In questi ultmi mesi è successo di tutto.
Dopo quasi 20 anni, Berlusconi è uscito di scena lasciandoci in condizioni economiche imbarazzanti. Il suo centrodestra è esploso, travolto dagli scandali ma soprattutto dalla sua pochezza politica e culturale.
E' nato un governo tecnico con alcune luci e tante ombre, che il Pd sta provando con un grande fatica, a condizionare e a orientare.
Finiti gran parte degli ammortizzatori sociali, la crisi è esplosa in tutta la sua gravità, trasformando la preoccupazione in rabbia e le piazze, purtroppo spesso, in polveriere pronte ad esplodere.
Tutto vento nelle vele di Grillo, che gioca con la pancia degli elettori salvo poi proporre un "vaffanculo" collettivo come soluzione ai problemi e come chiave di lettura per il futuro.
In mezzo a tutto questo gran casino il Pd, e tutto il centrosinistra, hanno dimostrato di essere l'unica forza responsabile e credibile in grado di guidare l'Italia.
Serviva però un ultimo scatto, una legittimazione ampia.
Le primarie di ieri sono state un successo per questo. Un successo nei numeri, devo dire francamente inaspettati, ma soprattutto un successo per chi vi ha partecipato.
Merito di Renzi, che ha avuto il coraggio di sparigliare il mazzo, di chiedere delle primarie che ad un certo punto non sembravano poi così scontate e che ha ridato energia a un Pd spesso un po' sulle gambe, dimostrando che è davvero un grande partito.
Merito di Bersani, che ha accettato la sfida e non si è chiuso nelle stanze del suo partito, aprendolo e lanciandolo in mare aperto.
Merito di Vendola, che ha ridato dignità ad una sinistra un po' più tradizionalista e ortodossa che nel nostro Paese sembrava essersi smarrita.
Sono soprattutto merito di un popolo di centrosinistra commovente.
In un momento in cui la gente fugge dalle urne, nonostante tutto, ancora una volta, chi crede che l'Italia si meriti di meglio di quello che ha avuto fino ad ora, si è messo in coda con i due euro in mano, ha firmato albi, moduli per la privacy, adesioni e sottoscrizioni.
Tanti, tantissimi, ovunque.
Anche a Condove, in un posto difficile come la Valsusa, 285 cittadini han deciso di dare ancora fiducia al centrosinistra.
Un bagno di folla. Folla vera, appassionata, responsabile, partecipe.
Questa giornata deve inorgoglire chi ne ha preso parte, ma soprattutto deve responsabilizzare chi, chiunque sarà, avrà il compito di guidare il centrosinistra alla guida dell'Italia.
Questa volta nessuna cazzata per favore.
Sarebbe imperdonabile.
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