Oggi Repubblica esce con un'intervista a Pippo Civati (in cui scopro di essere "un suo collaboratore"..tra l'altro) che traccia un interessante percorso in vista delle primarie.
Non una corsa solitaria, ma un grande patto tra chi vuole cambiare il Pd e l'Italia. Per davvero.
Una sfida senza patti di sindacato o camper in doppia fila, che si basa sui temi e non sui cognomi, che prova a unire e non a polarizzare le posizioni, che rimette al centro le cose da fare e non le persone.
Certo, il quadro è ancora molto complicato. Non si sa nulla nè della legge elettorale, nè delle regole delle primarie. Si sa solo che con questa infelice intuizione del doppio turno, queste primarie sono diventate un congresso prima del tempo, dove ci si gioca nello stesso tempo il futuro del paese e quello del Pd.
Un'occasione da non perdere per chi vuole costruire la Prossima Italia.
Per guardare "Avanti" e non indietro, con uno sguardo che duri almeno fino a domani e non si fermi all'Adesso.
Spero che chi ha a cuore il futuro dell'Italia e del Pd raccolga la sfida insieme a Pippo e a tutti noi.
So benissimo che non sarà facile, e che la strada è stretta e tortuosa, ma non tentare neanche sarebbe un delitto.
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