Ci voleva lui per denunciare questa querelle ipocrita sul "Presidente cattolico" che sa tanto di mercanti nel tempio.
Lo ha fatto con una bella lettera a Repubblica dove scrive, tra le altre cose: "Mi sembra gravissimo e strumentale il desiderio di poggiare sulla fede religiosa le ragioni di una candidatura a custode della Costituzione e rappresentante del Paese", " politici che si richiamano alla tradizione cattolica, invece, sono spesso propensi a porsi come custodi di una visione etica molto rigida. Non c’è peggior rischio di incrociare il cammino con i moralisti, specie quelli senza morale. Personalmente dubito di chi riduce il cristianesimo a insieme di precetti, norme etiche alle quali cercare di obbedire e che il buon cristiano dovrebbe difendere dalle insidie della contemporaneità. Questo atteggiamento, così frequente in larga parte del mondo politico cattolico, è a mio giudizio perdente.
Ma ancora più in basso si colloca chi utilizza la propria fede per chiedere posti. Per pretendere posti".
Poi qualcuno spieghi a questi "cattolici impegnati" che gli sono andati dietro per convenienza, per inseguire una sedia, per salire sul carro del vincitore, perchè, come hanno spiegato anche me "provenienti dalla stessa storia" (ma quando? ma dove? ma cosa state dicendo?) che a sto giro hanno sbagliato cavallo. Ma di brutto anche.E che la loro giostra, fortunatamente, sta facendo l'ultimo giro.
Al passato grazie, al futuro sì.
Per me normale , non ho capito . Lo confesso . Forse la risposta sta dopo il con : boh ?
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