L'altro giorno il presidente Crocetta ha sbandierato ai quattro venti di aver portato a casa, con l'aiuto determinate del M5S, una riforma epocale: l'abolizione delle province della Sicilia.
Basta con questi enti inutili, basta con gli sperchi, tagliamo i costi della politica, ecc, ecc.
Tutto giusto, tutto condivisibile, tutto sacorsanto.
Peccato però che sembra che le cose siano andate un po' diversamente, e che gli unici costi che realmente sono stati tagliati sono quelli della democrazia.
L'unica cosa certa è che è già iniziata la querelle politica per attribuirsi il merito di questa scelta che sembra cambiare tutto ma in realtà cambia quasi niente (ma in Sicilia si sa, il gattopardo è di casa).
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