Oggi La Stampa pubblica questo interessante articolo su come si lavora in Italia.
A quanto pare tanto (non tantissimo) e male, specialmente se prendiamo come riferimento i paesi del nord Europa.
E' evidente quindi che la vera emergenza nazionale è quella di una riforma del mercato del lavoro vera, a 360°, che liberi energie e che sciolga tutta una serie di nodi (burocrazia, deficit di informatizzazione, ingresso dei giovani, modalità contrattuali, ecc, ecc) irrisolti da troppo tempo.
Una roba del genere insomma, che ci aiuterebbe a raggiungere standard di produttività ed efficienza veramente europei, ma soprattutto sarebbe il primo passo per provare a rimettere in moto la nostra disastrata economia.
Perchè se no l'alternativa è questa, un triste ritorno al passato.
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