9 gennaio 2013

Le liste del Pd

Ieri la direzione nazionale del Partito Democratico ha approvato le liste elettorali per le politiche del 24-25 febbraio.
Qui trovate l'elenco dei candidati alla Camera.
Qui quello dei candidati al Senato.
Tanti giovani, tante donne (circa il 40%), tanti volti nuovi.
Qualche riflessione a ruota libera.
Mi dispiace molto per Daniele Viotti, che non è stato inserito nel listino. L'appello online fatto circolare qualche giorno fa ha raccolto più di 1.300 adesioni, ma la direzione nazionale non ha trovato spazio per Daniele. Un peccato. Il mondo LGBT comunque non sarà senza rappresentanza. Sarà infatti ricandidata Anna Paola Concia, bravissima parlamentare uscente, ed entrerà in parlamento per la prima volta Ivan Scalfarotto, vice presidente del partito.
Mi dispiace tanto, tantissimo, anche per Andrea Sarubbi. A mio avviso è stato uno dei deputati più attivi, presenti e capaci della legislatura appena terminata. Ha messo al centro del dibattito il tema del diritto di cittadinanza per gli stranieri, facendo una battaglia di civiltà che ha minato 20 anni di razzismo leghista. Per lui nessuna riconferma. Paga probabilmente il fatto di non essersi "schierato" nettamente alle primarie di novembre. La sua mancata riconferma più che un peccato mi sembra un grave errore.
Curioso il caso di Fausto Raciti, segretario nazionale dei Giovani Democratici. L'associazione giovanile aveva chiesto al partito di impegnarsi per scegliere i parlamentari con le primarie. Una volta che questa scelta è stata fatta, il segretario nazionale dei Gd si è fatto candidare dal nazionale senza fare le primarie. Mah...
Ottimo invece Giuseppe Civati. Anche lui le primarie le ha sempre chieste, però una volta ottenute si è anche misurato. Risultato: 66% in Brianza, 88% a Monza. Robe bulgare. Pippo è stato inserito al sesto posto il Lombardia 1. Lo volevo capolista, ma hanno messo un certo Pierluigi Bersani...vabbè, oggi Pigi ha preso il posto a Pippo, fra qualche mese sarà il contrario.
Buone notizie anche per Antonio Boccuzzi, inserito all'ottavo posto qui da noi, in Piemonte 1. Una riconferma guadagnata sul campo. Una candidatura importante per la rappresentanza del mondo operaio. 
Rimanendo in casa nostra, sono contento per Silvia Fregolent e Umberto D'Ottavio, inseriti rispettivamente al nono e al decimo posto sempre in Piemonte 1 (dietro Boccuzzi insomma). Dovrebbero farcela tutti e due e, avendoli votati, la cosa mi piace parecchio. A Roma avremo due persone che sapranno cosa dire quando si parlerà di green economy e di scuola.
Non mi piace per niente invece la candidatura paracadutata di Edo Petrarca al numero 5. Un posto sicuro per l'ideatore del Family Day, proprio a Torino, una delle città più aperte e tolleranti d'Italia, mi sembra una sciocchezza.
Ultima news, in lista, voluto da Roma, troviamo anche Davide Mattiello, presidente di "Benvenuti in Italia" e uno dei responsabili di Libera. Dopo Curto in Sel, anche il Pd ha il suo candidato "don ciottiano". Ormai una quota fissa nella politica torinese... 
    

2 commenti:

  1. Ma Sarubbi, un ragazzo del '71 eletto già una volta senza preferenze perché mai avrebbe dovuto avere un seggio garantito senza passare dalle primarie?
    FranzPa

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  2. qui il perchè non si è candidato http://www.andreasarubbi.it/?p=8384#more-8384
    qui un post più generale su questi giorni http://www.andreasarubbi.it/?p=8460

    personalmente ho organizzato alcune iniziative per la campagna "l'italia sono anche io", partita da un'idea proprio di sarubbi e tesa a riconoscere il diritto di cittadinanza ai cittadini stranieri che vivono in Italia da un tot di anni e ai loro figli che nascono in Italia (come accade un po' in tutta Europa...).
    L'età non conta. E' stato un bravo parlamentare che ha commesso un unico errore: non accodarsi alle logiche delle correnti. E infatti ora va a casa.

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