8 settembre 2013

Prima ti ignorano, poi ti combattono

Oggi il Corriere della Sera pubblica un pezzo di Maria Teresa Meli sul congresso del Pd, dove si dice che "secondo un sondaggio riservato" Renzi ha il 78% dei sondaggi e Civati sta meditando di ritirarsi.
Una notizia scritta e pubblicata senza citare una fonte che si una e senza contattare almeno uno dei due diretti interessati.
Un pezzo strano, che ricalca paro paro le dichiarazioni fatte qualche giorno fa da Fioroni. Anzi, visto che non ci sono fonti o riferimenti chiari, a uno che pensa male verrebbe in mente che questo pezzo sia stato "suggerito" alla giornalista da qualcuno che vorrebbe tanto che il congresso finisse così.
La famosa profezia che si autoavvera insomma. Che è un meccanismo interessantissimo dal punto di vista psicologico, ma che non c'entra nulla con il giornalismo.
Il pezzo della Meli fa il paio con quello di Francesco Calvo uscito ieri su Europa, dove si dice che Civati sì, è bravo e capace, però non ha il fisico, è un po' fighetto e poi tanto alla fine vince Renzi.
Anche qui, un articolo che è un'insieme di mezze frasi raccolte non si sa dove e non si sa da chi.
Impressioni di settembre, più che notizie.
Questi articoli hanno due cose in comune: l'inconsistenza giornalistica (cosa abbastanza grave e che apre delle riflessioni infinite) ma soprattutto chiarisce che, così come pezzi del mondo economico e politico, anche la maggioranza del mondo giornalistico ha già deciso che vincerà Renzi, e che quindi bisogna iniziare a lisciargli il pelo dopo averlo massacrato per più di un anno.
Però, c'è un però.
C'è quel ragazzo di Monza che scrive molto, che non si adegua, che prova a tenere il Pd aggrappato al suo sempre più confuso e incazzato elettorato.
Quello che parla con tutti, che son tre anni che gira l'Italia e che fa sold out ovunque vada.
Quel Pippo Pippo che non lo sa che tutto pare esser già deciso, e che rischia di rovinare la festa a tutti i sostenitori del sindaco di Firenze, gli stessi che dieci mesi lo consideravano il nemico pubblico numero uno.
C'è poi un altro elemento. Nel pezzo di Calvo si parla di Fabrizio Barca, quello "bravo", quello spinto dai media come possibile segretario, quello corteggiato da Bersani, D'Alema, Veltroni, ecc per quasi sei mesi. Barca, che è uomo intelligente e indipendente, ha gentilmente declinato gli inviti di accordo con un apparato ormai morto e sepolto ed ha iniziato un lungo giro d'Italia per spiegare cos'è per lui la politica e la sinistra.
Ecco, ieri sera, alla festa di Modena, Barca ha detto che: "di tutti i candidati PD,
solo Civati ha preso in considerazione le questioni che ho sollevato nel mio documento". 
Ecco, questa forse era una notizia, vera e riferibile a qualcuno, che valeva la pena pubblicare. O no?
E tutti quelli che fino all'altro ieri speravano in Barca e che adesso sostengono Cuperlo, cosa dicono?
Questi movimenti non mi preoccupano, anzi mi fan ben sperare. Dal non essere considerato, Pippo ora viene attaccato. E come diceva Gandhi: "Prima ti ignorano, poi ti combattono, poi vinci". 

 

4 commenti:

  1. c'è anche una fase intermedia: "prima ti ignorano, poi ti deridono". A me sembra che stanno facendo tutte le cose insieme (un po' lo ignorano: sulla sua presenza alla Festa di Genova non ha scritto nessuno; un po' lo deridono perchè ha poca audience (manco dovessimo eleggere con le primarie il presentatore di Sanremo); un po' lo combattono con le notizie false e le maldicenze.
    Certo che mette una tristezza... soprattutto se è vero che Renzi è al 78%. Perchè devono abbassarsi così?

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  2. Perchè non è al 78%....!!!! Forza Pippo!!! Rita

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  3. A gennaio era al 38,8 (febbre alta), poi é stato al 2, oggi al 78 e venerdì prossimo sarà al 112

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  4. dai che se adesso fingete di silurare berlusconi, poi vince renzi, goventate per sempre belli e felici col pdl

    vergognatevi!!!!!!

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