ha bisogno di tanti parlamentari che portino a Bruxelles (o a Strasburgo, si decida una volta per tutte e si individui una sede sola) le istanze dei territori in cui sono stati eletti.
Ha bisogno di un grande gruppo parlamentare che guardi oltre alla somma dei singoli partiti nazionali, che si riconosca in leader moderno e riconosciuto e che, soprattutto, diventi il motore per quegli Stati Uniti d'Europa, presenti nel dibattito fin dai tempi del Manifesto di Ventotene ma ancora da realizzare.
Per questi motivi voterò il rappresentante del Pse in Italia, il Pd, che candida Martin Schulz alla presidenza della Comunità Europea.
Ma soprattutto darò una delle mie preferenze (se ne possono dare tre) ad un piemontese doc, un giovane di 40 anni che da ormai sei mesi sta girando come un pazzo per Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d'Aosta per conoscere i territori ed i loro problemi.
Un amico fraterno, soprattutto, di cui mi fido ciecamente e con cui ho condiviso tante battaglie ma soprattutto un 2013 ricchissimo, sia a livello politico, sia a livello umano con la campagna per Civati segretario
Si chiama Daniele Viotti, ha tutta la mia stima e la mia fiducia e merita il mio voto.
Se non lo conoscete, fatevi un giro sul suo sito e seguite la sua campagna.
Sono sicuro che convincerà anche voi.
19 maggio 2014
La campagna in montagna
Ieri abbiamo voluto dedicare una giornata alla nostra montagna.
Dopo l'incontro di domenica scorsa all'osteria di Frassinere, ieri mattina siamo stati a Lajetto e a Pabutrì, mentre al pomeriggio abbiamo fatto un giro a Mocchie, alla prima edizione della Fiera degli antichi mestieri.
Come sempre siamo andati casa per casa, stradina per stradina.
Abbiamo incontrato tanti anziani che vivono lì da sempre, ma anche qualche ragazzo che ha deciso di tornare a vivere nella vecchia casa di famiglia.
Un fenomeno sempre più frequente, che ci fa capire quanto la montagna possa essere una grande risorsa per tutta la nostra comunità.
I problemi sono tanti: dalla gestione della raccolta rifiuti al costo della manutenzione delle strade, passando per la scarsa copertura della rete telefonica. Sono però anche tante le risorse. I sentieri da percorre a piedi o in bici, che devono essere risistemati e riqualificati, oppure le tante grandi e piccole attività economiche e commerciali (dai bar alle aziende agricole).
Luoghi e persone che aspettano risposte, anche dalla prossima amministrazione.
Lavoreremo per essere all'altezza delle ambizioni della nostra montagna.
Dopo l'incontro di domenica scorsa all'osteria di Frassinere, ieri mattina siamo stati a Lajetto e a Pabutrì, mentre al pomeriggio abbiamo fatto un giro a Mocchie, alla prima edizione della Fiera degli antichi mestieri.
Come sempre siamo andati casa per casa, stradina per stradina.
Abbiamo incontrato tanti anziani che vivono lì da sempre, ma anche qualche ragazzo che ha deciso di tornare a vivere nella vecchia casa di famiglia.
Un fenomeno sempre più frequente, che ci fa capire quanto la montagna possa essere una grande risorsa per tutta la nostra comunità.
I problemi sono tanti: dalla gestione della raccolta rifiuti al costo della manutenzione delle strade, passando per la scarsa copertura della rete telefonica. Sono però anche tante le risorse. I sentieri da percorre a piedi o in bici, che devono essere risistemati e riqualificati, oppure le tante grandi e piccole attività economiche e commerciali (dai bar alle aziende agricole).
Luoghi e persone che aspettano risposte, anche dalla prossima amministrazione.
Lavoreremo per essere all'altezza delle ambizioni della nostra montagna.
9 maggio 2014
Rassegna stampa e un appuntamento
Oggi Luna Nuova ci dedica una bella mezza pagina, puntando molto sulla nostra idea di trasformare il campo sportivo in una grande area verde. E poi i lavori alle ACLI, all'asilo Arcobaleno, la verifica di come e se utilizzare gli spazi inutilizzati della Vertek.
Restituire spazio pubblico ai cittadini insomma.
Non manca neanche un'accenno alla solita polemica sul Tav, sulla mia posizione di contrarietà nonostante sia iscritto al Pd, come se fosse la cosa più importante da dire in questa campagna elettorale.
Noi continuiamo a parlare di cosa vogliamo fare per Condove, forti del fatto che il nostro programma lo abbiamo costruito in maniera aperta, coinvolgente e trasparente.
E siamo stati gli unici.
Io per ora registro solo il crescente interesse che i condovesi hanno per il nostro progetto e per la nostra bellissima lista. Proprio per questo vi ricordo l'appuntamento di stasera, alle 21 nella biblioteca comunale, dove presenteremo il nostro programma.
