Stasera c’è
Juve-Inter e i giornali non parlano d’altro. Il derby d’Italia,
il nostro “Clasico”, una partita ricca di storia e di storie, dai sei gol di
Sivori al rigore non dato a Ronaldo arrivando a tutto quello che è successo
dopo Calciopoli.
In mezzo a tutto
questo, vorrei ci fosse un po' di spazio per una storia molto più piccola ma veramente incredibile: quella
di Salim Cissè.
Salim è nato in
Guinea nel 1992, Paese lacerato da una guerra civile che semina solo morte e
povertà. Nel 2009 decide di scappare e al termine di uno dei tantissimi “viaggi
della speranza” arriva a Roma. Clandestino, senza documenti, senza sapere
parlare l’italiano e senza amici o compagni di avventura. Va a vivere in un
centro di accoglienza che, per sua fortuna, sorge vicino al campo dove si
allena il Borgo Massimina, una piccola squadra di Prima Divisione. Fa amicizia
con i giocatori, inizia ad allenarsi con loro e quando il mister decide di “provarlo”
in una partita, fa sfracelli. Salim è un talento puro. Tanta corsa, tanto
cuore, tanta voglia di rivincita. La storia personale e l’entusiasmo di Salim
colpiscono Francesco Anzalone, dirigente dell’Arezzo, che decide di “adottarlo”.
Riesce a fargli ottenere lo status di rifugiato politico e a tesserarlo per la
squadra toscana. Anche con i granata Salim fa vedere di che pasta è fatto. 13
gol in un anno e convocazione per il Torneo di Viareggio con la rappresentativa
serie D. Proprio in quell’occasione viene notato dai dirigenti dell’Academia di
Coimbra, squadra di media classifica portoghese, che gli fa firmare il suo primo
contratto da professionista e gli dà la possibilità di giocare nella Primeira Liga
e in Europa League, manifestazione in cui segna il suo primo gol il 4 ottobre,
contro l’Hapoel di Tel Aviv.
In tre anni, da clandestino
a bomber europeo. Quando i dirigenti portoghesi gli han chiesto se potevano
fare qualcosa per lui per farlo sentire a casa, Salim ha chiesto un biglietto
aereo per sua mamma. “Sono tre anni che non la vedo”.
Spero che la mamma
di Salim sia riuscita a prendere quell’aereo, spero che Salim faccia ancora
tanti gol e che magari un giorno possa diventare il protagonista più atteso di
un Juve-Inter così importante come quello di stasera. Se lo meriterebbe
proprio.
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