5 aprile 2013

Una cazzata mica da ridere

Son d'accordo con Scanzi e Travaglio. Una roba da segnare in agenda.
Lo stato Facebook di Andrea Scanzi, datato 30 marzo, ha ricevuto oltre 3.500 like.
Mi sembra illuminanate.
"Stamani, sul Fatto Quotidiano, Marco Travaglio ribadisce perfettamente quello che anch'io scrivo e ripeto da settimane in tivù e sul sito del Fatto. Fino a ieri il Movimento 5 Stelle aveva (al netto delle gaffes e della supponenza) provocato effetti benefici sulla politica italiana. E il no alla fiducia a Bersani era del tutto sacrosanto (Bersani è sempre stato visto, dal movimento, per quello che è: un politico incapace quando andava bene e corresponsabile del disastro quando è andata male. Dargli la fiducia era impensabile). Ieri però occorreva fare dei nomi, un Settis o uno Zagrebelsky, e uscire dallo stallo. Non limitarsi a dire: "Dateci l'incarico". Io so - ne ho certezza, e ce l'ha anche Marco - che all'interno del M5S questa ipotesi è stata più che ventilata: si attendeva lo schianto di Bersani per poi proporre un nome proprio, caro al Movimento, e varare un governo a tema (e a tempo) di 6 mesi-1 anno. Questa linea, che come molti italiani condividevo e auspicavo, è rimasta minoritaria. Ed è stato perso un treno che forse non passerà più (e i grillini verranno eternamente additati come responsabili). Ha vinto la linea del Duri&Puri, dell'ortodossia, dell'integralismo, della "rivoluzione senza ghigliottina". Al netto delle utopie confuse, però, la realtà è che l'unico governo "dei saggi" è ora quello tra Pd e Pdl. Forse M5S ci guadagnerà in termini elettorali (è tutto da dimostrare), ma la sensazione è che sia stata fatta - in nome di un eccesso di purezza - una cazzata mica da ridere".
Forse anche loro hanno iniziato a rendersi conto che, manco stessimo giocando a Monopoli, stiamo passando dal caimano al Grillopardo senza passare dal via.
 

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