Non mancate.
Restituire spazio pubblico ai cittadini insomma.
Non manca neanche un'accenno alla solita polemica sul Tav, sulla mia posizione di contrarietà nonostante sia iscritto al Pd, come se fosse la cosa più importante da dire in questa campagna elettorale.
Noi continuiamo a parlare di cosa vogliamo fare per Condove, forti del fatto che il nostro programma lo abbiamo costruito in maniera aperta, coinvolgente e trasparente.
E siamo stati gli unici.
Io per ora registro solo il crescente interesse che i condovesi hanno per il nostro progetto e per la nostra bellissima lista. Proprio per questo vi ricordo l'appuntamento di stasera, alle 21 nella biblioteca comunale, dove presenteremo il nostro programma.
Non mancate.
6 maggio 2014
Il punto sulla Premier, che è quasi decisa
Proprio Gerrad, il capitano coraggioso che non ha mai vinto il campionato, quello del successo sul City nel giorno della tragedia di Hillsborough (lui perse un cugino) e del discorso alla squadra in mezzo al campo.
Quello che scivola nella sfida contro il Chelsea e permette ai blues di andare avanti poco prima dell'intervallo. Ecco, forse la Premier i Reds hanno iniziato a perderla lì. Forse ieri sera già sapevano che sarebbe finita male. Forse il cuore già sapeva che i nervi stavano saltando. A guardare gli occhi di Gerrard mentre entrava in campo, forse si intuiva che sarebbe finita male.
In mezzo a tutto questo, il solito giro di corsi e ricorsi che solo lo sport può regalare: Mourinho che perde 1-0 in casa del Crystal Palace e si autoelimina dalla corsa per il campionato, salvo poi battere il Liverpool lanciatissimo che salta definitivamente proprio contro il Palace (di nuovo loro). Un triangolo incredibile che sembra premiare il Manchester City, che rispetto ai Reds ha un punto in meno ma anche una partita in più da giocare.
In pratica, il Liverpool non è più padrone del suo destino. Deve vincere sabato contro il Newcastle e sperare che il City perdano punti mercoledì contro l'Aston Villa e sabato contro il West Ham.
La vedo complicata. Anzi, mi sa che la Premier resterà a Manchester cambiando solo sponda.
Io però un po' ci spero ancora, e anche se conta niente sabato tiferò hummers!
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5 maggio 2014
Condove in Comune: tre appuntamenti e un'info
La campagna elettorale per le comunali entra nel vivo, e il calendario di Condove in Comune inizia a riempirsi
Mercoledì mattina saremo al mercato per il primo "giro" di volantinaggio.
Venerdì sera, alle 21, ci troverete nel salone della biblioteca per la presentazione dei candidati e del programma. Un programma che, lo ricordo ancora una volta, è statao fatto grazie all'aiuto di tanti condovesi che si sono trovati con noi in biblioteca, tutti i martedì di aprile.
Lo dico perchè lo considero un aspetto non solo di metodo, ma di sostanza.
E perchè nessun altro lo ha fatto.
Domenica, dalle 18, ancora una presentazione ma questa volta a Frassinere, nei locali del'osteria.
Tutte le info sugli appuntamenti li trovate sul nostro blog condoveincomune.blogspot.com dove, da qualche giorno, trovate anche alcuni estratti del nostro programma.
Cura del verde e decoro del paese, rilancio della montagna, attenzioni ai locali comunali, monitoraggio della tassazione, collaborazione con le associazioni, trasparenza e coinvolgimento della popolazione nelle scelte amministrative.
Questi, in breve, alcuni dei punti su cui si basa la nostra idea per il rilancio del nostro paese.
Stay tuned
Mercoledì mattina saremo al mercato per il primo "giro" di volantinaggio.
Venerdì sera, alle 21, ci troverete nel salone della biblioteca per la presentazione dei candidati e del programma. Un programma che, lo ricordo ancora una volta, è statao fatto grazie all'aiuto di tanti condovesi che si sono trovati con noi in biblioteca, tutti i martedì di aprile.
Lo dico perchè lo considero un aspetto non solo di metodo, ma di sostanza.
E perchè nessun altro lo ha fatto.
Domenica, dalle 18, ancora una presentazione ma questa volta a Frassinere, nei locali del'osteria.
Tutte le info sugli appuntamenti li trovate sul nostro blog condoveincomune.blogspot.com dove, da qualche giorno, trovate anche alcuni estratti del nostro programma.
Cura del verde e decoro del paese, rilancio della montagna, attenzioni ai locali comunali, monitoraggio della tassazione, collaborazione con le associazioni, trasparenza e coinvolgimento della popolazione nelle scelte amministrative.
Questi, in breve, alcuni dei punti su cui si basa la nostra idea per il rilancio del nostro paese.
Stay tuned
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